Codardo! …Codarda!…Vigliacco!…Vigliacca!…

15 Febbraio 2009 0 Di Life

“Il giorno 26 gennaio un episodio increscioso, di effimera violenza e cattiveria, ha colpito la vita di un meraviglioso cane di razza labrador di circa un anno di nome Axel.

Per la seconda volta il/la killer ha messo a punto il suo premeditato atto vile ed ignobile avvelenandolo con una dose di potentissimo veleno, attirandolo con l’inganno attraverso una polpetta o qualcosa di simile.

Torniamo indietro di due mesi circa, qualche giorno prima della Santa Immacolata che apre il periodo di preparazione al Santo Natale, in cui si presume che la gente sia più buona e sensibile: questo principio tuttavia non vale per queste persone!

Il/la killer ha tentato di avvelenare il cane, ma i proprietari sono intervenuti in modo tempestivo accorrendo in tempo e facendolo ricoverare immediatamente, per il piccolo gattino che viveva in sua compagnia non c’è stato nulla da fare è morto sul colpo.

Dopo questo terribile episodio il cane è stato costretto a vivere imprigionato in un balcone e non più libero di scendere nel giardino, barricato fra due barriere in assenza dei suoi padroni, soltanto in loro presenza poteva essere libero di fare ciò, sorvegliato sempre a vista e quindi sentirsi al sicuro e lontano dal pazzo/a omicida.

La notte dormiva in casa perché la famiglia viveva costantemente nel terrore e nella paura che potesse succedergli qualcosa.

Qualche settimana fa purtroppo la mente malata del/della killer ha studiato tutto nei minimi particolari assicurandosi che tutto andasse secondo la sua pazzia o malattia psichica.

Al rientro a casa dopo il lavoro la scena raccapricciante: il cane viene trovato davanti l’uscio di casa ormai privo di vita, pareva che dormisse o forse aspettava che quella porta si aprisse e che qualcuno gli prestasse aiuto per continuare a vivere e a giocare come amava tanto!

Un colpo durissimo per i suoi padroni che lo hanno cresciuto amorevolmente con tanta gioia come un figlio, un grande dispiacere per tanti che lo conoscevano, soprattutto per i bambini del quartiere che d’estate giocavano con lui al pallone”.

Questa lettera nasce per manifestare la rabbia per questo episodio orrendo, per l’impotenza di non poter far nulla di fronte a queste bestie crudeli, ombra di vergogna del nostro paese, capaci soltanto di accanirsi contro un essere indifeso, contro il vero amico fedele dell’uomo.

Codardo! ……..Codarda!…….Vigliacco!……..Vigliacca!…………….

L’uomo non è padrone del mondo.

I diritti dell’animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell’uomo. Basterebbe rispettare questo principio; basterebbe rispettare quest’unica condizione per cambiare il mondo. ..Oggi che cambiare il mondo è diventata una necessità.

Lo dice tutto quello che ci circonda, lo rappresenta in forma di notizia la nostra intelligenza.

Un/una individuo che compie un gesto del genere non merita la considerazione della sua esistenza, ma lo sdegno, il disprezzo ed il disgusto da parte di tutti.

Un cittadino di Palagiano