Intervista a Graziano Mellone

2 Luglio 2009 0 Di Life

Va…dove ti porta il PdL

Gli ex aennini puntualizzano la loro posizione

Graziano Mellone e Franco Marra, consiglieri comunali del PdL, alla presentazione di Nino Castiglia, candidato alle provinciali in “La Puglia prima di tutto”.
Questo uno degli avvenimenti che ha fatto notizia, nella passata campagna elettorale. Ne parliamo, nella sezione che fu di Alleanza Nazionale, con Rocco Carmignano, ex segretario cittadino di A. N., e lo stesso Mellone.
La risposta. “Siamo stati invitati come consiglieri comunali del centro destra palagianese, e ci ha fatto onore e piacere testimoniare anche lì il lavoro da noi svolto sul territorio, in un rapporto sinergico e futuro con “La Puglia prima di tutto” e il suo rappresentante, candidatosi nel Collegio Palagiano – Massafra”.

Anche alla luce dei risultati elettorali, chi ritenete sia il maggior politico di riferimento nel PD e nel PdL.

Il politico di riferimento è da individuare in colui che ha saputo e sa, pur portando avanti le sue idee, entrare in punta di piedi e con umiltà nelle sezioni, come in tutta la fase elettorale, mantenendo il giusto contegno e la propria personalità, a differenza di chi, trascinato da facile entusiasmo, ha dato adito a delusioni e confusioni, non determinando, in sostanza, né la vittoria né la sconfitta, ma l’allontanamento dalle urne di quel popolo numeroso degli astensionisti. Questo vale per entrambi gli schieramenti.

I due schieramenti maggiori parlano di vittoria. Esiste chi si deve nascondere in un angolo, ma non per giocare a nascondino? In sostanza, chi ha vinto e chi ha perso nel paese della tagghjiarjn piccante?

I politici dei due poli devono prendere atto del fallimento di un certo modo di fare politica.

A Palagiano, il Partito della Libertà si può coniugare solo con gli ex di Forza Italia. Sul palco, durante la campagna elettorale, completamente assente gli aennini. Lospinuso e Franzoso hanno più volte detto che si appartiene al PdL solo se lo si vota. Sarà così fino a quando.

A Franzoso e Lospinuso rispondo dicendo che appartiene al PdL non solo chi lo vota, ma anche chi testimonia, con l’azione politica giornaliera, e non solo in occasione delle competizioni elettorali, attaccamento ad un progetto politico, ed alle persone titolate a portarlo avanti. Testimone ne è il fatto che gli aennini, come tu dici, hanno sempre colto il disegno politico e l’immagine di Pinuccio Tatarella e il suo “Oltre il Polo”. Disegno che, abbiamo ampiamente onorato aderendo al PdL, e sostenendo alle europee l’on. Salvatore Tatarella, risultato poi il più suffragato, insieme a Berlusconi.

Discorso convincente, ma ha eluso il “così fino a quando”.

…fino a quando non saranno finalmente chiariti i principi base per una corretta e leale convivenza fra i due Partiti maggiori aderenti al PdL. Chiediamo una maggiore presenza ai responsabili provinciali e regionali, in quelle realtà, come la nostra, dove si hanno notizie di rapporti non proprio idilliaci, determinati da soggetti spuri che, a differenza nostra, come si può facilmente dimostrare, non hanno votato PdL alle politiche del 2008, mentre ora si arrogano addirittura la pretesa del protagonismo e del personalismo.

Giuseppe Notaristefano, segretario massafrese di AT6, dice che il movimento di Fitto è stato usato per spezzare le gambe a qualche candidato del PdL, e cita i Collegi di Martina, Ginosa e Torricella – Lizzano.

E’ un parere personale e soggettivo. Il ruolo di “La Puglia prima di tutto” rimane un modo proficuo ed interessante per irrobustire le fila del centro destra nella nostra Regione.

Quali sviluppi futuri per il PD e PdL jonico in particolare e, più in generale, per il centro sinistra e per il centro destra.

Il PD si è alleato con forze ideologicamente a lui lontane, pur di conseguire un risultato utile. La logica di queste alleanze non regge , ne è testimone l’esperienza di Prodi. Il PdL è invece destinato a durare, se avrà la capacità di entrare e risolvere quelle situazioni locali di amalgama fra le sue due anime maggiori.

Giuseppe Catucci e l’assessore Manuela Goffredo nell’Italia dei Valori. Un suo commento.

Spero che Catucci, anima errante e penitente dall’inizio di questo mandato, abbia trovato finalmente una giusta collocazione. Circa la dott.ssa Goffredo, non posso che augurarle di poter espletare il suo mandato nel migliore dei modi.

Perché Alleanza Nazionale e il “resto del mondo” di destra centro destra non vanno d’accordo.

Ti ho già risposto. Voglio comunque aggiungere che non condivido il fatto che “il resto del mondo”, libero come noi da responsabilità per alcune passate gestioni locali della cosa pubblica, annoveri nelle sue fila chi non può vantare lo stesso distacco. Questo ha dato motivo, al centro sinistra, di addebitare a noi azioni non condivisibili di alcune passate amministrazioni.

Nel PdL si raccolgono i feriti, ma i barellieri non portano i caduti nella stessa tenda. A Taranto i citiani non hanno votato e/o in provincia c’è stato un tracollo non previsto. Intanto, dalla tebaide, il Sindaco Martino Tamburrano, quello della solidarietà contestata, puntando il dito sull’accordo PdL – Cito, sentenzia: “Non si può dire alla gente di dimenticare quello che si era detto una settimana prima. Votando così i cittadini hanno salvato l’onore della città”. Quali i motivi della vittoria di Florido.

L’accordo con Cito andava fatto al primo turno, questo senza ombra di dubbio! L’elettore si è sentito tradito e confuso, perché non ha capito questa alleanza, dopo i violenti attacchi di Cito al centro destra.

Quali ripercussioni avranno in Consiglio comunale le schermaglie locali nel PdL.

Continueremo a testimoniare e a portare avanti le linee del centro destra, e in particolare del PdL, che mi onoro di rappresentare in quel contesto, oltre che, spero, nelle piazze e nella nostra sezione.

Stretta di mano e un arrivederci, ma Mellone vuole aggiungere una chiosa all’intervista. “Ti dò una anticipazione. A breve faremo un comizio, dove puntualizzeremo le nostre posizioni e, se sarà necessario, faremo ricorso ad aneddoti e fatti realmente accaduti. Nomi e cognomi, per intenderci, se sarà necessario”.

Chi di dovere, è avvisato.

Giuseppe Favale