Fatta le legge, trovato l’inganno…

16 Marzo 2009 0 Di Life

Ricordate le famigerate “Comunità Montane”?
Se ne è parlato tanto e tanto scandalo hanno procurato.

Palagiano è finito sui TG, sui libri, nelle trasmissioni di prima serata.
E con Palagiano anche i suoi paesi limitrofi che di Montano poi non è che hanno tanto anche loro…

Le comunità montane furono smantellate e si gridò alla vittoria per il risparmio di tanti milioni di euro di finanziamento per qualcosa che non aveva senso di esistere.

Ma a distanza di mesi cosa è successo?

«Rinasce dalle ceneri della famigerata Comunità Montana Murgia Tarantina l’Unione dei Comuni delle Gravine e delle Pinete ioniche»…

…e siamo punto e daccapo!!!

Tratto da TARANTO SERA del 12/03/09
“«Rinasce dalle ceneri della famigerata Comunità Montana Murgia Tarantina.
Si chiama Unione dei Comuni delle Gravine e delle Pinete ioniche».
A cogliere la nascita di questa nuova compagine come sostanzialmente un revival delle Comunità montane è il consigliere regionale del Pd Paolo Costantino. «Rinasce “La Casta”.

L’idra dalle sette teste è pronta -scrive in una nota.
Sciolte le Comunità Montane pugliesi per decisione della Giunta Vendola, ecco questo nuovo “mostro”.

A capo sempre Arcangelo Rizzi, di Fi, il Presidente della fu Comunità Montana Murgia Tarantina.
A questa associazione – scrive Costantino – starebbero per aderire una buona parte dei Sindaci della ex CMMT(Quero di Mottola, Cristella di Laerza, Montanaro di Ginosa, D’Alessandro di Castellaneta, Ressa di Palagiano, Labalestra di Pala¬gianello)».

L’unico ad aderirvi con “riserva” Ressa : «Se ci saranno costi aggiuntivi non darò alcun assenso, pronto a passare alla Unione dei Comuni ratificata da Crispiano, Statte e Massafra che non comporta oneri ai bilanci comunali».

E, stando a quanto riferisce Costantino i costi aggiuntivi ci sarebbero.

«Nel protocollo di intesa tra i Comuni sarebbe già stato previsto un costo annuo di 70 centesimi a cittadino.

Per un comune di 20.000 abitanti significano 14.000 euro annui.
Per 5 Comuni si arriverebbe già a 80.000 euro annui, facendo una media.

E siamo al solo costo di esistenza, non già al costo per lo svolgimento delle funzioni assegnate.
I compiti dell’Unione dei Comuni devono essere di raccordo sovra-comunale, non una voce fissa in bilancio.
Con la nomina di un commissario da parte della Regione e con l’esaurimento delle ultime incombenze, la funzione programmatoria e di gestione del territorio delle Comunità Montane passerà alle Provincie”.
Costantino non dimentica Palagiano campeggiare sulla prima pagina de La Casta, «citata per il suo inserimento nella Comunità Montana pur essendo a livello del mare.
Ed ora che facciamo ricominciamo?».”