Criticità alla foce del Fiume Lenne evidenziate da Goletta Verde – Monitoraggio ARPA
11 Agosto 2009Esattamente un mese fa, in una lettera aperta al Sindaco di Palagiano, al Presidente della Provincia di Taranto, al Dipartimento Igiene Pubblica ed ambientale dell’ASL TA1 e ad ARPA Puglia, sulla scorta della rilevazione di Goletta Verde di una concentrazione di colibatteri fecali (Coliformi e/o Streptococchi e/o Escherichia Coli), decisamente superiore ai limiti di legge alla foce del Fiume Lenne, chiedevamo di voler procedere con ogni urgenza:1) a realizzare una campagna di monitoraggio delle acque del Fiume Lenne e dei relativi adduttori; 2) una puntuale ispezione lungo il Fiume ed i suoi adduttori per individuare eventuali scarichi abusivi e/o non a norma; 3) rendere pubblici i risultati di tali interventi e dei relativi provvedimenti.
Oggi ci risponde la Direzione Scientifica di ARPA Puglia, che intanto ringraziamo per l’attenzione, tanto più a fronte del totale silenzio degli altri Enti, che pure hanno precise responsabilità e competenze per norma.
Ma, ciò detto, la risposta dell’ARPA non ci lascia per niente tranquilli; anzi, suona piuttosto una conferma ai dubbi sollevati da Goletta Verde.La nota, infatti, a firma del Direttore Generale prof. Assennato, del Direttore Scientifico Dr. Blonda e del Dirigente dell’U.O.C. “Ambienti Naturali” Dott. Perrino, ricorda che ARPA Puglia ha in atto il monitoraggio dei Corpi Idrici Superficiali della Regione Puglia, secondo un piano di campionamento ed analisi basato essenzialmente sul rispetto delle norme codificate nel D.Lgs 152/99 (come modificato dal D.Lgs 152/2006) in merito a parametri fisici, chinmici e batteriologici. Per il Fiume Lenne il monitoraggio viene effettuato mensilmente e “i risultati riferiti al 2008.. consegnati alla Regione Puglia in data 8.6.2009… sulla base delle elaborazioni su un anno di indagini, il fiume Lenne è risultato non conforme alla designazione di acqua destinata alla vita dei pesci ciprinicoli a causa del superamento dei limiti imposti per il BOD, parametro quest’ultimo legato al carico organico delle acque.” Occorre ricordare che, secondo le prescrizioni della Tabella 1/B dell’Allegato 2 alla parte III del D.Lgs. 152/2006, i dati (nel caso di prelievi mensili) vengono ritenuti conformi quando il 95% dei campioni prelevati per parametri quali il BOD (Domanda Biochimica di Ossigeno a 20°) rientrino nei limiti di qualità e che, inoltre, quando i valori limite sono superati, “le Autorità competenti applicano le disposizioni della parte terza del presente decreto” (sanzioni amministrative e penali).
Dunque, il monitoraggio ARPA, ancorchè riferito al 2008, non lascia per niente tranquilli. Ed è per questo che riteniamo ancor più grave il silenzio degli altri Enti interessati.
Ci appare doveroso, allora, tornare a chiedere con forza, a tutela della salute dei cittadini e della salubrità dei nostri ambienti naturali (ricordiamo che nel fiume Lenne viene anche praticata la pesca) che vengano effettuati tempestivamente e resi pubblici analisi attuali che possano dare certezze sullo stato attuale delle acque del Fiume Lenne e della balneabilità delle acque alla sua foce.
Torniamo a chiedere, altresì, al Sindaco di Palagiano, al Presidente della Provincia di Taranto, al Dipartimento Igiene Pubblica ed ambientale dell’ASL TA1 (a cui la nota dell’ARPA pure è diretta!) di voler effettuare tutti i controlli di competenza, ivi compresi quelli per l’individuazione di eventuali scarichi abusivi o non conformi (v. anche depuratori) ed assumere gli eventuali urgenti provvedimenti che si rendessero necessari a tutela della pubblica e privata incolumità.
p. Il Circolo Legambiente
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