BENEDETTO XVI UN GRANDE PAPA
12 Febbraio 2013Ora sarà contento Sig. Forleo, Benedict, come lo chiamava lei, ha rinunciato al soglio pontificio, ma mi permetta, di esprimere tutta la mia solidarietà e comprensione al fine teologo e all’uomo dolce e mite che in questo momento è al centro di infinite polemiche e ingiustamente avvicinato al dantesco Celestino V, per aver dimostrato a tutti di essere un uomo come tutti gli altri, un umile servitore della vigna del Signore.
A volte sono le scelte più impopolari che rendono grande l’individuo, purtroppo ora si dicono tante cose false sul conto di Papa Ratzinger, in primis che era connivente con i predi pedofili, proprio lui che è stato il primo a fare piena pulizia in questo senso, si dice che era nazista, lui, che ha favorito energicamente il dialogo con gli ebrei, ancora, si dice che era coinvolto negli scandali dello IOR, lui che ha sempre delegato ad altri il controllo della potente banca vaticana,
Certo dopo il papato di Giovanni Paolo II, il problema più scottante era la successione, e Benedetto, ha raccolto con grandissima umiltà la schiacciante eredità del Papa polacco. Ovviamente nel suo settennato non ha risolto tutti i problemi che attanagliano la chiesa cattolica ma ha agito in sordina, risolvendone tantissimi.
Per tutti questi motivi Benedetto decimosesto è un grande PAPA.
LUCA RADAELLI
Perché dovrei dirmi contento, sig. Radaelli? Non è forse vero che “morto un papa, se ne fa un altro”?
Non ho mai avuto nulla di personale contro Ratzinger, a parte le sua assurda pretesa di voler rendere la storiografia un gioco alla portata di chiunque.
Meglio, molto meglio, spostare su un altro campo, quello teologico, le attribuzioni di presunta “grandezza”. Su quel campo nulla è oggettivo e tutto è quantomai opinabile: come si giudica la statura di un teologo rispetto a quella di un altro? Io non saprei dirlo. E lei?
Mimmo Forleo
Comunque, in questi giorni diversi commentatori hanno fatto a gara per inventarsi “plausibili” giustificazioni del gesto e costruire il mito del grand’uomo.
Ecco la risposta che, a mio parere, fa giustizia di tutte queste fantasie:
http://malvinodue.blogspot.it/2013/02/blog-post.html
Mimmo Forleo
Bungiorno Sig.Forleo, si legga quello che ha detto in merito alle dimissioni di Ratzinger, il Filosofo Massimo Cacciari e poi mi dica cosa ne pensa
grazie
http://www.varesereport.it/2013/02/11/massimo-cacciari-da-ratzinger-un-grande-esempio-etico/
LUCA RADAELLI
Dopo aver letto, mi pare che Cacciari confermi la lettura proveniente da Malvino, compiendo però un errore: pretende tratteggiare la figura di un gigante paragonandolo a dei nani.
Volendo dare ragione al filosofo, si dovrebbero poi scrivere decine di agiografie ogni giorno per ogni lavoratore che dovesse andare in pensione.
Mimmo Forleo
Intervengo per l’ultima volta, solo per precisare che non era mia intenzione creare una disputa ideologica, sulla decisione di un uomo stanco e affaticato, che ripeto, con la sua scelta di lasciare il pontificato, ha dimostrato, qualora ce ne fosse stato di bisogno di non essere un uomo di potere, anche se il fratello, riferisce che Joseph da bambino voleva fare il Papa. Ora, se chiedessi a mio figlio di tre anni cosa volesse fare da grande, sono certo che mi risponderebbe come la maggior parte dei suoi coetanei, il poliziotto o l’astronauta……
Infine Sig.Forleo, penso che Luigi Castaldi la pensi diversamente dal Prof.Cacciari, infatti l’ex sindaco di Venezia ha più volte elogiato Ratzinger sia come Teologo che come successore di Pietro(ndr PORTA A PORTA RAI uno 11.2.2013 h 20.30), Castaldi nei suoi post(vedi MALVINO) ha fatto esattamente il contrario.
luca radaelli
Intervengo anch’io per l’ultima volta, solo per precisare che Castaldi non ha mai inteso disquisire intorno al valore teologico di Ratzinger. Questo non perché egli non è filosofo, come potrebbe sembrare a chi non dovesse avere confidenza con la materia, ma in quanto è oggettivamente impossibile fare valutazioni concernenti la teologia. La teologia è materia “impalpabile” e ogni apprezzamento rivolto a un teologo si risolve immancabilmente in giudizio soggettivo, quanto lo può essere un giudizio di tipo estetico.
Inquadrando detto problema in ambito storico, potrei senz’altro sostenere che gli scolastici sono i miei teologi preferiti. Ma questa mia affermazione, per potersi sostenere, avrebbe comunque bisogno di una specificazione: li preferisco poiché seppero, meglio di coloro che li precedettero, ragionare intorno al concetto di valore attribuibile a un bene economico.
Come può notare, questa mia dichiarata preferenza nulla ha a che spartire con questioni propriamente teologiche, ma è sostenuta da argomento di per sé oggettivo e capace di oggettivare una singola presa di posizione degli scolastici.
Compiuta la precisazione, la saluto cordialmente dicendomi onorato di aver discusso con lei.
Mimmo Forleo
Sono io onorato di aver discusso con lei, preciso che leggo tutti i suoi pregevoli aricoli e sono in definitiva un suo sostenitore, purtroppo non ho la sua padronanza di linguaggio ma soprattutto la sua vastissima cultura.
Mi scuso con lei, se ho iniziato con una provocazione, ora, mi rendo conto, che era del tutto fuori luogo, visto che lei Sig.Forleo, oltre ad essere molto colto, è persona intelligentissima e disponibile al dialogo con tutti.
La saluto e vorrei che mi desse del tu, io mi chiamo luca, mi farebbe realmente un grosso regalo.
Luca Radaelli