Il Buffone si fa Serio
19 Febbraio 2009Dapprima lo scontro senza precedenti tra istituzioni a causa della triste vicenda di Eluana Englaro, su cui abbiamo letto e scritto parecchio. Inutile ripetersi, tanto ognuno di noi avrà già maturato le proprie idee. Adesso, chissà quanto gli sarà costato, la pubblica ammissione che la crisi è ben più grave del previsto. Talmente preoccupante da non riuscire a vederci la luce. Insomma, il berlusca dopo averci ingozzato la gola con pillole di sano e pedagogico ottimismo, sembra aver perso il sorriso di sempre. Scusate l’assenza, ora che finalmente ho sostituito il vecchio pc, venutomi a mancare dopo 9anni di onestissima carriera, consentitemi qualche considerazione di carattere politico.
Caso Englaro. Il governo emana un decreto d’urgenza per impedire la sospensione dell’idratazione e alimentazione della povera Eluana. Il Presidente della Repubblica respinge al mittente e non firma. Di contro, il disegno di legge approda in Parlamento ma la ragazza nel frattempo muore. Epilogo: i costituzionalisti facciano il loro mestiere, sta di fatto che il decesso si consuma in soli tre giorni. Amara conclusione. Questa storia, a mio avviso, mette a nudo il diverso spessore politico dei due protagonisti principali: Napolitano e Berlusconi. E tra i due, forse, quello ad avere avuto più palle è stato certamente il secondo. Da una parte Napolitano, storicamente legato a quel principio positivo hegheliano secondo il quale la storia avanza a costo di sacrificare singoli casi umani, fedele a tale tradizione interpreta alla lettera la Costituzione. Dall’altra parte Berlusconi, farfallone di natura e puttaniere per vocazione, il quale decide di intervenire nonostante potesse evitarsi tutto il casino che ne è venuto fuori. Dacchè l’opposizione gli facilita il lavoro, oltre i meriti oggettivi del suo esecutivo. Sbaglia chi pensa che pure in questa occasione abbia dato un’occhiata ai sondaggi o si sia fatto intimorire dalla scomunica fattagli dal prelato di turno. Difficile credere che uno come lui cresciuto a “calcio e antenne” possa essere un attento cristiano devoto. E lo sanno bene anche i manifestanti del PD guidati dall’ex Scalfaro, scesi in piazza in difesa della Costituzione. Sia perché a firmare e poi rinnovare il concordato Stato – Chiesa non sono stati né dei democristiani né dei cattolici liberali, ma due laici di tradizione socialista: Mussolini e Craxi(tutt’altro che appassionati alle sottane clericali). Sia perché, sono perfettamente consapevoli che, col decreto, Berlusconi al massimo ha voluto fare una forzatura. Se cosi non fosse, Scalfaro, dovrebbe spiegarci il motivo per cui non profferì parola allorquando il governo Prodi approvò la riforma federale con soli 4 voti di maggioranza. Mica niente, è un bel pezzo di Costituzione. Del resto non è una novità, così fan tutti. Fine della storia: vuoi vedere che quel gran barzellettiere di Berlusconi, non essendoci ancora una legge sul testamento biologico, è intervenuto poiché perseguitato da forti scrupoli di coscienza?
Crisi economica, e qui sarò molto più breve. Era ora, il Premier Berlusconi si preoccupa. Il problema reale della crisi economica internazionale da noi si era tradotto in una ammissione della crisi da parte di Berlusconi. Fatto!Adesso siamo tutti più felici. E lo sarebbe stato a maggior ragione W. Veltroni se oggi non l’avessero costretto a lascia la guida del PD. Proprio qualche giorno dopo la presentazione della sua ricetta anticrisi in salsa obamiana, ovvero denaro e denaro pubblico da immettere sul mercato. Chissà, magari un piano migliore di quello proposto dall’attuale governo. Peccato però che, purtroppo, negli Stati Uniti la ricetta dell’ “uomo nuovo” non sta raccogliendo i frutti sperati. Tanto più che, il governo di Barak Obama è già in forte affanno, screditato dagli scandali suscitati da alcuni Ministri dimissionari coinvolti in faccende di corruzione. E comunque, per dirla tutta, personalmente starei molto attento ad adottare politiche iper generose che rischiano di allagare la voragine del nostro debito pubblico.
Morale. È carnevale, il sostituto di Veltroni( magari Bersani) provi a travestirsi un attimino da Berlusconi. Assodato che, quella attuale, è una crisi che nasce dalla finanza e non dall’economia reale, faccia anche lui opera di persuasione presso le banche affinchè garantiscano maggiore liquidità alle imprese. Noi italiani viviamo di economia reale, tentar non nuoce.
Rispettosamente, barracuda