Il genio. di Giuseppe Piccoli.
10 Marzo 2009Gianfranco Fini e’ un genio.
Lo sospettavo da tempo, ma ora posso dirlo con la certezza di chi si sente competente in materia perche’ stamattina ha dato uno sguardo velocissimo ai titoli dei giornali senza nemmeno leggere gli articoli.
Il presidente della Camera ha rilasciato un’intervista ad El Pais, importante giornale spagnolo.
Ad un certo punto il giornalista gli chiede se Berlusconi diventera’ presidente della Repubblica.
E Fini risponde: “Ciertamente, hoy, tiene un apoyo personal y popular que convierte la hipótesis en menos que una rareza”. (Conserviamo la lingua originale dell’intervista per due ragioni: evitare il rischio di polemiche sulla traduzione e mantenere la convinzione di fondo di non aver capito).
I maligni gia’ insinuano che mandare Berlusconi al Colle sarebbe per Fini un modo per prepaprare la propria via alla successione alla presidenza del Consiglio.
Ma la lingua dei maligni e’ stupida oltre che velenosa, e la loro insinuazione lascia il tempo che trova.
Fini, lo sanno tutti, anche i bambini, e’ un grande statista, e se vede bene Berlusconi al Quirinale e’ solo per una questione di ordine politico superiore.
Berlusconi, infatti, e’ la persona idonea ad unire la Nazione: sarebbe il perfetto garante della Costituzione, darebbe equilibrio e serenita’ all’incandescente sistema politico italiano.
Altro che motivi di bassa bottega di potere che subito i malignacci si sono affrettati a spargere qua e la’.
Fini, del resto, ci ha tenuto a ribadire che lui non e’ il delfino di Berlusconi; tutt’al piu’ il cagnolino.
Non di bassa politica: qui si parla di storia, di strategia!
Non a caso, infatti, il giornalista spagnolo ha definito Gianfranco Fini “el político más equilibrado de esta emotiva y agitada III República italiana”. (Conserviamo la lingua originale dell’intervista per due ragioni: primo, per aver perso il conto delle repubbliche italiane – non puoi andare in bagno a far pipi’ che torni e ti hanno cambiato la Repubblica; secondo, perche’ c’ho il piede sinistro, oggi, che sta celebrando il giorno dell’indipendenza e tamburella sul pavimento senza rispondere piu’ agli ordini del cervello che gli intima di star fermo).
Di che cos’e’ che stavamo parlando?
ah, si’, quell’uomo e’ un genio…
Giuseppe Piccoli