CAMBIARE IL PAESE PER NON DOVER CAMBIARE PAESE!!!
23 Novembre 2012CHI COMANDA A PALAGIANO?
“Il COMUNE SONO IO…QUI COMANDO IO E DECIDO IO “
per carità di patria lo ometteremo, ma sentiamo comunque il dovere civico e morale di denunciare un malcostume tanto incomprensibile quanto inconciliabile con la dignità di qualsiasi cittadino che si rivolga alla Pubblica Amministrazione costretto a subire certe malversazioni.
Credevamo di aver assistito ai peggiori spettacoli che il teatrino della politica palagianese abbia potuto produrre negli ultimi tempi ma evidentemente ci sbagliavamo. Gli strascichi continuano fuori dal Consiglio Comunale investendo a ricaduta anche il personale; così è facile che capiti di vivere situazioni di maleducazione autentica fino al delirio di onnipotenza che in una dissociazione senza rimedio fanno di un dipendente il padrone indiscusso del Comune e quel che è peggio, se possibile, persino il padrone della dignità delle persone che ha di fronte.
Ma davvero si è convinti che il fiore del male nasca da solo e che viene al mondo solo per sbigottire i benpensanti? Beh noi crediamo di no ..crediamo che il nesso causale tra errati convincimenti ed errati comportamenti sia più che evidente .
Se il comportamento del dipendente pubblico non fosse basato sul convincimento assurdo ed errato che egli possa esercitare un qualsivoglia potere; che sia legittimato a rivolgersi con quei modi e quei toni ai cittadini; che questo comportamento non implichi alcunché; c he abbia a disposizione tutto il tempo che vuole per adempiere alle sue funzioni; che sia legittimato a non studiarsi atti che riguardano il rapporto tra l’Ente Locale e quel cittadino e/o Associazione; che possa, senza averlo fatto, sfoggiare un’atteggiamento arrogante e saccente nello stesso tempo; che in virtù di qualcosa che ignora possa liberamente esprimere giudizi pesanti senza riscontro alcuno;che possa decidere arbitrariamente quale atto eseguire e quale no senza una programmazione che risponda anche alle esigenze di quel cittadino e/o di quella Associazione …beh allora è di tutta evidenza che qualcosa non funziona.
O siamo alla follia pura oppure il sistema legittima questi comportamenti. Quello stesso sistema che un po’ ovunque ha consentito, nella pubblica amministrazione, di prescindere dai concorsi , di assumere per conoscenza e fiducia(?) personale ; un sistema avallato da tutti, compreso i sindacati , che in teoria doveva sanare situazioni di lavoro precario e che ha finito per suggellare definitivamente situazioni di privilegio e, quello che più conta, non ha garantito i cittadini che pagano per questo pessimo servizio.
Urge restituire senso e dignità alle persone, alle parole, ai ruoli di ognuno. Urge rimettere le pedine a posto sulla scacchiera dei rapporti, altrimenti saltano le regole del gioco e non si sa più come continuare la partita; urge recuperare i concetti e i modi di esprimerli ; urge recuperare il senso di gestione della cosa pubblica, che non comprende la categoria del ” comando” né del” potere” se non intesa nel senso letterale di poter e saper fare.
Purtroppo così spesso non è.
Diamo infine per scontato ( potrebbe riconoscerlo persino il nostro) che a governare ( non comandare) ci dovrebbe pensare la parte politica assumendosi l’onere e l’onore delle decisioni. Ma a quanto pare, essa latita ammantandosi di una ecumenica trasversalità che non permette più di distinguere chi governa da chi dovrebbe sorvegliare a garanzia della democrazia.
Che dire…De Andrè che era anarchico e libertario avrebbe detto…” Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d’obbedienza fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni “
Vogliamo tuttavia continuare ad avere fiducia nella politica e negli uomini di buona volontà , pertanto chiediamo all’Assessore competente di regolamentare in maniera certa ed efficiente i rapporti tra Ente e cittadini singoli e/o associati; di stabilire tempi ragionevolmente certi di espletamento delle pratiche in un rapporto di pari dignità.
Chiediamo che vengano esposti li dove mancano ( e mancano!) orari e giornate di ricevimento del pubblico e si dia la possibilità di calendarizzare in maniera consona agli impegni presi, incontri con quelle associazioni come la nostra che gestiscono un servizio e hanno la necessità di rapportarsi all’Ente.
Circolo Arci SvegliArci
Angela Surico
Cara Angela….. fatto salvo quanto questa Amministrazione non sta facendo e stendendo un velo piestoso sul proprio operato, sono dispiaciuto per quello che vi è accaduto, ma non avendolo vissuto in prima persona non ho capito molto. Mi spiego in due parole, quando si denuncia un avvenimento, dobbiamo smetterla di essere generici sui fatti perchè se si evita di fare nomi e cognomi, nessuno si sente colpito e per tanto la situazione denunciata rimarrà invariata. Detto questo io invito tutti coloro che devono denunciare un evento di non aver paura a fare nomi e cognomi,luogo e dato temporale, perchè solo così si potrà sperare in un reale cambiamento. Ciao Mario Monti
Caro Sig.Mario Monti (che nome però che si è scelto :))le posso garantire che chi di dovere si è sentito colpito eccome! Cmq condivido con Lei il fatto che dobbiamo alimentare anzi soffiare sul vento del cambiamento…tanta arroganza è inacettabile…ma fare nomi e cognomi significa accettare l’idea di fare una battaglia in tribunale ….noi siamo un’associazione ci interessano le battaglie di civiltà !
Ovviamente non ci tireremo indietro di fronte all’omissione di atti d’ufficio!!|!
Saluti Angela Surico
Angela, se in altre circostanze sembra che ti ho attaccato per diverse motivazioni o diverse opinioni, sembra che questa volta tu stia mettendo in evidenza qualcosa di molto grave.Solo che purtroppo il tuo articolo non è molto chiaro, si capisce che hai subito una grave mancanza e a parte le citazione d’autore, sembra che tu abbia ricevuto un grosso disservizio dalla Pubblica Amministrazione e forse ti sei sentita,cosa ancor più grave,offesa nella tua dignità . Vuoi cortesemente, se hai il coraggio, denunciare il torto subito in maniera meno criptica in modo che noi semplici e modesti fruitori di Pal.net possiamo capirci qualcosa di più e magari anche riuscire a rendere pubblico un qualcosa che potrebbe accadere a tutti?
Aldebaran però sei simpatico in fondo, in fondo, in fondo 🙂 ….sorridevo leggendo una tua frase che mi pareva concettualmente un ossimoro….cortesemente…vuoi…se hai il coraggio…insomma ce l’hai messa tutta ad essere cortese ma non ti è riuscito bene
Con, tutto sommato, simpatia 🙂
Angela Surico
Angela, non capisco soprattutto il riferimento a De Andrè, da te definito “anarchico e libertario”, in un contesto prevedente una disputa tra statalisti convinti; da una parte c’è chi vive e svolge un’attività all’ombra di un ente pubblico, dall’altra c’è chi fa altrettanto ma si dice convinto che “urge recuperare il senso di gestione della cosa pubblica, che non comprende la categoria del ” comando” né del” potere” se non intesa nel senso letterale di poter e saper fare.”
Purtroppo il potere è sempre potere; una volta ottenutolo, qui non importa stabilire come – se per via autocratica o perché “delegati” da una maggioranza ad esercitarlo, esso risulta indifferente al concetto di competenza; vale nulla insomma tirar fuori la categoria del “saper fare”. Tale categoria può valere solo in mercati improntati dalle leggi dell’economia, è invece risibile affermare che possa darsi anche in contesti basati sul concetto di maggioranza politica.
Credere o dare credere che possano esistere poteri “buoni”, in un contesto politico, è appunto una favola per “coglioni”; così come diceva De Andrè.
Mimmo Forleo
Dato per assunto che non ci sono poteri buoni…potremmo dire che ci sono quelli mooolto meno buoni di altri…va bene così Mimmo?
In ogni caso d’accordo o no ce ne fossero come te che discutono ancora sui concetti..
Ciao
Angela
Signora Angela ha detto tutto e non ha detto niente. E’ caduta nei luoghi comuni di chi pensa che nella pubblica amministrazione non si faccia niente e fa di tutta l’erba un fascio e che cade nel cosiddetto qualunquismo, ma, e qui viene il bello, grazie a quella amministrazione campa, mangia e munge! Lei che è persona schietta, limpida e cristallina che tra l’altro rappresenta altre persone, dovrebbe dire tutto e non nascondersi dietro un dito…
Sig. Andrea il fatto che lei scriva con un nick e quindi si copra con l’anonimanto dicendo nefandezze che sono sicura non avrebbe il coraggio di dire firmandosi, la immortala…aggiunga pure lei una aggettivo qualificativo!!! Attenzione però che l’anonimato copre fino a un certo punto e precisamente fino al punto in cui la persona diffamata non decide di sapere chi pigia i tastini del computer chiamandosi Andrea.:)
Per quanto mi riguarda, posso dire, firmandomi, che adoro questi versi di De Andrè…
Chi va dicendo in giro
che odio il mio lavoro
non sa con quanto amore
mi dedico al tritolo,
è quasi indipendente
ancora poche ore
poi gli darò la voce
il detonatore.
Saluti Angela SURICO
In fondo, ma proprio in fondo,più o meno come la fossa delle Marianne, mi sei simpatica anche tu Angela, ma ribadisco il mio pensiero che riguarda un antico patto di connivenza che sta venendo meno,tu non puoi proseguire con la tua “lotta” contro un sistema del quale hai usufruito fino a quando le cose andavano bene. Se ora vuoi di colpo ribellarti, sai già come potrebbe andare a finire………Se poi non vuoi essere attaccata o non sei in grado di ribattere alle critiche, come rappresentante di una Associazione non dovresti più scrivere o fare pubbliche accuse su questo portale,a meno che non si abbia la coscienza così pulita da non temere nulla.
Aldebaran con tutto il rispetto…dare dei consigli ad Angela TU che ti nascondi dietro un nickname per delle semplici critiche che le hai rivolto… e’ un po’ come dire….armiamoci e PARTITE!
piccolo piccolo e triste triste