Il mio Paese
24 Febbraio 2016Versi. di Maria Rosaria Moschetti
Il mio paese
Lo ricordo
piccolo,pulito e ridente.
Con l’asilo delle suore
e i bimbi,festosi,che giocavano.
Il mercato coperto della frutta,
con le voci dei mercanti,
che invitavano all’acquisto.
E le donne,con le sporte,
che venivano,andavano,
ora frettolose,ora lente,
portatrici di chiacchiericci paesani.
E le sedie davanti alle case?
Quanti racconti narrati!
Quanti rosari recitati!
Quante favole!
E il rumore sordo del martello,
che lento e cadenzato,
in estate,
spaccava le fave ,per l’inverno.
E c’era anche un orologio,
in cima ad una torre,
che ogni quarto d’ora,col suo rintocco,
ci accompagnava,notte e dì,
nel lento camminare della vita.
Ora,anche lui è smarrito.
Non segue più il sole
E canta quando è notte.
E tutto intorno,
quel paese ridente,
si è spento e intristito,
lasciando solo spazio ai ricordi.
Maria Rosaria Moschetti