ACCERTAMENTI TIA: IL PROBLEMA SI AFFRONTI SUL SERIO!
16 Gennaio 2013
I cittadini brancolano nel buio e la politica dorme!
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A seguito dell’incontro tenutosi presso l’Associazione “Palagiano nel Cuore”, incontro al quale hanno presenziato anche diversi tecnici esperti in materia tributaria, sono state raggiunte le seguenti conclusioni, che vorremmo rendere note a tutti in questo momento di “caos” di opinioni ed interpretazioni:
– si invitano i cittadini ai quali sono pervenute richieste di integrazione ai pagamenti già effettuati e relativi agli accertamenti TIA, di voler verificare attentamente che i dati iscritti in detti accertamenti corrispondano a quanto riportato in Catasto. Non sono infatti rari i casi in cui, come è già accaduto a proposito degli accertamenti riguardanti l’ICI, non si dà tale corrispondenza. Inoltre, nel caso in cui ad essere errati siano proprio i dati presenti in Catasto, l’invito è a voler quanto prima correggerli e a segnalare l’avvenuta correzione al Comune;
– riteniamo improprio che il Comune, dopo anni di colpevole negligenza circa il problema di quantificare esattamente quanto dovuto da ogni utente a proposito del servizio di igiene urbana, abbia adesso deciso di far cadere una vera e propria “mannaia fiscale” sulle teste, oltre che sui portafogli, di cittadini la cui sola colpa, in molti casi, è stata quella di dare come scontato che i dati in possesso di Catasto e Comune fossero esatti. La presente situazione economica è tale, non dovrebbe nemmeno esserci bisogno di ricordarlo, che il contribuente, già tartassato dalle politiche attuate dal Governo e messo in gravi ambasce dalla crisi, non può essere ulteriormente oppresso da richieste di pagamento relative a più annualità;
– la natura della TIA è tale che la si può definire “gioco a somma zero”; vale dire: il costo del servizio di igiene urbana ricade interamente sui cittadini e, qualora una parte di essi non abbia compartecipato al costo nella misura a loro spettante, a farsene carico è stata la parte restante.
Pertanto, viste le conclusioni sopra esposte e considerato che sarebbe consigliabile evitare al cittadino costose richieste di revisione di quanto gli viene chiesto oggi di pagare,
CHIEDIAMO AL SINDACO
di farsi promotore, in quanto “sindacalista” del proprio territorio e dei propri concittadini, di un’azione volta a perseguire e conseguire i seguenti obiettivi:
– evitare che cittadini siano costretti a intraprendere costosi contenziosi col Comune. Il Sindaco può e dovrebbe, a nostro avviso, farsi “mediatore tributario” tra i cittadini e gli Uffici, raccomandando a questi ultimi di sospendere l’invio degli accertamenti e soprassedere sui pagamenti, in attesa che la necessaria verifica dei dati da parte dei contribuenti avvenga. A questo proposito risulterebbe utile emanare un’ordinanza attestante l’avvenuta sospensione dei provvedimenti adottati dagli Uffici e la fissazione di un termine temporale entro il quale ai contribuenti è concessa facoltà di far pervenire al Comune le proprie controdeduzioni;
– dilazionare nel tempo il pagamento di quanto giustamente richiesto ai contribuenti incorrenti nel difetto di pagamento. È sì giusto che oggi venga loro richiesto di onorare un impegno al quale si sono sottratti, magari in buona fede, nel passato, ma assume profilo inutilmente persecutorio chiedergli di farlo in un’unica soluzione o nell’arco di un solo anno. Hanno già dovuto affrontare il pagamento dell’IMU, gli accertamenti relativi all’ICI e presto sarà loro presentata la TARES; ci pare che ce ne sia abbastanza per sfiancare un contribuente che viva in una situazione in cui l’economia sia vivace e non in crisi, figurarsi quando è al limite dell’implosione come nel momento attuale;
– la restituzione ai contribuenti che ne hanno diritto, in quanto sono stati loro ad anticiparle per conto di altri, le somme che saranno recuperate attraverso gli accertamenti in corso. Non sarà consentito a nessuno di utilizzare detti fondi per continuare il gioco a bassissimo profilo morale consistente nel sostenere che “la tariffa di igiene urbana è rimasta invariata”. Se qualcuno, poi, dovesse aver fallito nel prevedere l’entità tanto delle entrate quanto delle uscite relative a detta tariffa, se ne assuma la responsabilità e metta in condizione il Consiglio Comunale di fare altrettanto, atteso che è quello l’Organo competente in materia di bilanci.
Purtroppo, registriamo amaramente, la grande assente da tutta questa vicenda è stata la Politica: invece di prodigarsi per approntare soluzioni si lasciano i cittadini in balia delle onde, soli di fronte all’obbligato bivio tra il pagare (pur ritenendolo non giusto sotto diversi aspetti) o il dover sostenere le spese di ricorso in Commissione tributaria.
A nome dei palagianesi preghiamo l’Amministrazione di prendere di petto il problema e non continuare a girare la testa dall’altra parte.
I consiglieri d’opposizione:
Francesco Serra-Francesco Mancini- Aldo Marangione
Sig. Serra, buona sera.
Condividiamo tutto il suo documento. L’unica cosa sulla quale, ci perdoni, ma ci sentiamo di insistere è il ricorso in autotutela. Lei sa che non ha costi, avendo prodotto il modulo già pronto. Però, siccome quest’amministrazione se c’è una cosa che ci ha insegnato bene è che fidarsi è bene…non fidarsi è meglio, sarebbe opportuno che il cittadino si tuteli in qualche modo nell’eventualità che calmata la tempesta…qualcuno decida di lasciar correre. Nel frattempo lei potrà fare tutti i passi opportuni per risolvere la situazione, ma il ricorso, ripetiamo, andrebbe fatto.
Con affetto______________________gli indignati