SOLO PER AMORE DI VERITA’. di Preneste Anzolin.
30 Agosto 2013
L’articolo del prof. Cuscito, pubblicato su questo sito nei giorni scorsi, non meriterebbe alcuna considerazione, se non fosse che, al di là degli “apprezzamenti” sul sottoscritto al limite della querela per diffamazione a mezzo stampa (ma ho cose ben più importanti a cui pensare!) cercano di gettar discredito sull’Istituzione Scolastica che ho l’orgoglio ed il piacere di dirigere. E, dunque, mi limiterò a ripristinare la verità dei fatti, lasciando il giudizio sulla qualità dell’offerta formativa e sulla correttezza e trasparenza dei nostri metodi di gestione ai genitori e agli altri utenti della scuola e, per quel che mi riguarda, innanzitutto alle bambine ed ai bambini, alle ragazze ed ai ragazzi che frequentano l’Istituto Comprensivo “G. Rodari”.
Sono stato tra quelli che nel 2007/2008 si dissero contrari alla divisione dell’allora unico Circolo Didattico di Palagiano, individuando sin d’allora le difficoltà e gli inconvenienti che si sarebbero determinati, in un paese piccolo come Palagiano, l’impiego di risorse (complessivamente circa 100.000 euro) che potevano essere utilizzati per le manutenzioni straordinarie, oltre al fatto che si era chiaramente in controtendenza rispetto al piano già avviato dal Ministero di accorpamento delle scuole, al di sotto di un certo limite. Posizione condivisa dalla stragrande maggioranza del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto, ma questo non bastò a far desistere l’allora Giunta Ressa da quella scelta, poi avallata dalla Regione.
Tutto il personale, compreso il Dirigente, fu chiamato ad optare trai due nuovi Circoli Didattici. Io optai per il C.D. “Rodari”, un po’ per quella mia innata incoscienza di gettarmi nelle imprese più difficili e faticose, un po’ per non interrompere l’impegno profuso sin dal mio primo incarico (2004) per garantire a tutte le bambine ed i bambini di Palagiano pari dignità difronte al sacrosanto diritto allo studio e ad avere “diritti uguali” come sancisce la nostra Costituzione: vorrei ricordare che, a quei tempi, sull’allora “plesso Rodari” aleggiava una sgradevole, quanto ingiusta, etichetta di “plesso di serie B” e delle “case popolari” (attribuendo a questi epiteti, ovviamente, un giudizio negativo).
Tanto deciso dall’allora amministrazione, ci siamo rimboccati le maniche e, seppur con le iniziali difficoltà, abbiamo “costruito” il nuovo Circolo Didattico, raggiungendo risultati apprezzabili (ma lascio agli altri il giudizio) e di questo devo ringraziare pubblicamente tutti i miei collaboratori e tutto il personale docente e non, oltre che i genitori per l’entusiastica partecipazione.
Solo dopo 2 anni, a novembre 2011, la Giunta Ressa decideva di “smontare” anche questa soluzione e formare 2 Istituti Comprensivi, smembrando in 2 pezzi la Scuola Media: un pezzo da aggregare al Circolo Didattico “Giovanni XXIII” ed un pezzo da aggregare al Circolo Didattico “G. Rodari”!
Si prendeva a pretesto la Delibera della Giunta Regionale n° 2410 del 2/11/2011 contenente le “Linee di indirizzo regionali per il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione dell’offerta formativa 2012/2013”
Ma in quella Delibera, la stessa Regione Puglia ricordava di “aver sollevato l’incostituzionalità del citato provvedimento..” e che “occorre operare scelte rispettose sia dell’attuale normativa, sia della necessità di non stravolgere completamente la Rete esistente… nell’ottica della costruzione di un modello di scuola di qualità”. E, dunque, la Regione Puglia “intende il dimensionamento non come una mera operazione ragionieristica, ma come una connotazione strategica della programmazione dell’offerta formativa, che va coniugata con l’innalzamento complessivo dei livelli di prestazione del servizio e con le pari opportunità sociali e di genere. Pertanto si ritiene che il nuovo assetto dimensionale debba rappresentare un obiettivo da raggiungere attraverso un percorso programmatico triennale, in cui poter ponderare e gestire funzionalmente le criticità, anche di carattere logistico-organizzativo, allo stesso connesso, considerando le peculiarità delle singole realtà territoriali.”
In quell’anno ero Dirigente (reggente) anche alla Scuola Media e mi opposi fermamente all’idea di spaccarla in due, con il sostegno unanime del Collegio dei Docenti, del Consiglio d’Istituto e della quasi totalità dei genitori “per i gravi problemi di ordine strutturale e organizzativo che si verrebbero a creare, con indiscussi effetti negativi sugli utenti, sulla qualità dell’offerta formativa e sugli stessi lavoratori della scuola”.
Parere negativo fu espresso anche dagli Organi Collegiali del C.D. “G. Rodari”, essenzialmente per 3 ragioni: “1) la recente scissione del Circolo Didattico unico di Palagiano (anno scolastico 2009/2010), con le due nuove Direzioni Didattiche in fase di assestamento in riferimento alle iscrizioni degli alunni, alle condizioni geografiche, socio-economiche ed alla “storia“ del territorio; 2) situazione legata all’edilizia scolastica; 3) necessità di non scindere la scuola secondaria di primo grado, oggi istituzione autonoma, per motivi logistici e strutturali.”.
Parere favorevole fu , invece, espressa dal “Giovanni XXIII” alla divisione della scuola media in due pezzi da aggregare distintamente ai 2 Circoli Didattici e, dunque, a quella soluzione che oggi viene valutata quasi nefasta convivenza!
Convocammo l’Assemblea dei Genitori (ne parteciparono circa 400!) della scuola media ed invitammo gli amministratori comunali per meglio esporre le argomentazioni del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto, così sintetizzate: “1) ferma opposizione di tutti gli operatori alla scissione della scuola; 2) proroga dell’attuale situazione per poter ponderare e risolvere in maniera proficua tutte le criticità di carattere logistico-organizzativo, connesse al dimensionamento; 3) se proprio non si volesse prender tempo, costituzione di un Comprensivo costituito dalla Scuola Media e dal Circolo Didattico”Rodari”,con conseguente richiesta di deroga per lasciare l’autonomia al Circolo Didattico “Giovanni XXIII”.
Dopo una lunghissima discussione, rendendomi conto delle (per me incomprensibili) resistenze degli amministratori a rivedere le proprie scelte o, perlomeno, a prendere un altro anno di tempo per approfondire i vari aspetti, pur di salvare l’integrità della Scuola Media proposi di costituire un solo Istituto Comprensivo accorpando il C.D. “Giovanni XXIII” e l’intera Scuola Media (entrambe sotto i 600 iscritti e, dunque, entrambe avrebbero perso l’autonomia!) e lasciare in deroga il Circolo Didattico “G. Rodari” che aveva già 700 iscritti.
Il Sindaco Ressa si impegnò a prendere in considerazione le proposte emerse e la possibilità di rinvio, ma … ecco il coniglio dal cilindro: la Giunta Municipale, incurante delle conseguenze, deliberò di costituire 2 Istituti Comprensivi, il primo accorpando il Circolo Didattico “Giovanni XXIII” (593 iscritti allora) e la Scuola Media (582 iscritti allora), il secondo … Istituto Comprensivo “a crescere”, cioè con il Circolo Didattico “Gianni Rodari” (698 iscritti allora) più le classi di scuola media che si sarebbero formati nel triennio 2012-2014! In pratica, invece dello smembramento immediato della scuola media, lo si faceva…. diluito! Non ci voleva un Archimede Pitagorico per capire che nel triennio si sarebbero formate classi al Rodari e sarebbero diminuite al Giovanni XXIII: a meno di non deportare forzatamente qualche centinaia di famiglie con prole a Palagiano! E bastava fare la somma degli iscritti e dividere per 2, per verificare che nessuno dei 2 Istituti Comprensivi (o almeno uno) avrebbe avuto il requisito di dimensionamento di cui al comma 4 dell’art. 19 della L n° 111/2011 (c.d. manovra finanziaria di luglio) in forza del quale “Gli Istituti Comprensivi per acquisire l’autonomia devono essere costituiti da almeno 1000 alunni”. E per fortuna che la Sentenza n° 147/2012 della Corte Costituzionale ha cancellato tale norma ed oggi la Regione Puglia ha riportato il limite a 900!
E così, l’Istituto Comprensivo “a crescere” Rodari, appena nato ha dovuto scalare percorsi in salita.
La Circolare Ministeriale n. 110 del 29 dicembre 2011 fissò la data ultima per le iscrizioni 2012/2013 al 20 febbraio 2012 e, com’è noto, prima che le famiglie facciano le loro scelte, le scuole sono obbligate a presentare la loro Offerta Formativa per la cui attuazione, come la pedagogia insegna, un ruolo importante hanno gli “ambienti di apprendimento”. La stessa normativa prevede che “Le domande di iscrizione sono accolte entro il limite… dei piani di utilizzo degli edifici scolastici predisposti dagli Enti locali competenti”, che il Comune – dunque – deve fissare prima del tempo delle iscrizioni!
Per l’a.s. 2012/2013 il Sindaco Ressa, con nota prot. n°1952 del 2.2.2012 comunicò di aver “individuato l’immobile dell’ex “mercatino” rionale di Bachelet.. per ospitare gli istituendi corsi di scuola media. A tal proposito l’Amministrazione ha impegnato l’UTC a redigere un progetto di ristrutturazione che renda il suddetto immobile perfettamente adeguato allo scopo … presumibilmente a decorrere dall’a.s. 2012/2013”. Quei locali, ancorché non a norma, non ci furono mai consegnati! E ciononostante, presso l’I.C. “G. Rodari” si formarono 3 classi prime di Scuola Secondaria di 1° grado (ex scuola media) con 59 iscrizioni. A proposito di iscrizioni (brutta bestia, l’ignoranza!) la stessa C.M. n° 110 stabiliva che “Negli istituti comprensivi non è richiesta la domanda di iscrizione alla classe prima della scuola secondaria di primo grado per gli alunni che hanno frequentato nella stessa istituzione la classe quinta della scuola primaria. In tale caso, l’iscrizione è disposta d’ufficio”. Salvo, ovviamente, la facoltà dei genitori di chiedere di iscrivere i propri figli presso altra scuola
In prossimità dell’inizio delle lezioni, non avendo avuto altri locali, per garantire le aule alle 3 prime, decisi di sacrificare la Biblioteca, il Laboratorio Scientifico ed il Laboratorio di Arte e Immagine della scuola Primaria: una decisione dolorosa, perché sottraeva risorse importanti per la qualità dei percorsi di insegnamento/apprendimento ad oltre 500 alunni!
Per l’a.s. 2013/2014 le iscrizioni si facevano dal 21 gennaio al 28 febbraio 2013 e, per la prima volta, esclusivamente on-line: dunque, molte famiglie lo hanno fatto direttamente da casa via internet!. Con molto anticipo abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale di farci conoscere le loro decisioni circa i locali che avrebbero dovuto ospitare le classi di Scuola Secondaria dell’I.C. Rodari: mai una risposta ufficiale. Finché il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria organizzata dalla nostra scuola in Piazza Falcone e Borsellino, nuovamente sollecitati, (con le iscrizioni già in corso) Sindaco Tarasco e Consigliera Delegata Mellone ci dissero che ci avrebbero assegnato il plesso sud dell’ex scuola media. Memore di quanto già accaduto in passato, chiesi al Sindaco di formalizzare con una comunicazione ufficiale tale decisione: cosa mai avvenuta. Di questi termini della questione sono stati puntualmente informati i genitori nel coro delle affollate assemblee (tanto che, molti di loro, si sono recati autonomamente in Comune a chiedere spiegazioni e conferme). Nonostante queste incertezze e precarietà, si sono registrate oltre 72 iscrizioni con la formazione di 3 classi prime, che vanno ad aggiungersi alle 3 seconde. Abbiamo chiesto all’Amministrazione, che ha il dovere per competenza di provvedere, di metterci a disposizione locali idonei per 6 classi con 132 alunni e i necessari laboratori e gli indispensabili servizi generali e di collegamento telefonico/internet: o i nostri alunni sono di serie b? E l’anno prossimo le classi saranno presumiblmente 9! A fronte di questa situazione e nell’indecisione dell’Amministrazione Comunale, l’altro Istituto Comprensivo, per bocca del prof. Cuscito è venuto a proporre che le nostre classi di S.S.1° continuassero ad essere sistemate 3 al plesso Rodari (insieme alla Scuola Primaria), anzi …. 4, secondo la sua deformata contabilità, e le altre 2 classi nelle aule adiacenti alla palestra dell’ex scuola media, quasi una “enclave” in territori occupati! Io mi sarei vergognato solo a pensarla una cosa del genere! Ovviamente, per il prof. Cuscito i nostri alunni (ben 537 tra Primaria e Secondaria) mica hanno diritto ai Laboratori, alle aule speciali ed agli altri servizi accessori!
Con l’assegnazione del padiglione sud all’I.C. Rodari, la situazione logistica è la seguente:
il ”Giovanni XXIII” ha a disposizione per la scuola media 19 aule + ben 5 Laboratori e un Auditorium/sala Docenti, oltre a 2 piccoli uffici e la palestra, per 17 classi con 435 alunni;
il “G. Rodari” avrà 9 aule in cui sistemare 6 classi di scuola media con 135 alunni, 2 laboratori e un ufficio/direzione/archivio e non potrà utilizzare la palestra; mentre, nell’edificio di via Bachelet in 31 aule disponibili dovranno essere sistemate 7 sezioni di scuola dell’infanzia, 20 classi di scuola primaria, 1 Sezione Primavera, 1 Laboratorio Scientifico e 1 Laboratorio Musicale (realizzati con fondi Europei) e la Biblioteca; mentre il Laboratorio Arte e Immagine dovrà “convivere” con un altro, così come l’Aula Docenti informatizzata (anche questa realizzata con fondi UE).
Ne prendiamo atto e cercheremo di fare del nostro meglio; ma abbiamo già precisato che per noi il plesso sud è UNA SOLUZIONE PROVVISORIA. E si! Perché è da quando hanno deciso di trasformarci in Comprensivo che abbiamo chiesto con più atti e iniziative che VENGA COSTRUITO UN NUOVO PADIGLIONE DA DESTINARE ALLA NOSTRA SCUOLA SECONDARIA IN ADIACENZA DELL’EDIFICIO RODARI IN VIA BACHELET, DOVE VI SONO DUE LOTTI DI SUOLO LIBERI DI PROPRIETÀ COMUNALE. Solo così un Istituto Comprensivo ha senso!
E, intanto, pur tra angustie e difficoltà, ci apprestiamo a far vivere alle nostre alunne ed ai nostri alunni un’altra magnifica avventura nei territori dei Saperi e delle Culture! Buon anno scolastico a tutti.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Preneste ANZOLIN
p.s. mi scuso per la lunghezza, ma quando bisogna far parlare i fatti non si possono operare molti tagli.
Duole assistere alla sistematica distruzione dell’Istituzione Scuola, quella scuola “di qualità” che dovrebbe formare i nostri ragazzi, così come dispiace che si sia giunti alla conseguenza di dover assistere allo scontro tra due circoli didattici entrambi meritevoli.
I ragazzi, tutti, sono il nostro futuro e meritano di crescere avendo a disposizione spazi idonei e strumenti validi.
Speriamo che sia un anno scolastico proficuo! Buon lavoro a tutti
Scusa Katia, ma dove lo vedi lo “scontro” nel mio articolo?! Forse dovresti rileggere la realtà con un pizzico di obiettività in più!
Egr. Dirigente Scolastico Prof. Preneste ANZOLIN,
siccome la verità sta a cuore anche a me, quale genitore di due alunni, Le chiedo: “Lei veramente pensa che l’Amministrazione attuale costruirà un nuovo padiglione da destinare alla Vs. scuola secondaria? Pensa veramente che l’Amministrazione attuale sarà capace di gestire una situazione così anomala ed eccezionale quale quella presente a Palagiano?”.
Sa cosa penso? Penso che costituire un secondo istituto comprensivo a Palagiano, anche se nell’immediato è servito a creare un posto di dirigente scolastico titolare (ex preside o direttore didattico) ed un posto di direttore dei servizi generali e amministrativi ( ex segretario), nei prossimi due o tre anni, purtroppo, comprometterà la sostanziale parità di trattamento tra gli utenti che fruiscono del servizio dell’istruzione.
Buon lavoro, nell’interesse di tutti gli alunni!
Filippo Marra
Pretendere di essere l’unico depositario della verità, come lascia intendre il titolo di questo articolo, mi sembra un pò presuntuoso ma … a ciascuno il suo.
Del resto tutti ormai conoscono il principale postulato di Socrate, uno dei più famosi filosofi dell’antica Grecia, che dice “Il vero saggio è colui che sa di non sapere”.
Ora che il problema è stato sollevato i cittadini di Palagiano possono autonomamente documentarsi, cercare riscontri, andare oltre i “si dice” e costruirsi la loro sacrosanta verità.
Poi, come è giusto che sia, potranno sottoporre a chi li amministra le prorpie proposte e, se necessario, le proprie lamentele.
Questa, prof Anzolin, si chiama DEMOCRAZIA.
Acciderbola, è evidente, visto che si prospetta un’eventuale querela già all’inizio dell’articolo ed ho letto anche l’articolo del signor Cuscito.
Detto ciò, preferisco avere uno scambio di idee con persone che non siano “apputate con gli spilli” e la lascio alla sua nota obiettività che, chiaramente, non coincide con la mia.
Prima però vorrei dire che, in quanto genitore, non mancherò di seguire l’evolversi della situazione, augurandomi che tutti i nostri figli abbiano un trattamento equo.
Caro Filippo, purtroppo la tua preoccupazione è anche la mia. Ente Comune e scuole del nostro territorio, Pinco o Palla che si chiamino, devono garantire assolutamente un trattamento equo a tutta l’utenza, ed eque devono essere le strutture messe a loro disposizione. Penso, allora, che sia doveroso per il futuro che rispettivi ‘organi di tutela’ dei diritti degli studenti delle due istituzioni scolastiche facciano FRONTE COMUNE! Non c’è modo migliore di procedere e rivolgo da queste pagine, intanto a titolo personale, un invito al Presidente del Consiglio di Istituto del I.C. Rodari a condividere questo mio convincimento.
Marcello Tamborrino
Genitore e Pres. CdI IC Giovanni XXIII
Caro sig. Filippo Marra, io non credo nella lungimiranza di questi amministratori, come non credevo in quella dei predecessori (e i fatti di cui discutiamo mi hanno, purtroppo, dato ragione. Io sono abituato a condurre le battaglie per obiettivi che ritengo giusti: e questa è una di quelle! Sarò lietissimo di avervi al fianco in questa battaglia. Nell’esclusivo interesse della Scuola!
Criticare gli amministratori che avevano promesso qualcosa e poi di fatto ha preteso che mantenessero, ed ha ottenuto, non è poi così corretto e riconoscente.
Mi piace questo modo di “fare rete”;
comunque, considerato che nessuno può ritenersi esonerato dalla proprie competenze e responsabilità, ribadisco che l’Amministrazione locale non può limitarsi ad elaborare un nuovo piano di sicurezza antincendio e rendere idonee le tre aule adiacenti alla palestra del plesso nord (per una spesa complessiva di €20.000,00).
Siamo certi che siano state adottate tutte le misure necessarie ed idonee a contenere o eliminare lo stato di pregiudizio o di rischio per la sicurezza e la salute oppure ci ritroveremo a dover transennare o segnalare un locale o una porzione di edifico perché inagibile?
Come genitore sono e sarò sempre dalla parte degli alunni perché, anche a Palagiano, la scuola resti aperta a tutti garantendo parità di trattamento.