Ricominciamo da TRE (3%)
6 Luglio 2009In uno dei recenti articoli, Barracuda (che saluto) nel post conclusivo mi indirizzava la seguente domanda:
In termini di proposta politica, progetto programmatico e soprattutto di idee, il 3% di Sinistra e Libertà preso alle ultime elezioni cosa rappresenta?
Il risultato di giugno raggiunto alle elezioni europee dalla lista “Sinistra e Libertà” è insieme il classico bicchiere contemporaneamente mezzo pieno e mezzo vuoto.
Mezzo pieno per l’ottimo risultato ottenuto in poche settimane di campagna elettorale senza alcun sostegno da parte del “sistema” di potere mediatico-oligopolico.
Mezzo vuoto per l’atteggiamento da remi in barca dimostrato da ampi strati di elettori di sinistra, da affrettate collocazioni di candidati in liste alternative e atteggiamenti autoreferenziali associata ad una cronica sordità che in particolare a Palagiano non ha prodotto per l’ennesima volta nessun eletto alle provinciali. In ultimo, il simbolo di Sinistra e Libertà non era presente alle provinciali, ma vi era un clone mal riuscito dal nome Sinistra Unita.
Ma veniamo alla domanda…
In termini di proposta politica Sinistra e Libertà, unisce (e questo è l’aspetto innovativo) le diverse culture sociali e politiche nella prospettiva di costruire un percorso comune capace di dare vita ad una sinistra forte, attrattiva, creatrice di cultura e di valori che punti al governo del paese per realizzare una società più equa e più giusta, più solidale e più tollerante, che sappia creare benessere ed equilibrio ai territori in sintonia con la natura. Innanzitutto riportare le capacità, il merito e gli effettivi meccanismi di selezione democratica al centro dell’agire sia nelle istituzioni in cui si è presenti, sia all’interno delle organizzazioni politiche (Partiti).
L’ambizione è che si possa puntare col tempo a raggiungere percentuali più adeguate per questo progetto politico, sia per il grande patrimonio storico politico che è rappresentato in esso, sia per una semplice questione di numeri che è indubbiamente insufficiente. Penso tuttavia , che sia questo il momento di avere coraggio e lungimiranza, di rischiare, per riempire il vuoto politico che si è creato nella sinistra italiana ormai da troppo tempo, pena la dispersione, forse definitiva, dell’energia civile e della volontà di partecipazione di quei cittadini, e chiedono che la sinistra, una nuova sinistra, torni a far sentire la propria voce in modo coerente e comprensibile.
L’offerta politica di Sinistra e Libertà sarà importante per contrastare una destra inguardabile che sta svuotando di contenuti e di credibilità le istituzioni democratiche giocando, in modo tanto becero quanto pericolosamente efficace, la carta del populismo, della demagogia, del razzismo strisciante, accompagnata da quotidiano martellamento di un sistema di informazione malato, che non ha uguali in nessun altro paese democraticamente organizzato.
Il pensiero socialista e progressista ha guidato per centocinquanta anni la locomotiva della storia, esso non può permettersi di deragliare. Sinistra e Libertà deve avere un ruolo nel dibattito che si va aprendo in
Europa sulle difficoltà dei partiti socialisti e socialdemocratici a interpretare questo tempo difficile e sulle decisioni che verranno assunte.
Vincenzo Lorè