UNA BUONA NOTIZIA: TORNA MASTELLA
15 Febbraio 2009Anche oggi una bella notizia.
Clemente Mastella sara’ candidato al Parlamento europeo nelle liste del PDL.
Finalmente il nuovo partito di Berlusconi introduce un po’ di rinnovamento nello scenario politico italiano.
Si continua, quindi, sulla scia del nuovo che avanza.
La candidatura di Mastella e’ davvero una bella notizia.
E’ proprio cio’ che ci vuole in questi tempi di confronti accesi, di polemiche spinose, di scontri aspri.
Mastella, infatti, rappresenta la quintessenza del moderatismo centrista.
E della coerenza.
E’ come il sole: lui sta fermo al centro; sono gli altri che si muovono intorno: ora si avvicinano, ora si allontanano.
Lui non cambia: e’ sempre se stesso, che sia parlamentare di destra o ministro di un governo di sinistra o di nuovo candidato di una coalizione di destra.
Mastella e’ l’incarnazione del politico italiano cattolico moderato di centro. Uno dei prototipi antropologici piu’ interessanti mai apparsi sulla terra.
Ma chi e’ un politico italiano cattolico moderato di centro d.o.c.?
Innanzitutto e’ colui che si dedica alla politica come servizio.
E vi si dedica con tale fervore, che questo servizio per lui dura tutta la vita. Anzi, la politica stessa diventa tutta la sua vita.
Sin da quando ciuccia il capezzolo della mamma, infatti, egli e’ un politico di razza: sceglie strategicamente se deve attaccarsi alla tetta destra piuttosto che a quella sinistra.
Crescendo, pretendera’ la presenza dei sindacati alla contrattazione della paghetta col suo papa’, e quando tra le parti sara’ deflagrato il conflitto, reclamera’ per se stesso il ruolo di mediatore.
Al tempo dei primi amori, intanto, convincera’ la fidanzatina che bisogna discutere sul piano politico il loro rapporto, valutarne gli aspetti strategici distinguendoli assai bene da quelli tattici.
Alla fine del suo processo formativo, per questo uomo la politica sara’ come l’ossigeno: indispensabile. E ogni carica da ricoprire come l’acqua: necessaria.
Questo uomo politico, comunque, puo’ dirsi veramente cattolico solo se vive secondo l’insegnamento fondamentale, se non del Vangelo, almeno della dottrina cattolica: l’obbedienza alle gerarchie ecclesiastiche.
E le gerarchie, ogni qualvolta egli si mostrera’ obbediente, lo conserveranno in un posto particolare del cuore, banedicendolo nelle preghiere e a mezzo stampa.
Questo uomo politico cattolico potra’ rubare ai poveri, potra’ andare a mignotte, potra’ pomiciare con i mafiosi, potra bastonare gli immigrati; l’importante, pero’, e’ che si dimostri fedele ai dettami della conferenza episcopale sui temi riguardanti quei valori riconosciuti come non negoziabili dalla stessa Chiesa.
L’uomo politico cattolico d.o.c. e’ per natura moderato.
Infatti, anche se nel Vangelo ad un certo punto Gesu’ afferma che il suo seguace dovrebbe parlar chiaro, dovrebbe dire “A” se e’ “A”, “B” se e’ “B”, l’uomo politico cattolico moderato sa bene che spesso la vita e’ piuttosto complessa, e il moderato vero non deve urtare gli interessi (del piu’ forte), e deve stare tranquillo, deve mantenersi sereno, deve smussare, mediare, attenuare, distinguere ed unire…
L’uomo politico cattolico moderato e’ logicamente collocato al centro. Ne’ piu’ in qua, ne’ piu’ in la’.
Caschi il cielo, si sfasci il mondo, crolli l’universo: lui non si muove, non cambia. Resta al centro. Potendo, schioderebbe Gesu’ dalla croce.
Non per alleviargli le sofferenze, ma per fargli capire che a destra sta il buon ladrone, a sinistra il cattivo, mentre al centro c’e’ sempre e soltanto lui: l’uomo politico cattolico moderato di centro.
E Cristo vada a cercarsi pure un altro posto altrove.
L’uomo politico cattolico moderato di centro alla Mastella era proprio cio’ di cui avevamo bisogno in questo momento.
Percio’ dobbiamo dire un altro grazie a Berlusconi per averci ridato il Clementone nostro.
Che bella notizia!
Io gia’ mi sono fatto tatuare sulla pancia, proprio al centro, l’ultima dichiarazione di Mastella: “Riparto con umiltà e determinazione, dopo un periodo di umiliazioni e amarezze di ogni tipo. Riparto con la coscienza dell’uomo libero, con la serenità di chi riprende a vedere un po’ di luce”.
Giuseppe Piccoli