Ordine del giorno “DEMOLIZIONE DELLA COSTA CONCORDIA NEL PORTO DI TARANTO
7 Marzo 2014
Nel mentre si avvicina il momento della decisione sul porto, italiano o straniero, che dovrà ospitare i lavori di demolizione della nave “Costa Concordia”, l’Amministrazione Comunale di Palagiano si fa parte attiva per la candidatura del Porto di Taranto quale sede per la dismissione della colossale nave, ritenendo che tale assegnazione ridarebbe ossigeno ad una economia che, da troppi anni, dipende quasi esclusivamente dalla grande industria che, in questo momento di crisi e per le note vicende giudiziarie dell’ Ilva, arranca e segna fortemente le famiglie e i giovani.
Sostenere la scelta del porto di Taranto oltre che apparire estremamente fondata perché l’infrastruttura è tecnicamente adeguata e particolarmente idonea (sicuramente a livello nazionale) per le attività da svolgere, significa non sottovalutare le molteplici implicazioni di ordine economico e occupazionale che tale eventualità potrebbe determinare su un territorio drammaticamente toccato dalla crisi del più grande polo siderurgico d’Europa. E’ opportuno quindi che la politica del nostro territorio leghi la demolizione della “Costa Concordia” a Taranto, alla possibilità di ritornare ad una condizione di speranza e di fiducia delle popolazioni locali, alle quali offrire e garantire un futuro diverso e soprattutto svincolato dalla grande industria.
La demolizione di Costa Concordia a Taranto segnerebbe in maniera chiara e netta la volontà della politica e delle amministrazioni locali di unire lo sviluppo dell’economia tarantina alle peculiarità del territorio.
Non da sottovalutare sono poi le implicazioni di natura tecnica: Il porto di Taranto, nella zona compresa del Mar Grande, è ampiamente in grado di far approdare in tutta sicurezza la nave Costa Concordia, sia che arrivi rimorchiata in assetto di galleggiamento, o che arrivi sorretta da altra nave(autoaffondante). Gli studi già effettuati e predisposti hanno assicurato che la zona, compresa tra il terzo e quarto sporgente del porto industriale, ha un pescaggio di circa 25 metri, una lunghezza di banchina di circa 600 metri ed il suo specchio d’acqua è largo oltre 270 metri, dimensioni ritenute più che sufficienti a far attraccare lo scafo della “Costa Concordia” che, nella situazione attuale di galleggiamento, necessita di almeno 18,50 metri di fondale, circa 300 metri di lunghezza di banchina ed una larghezza di oltre 62 metri, comprensiva delle casse di galleggiamento aggiunte sulle fiancate dello scafo.
Tutto questo offrirebbe notevoli vantaggi sia di natura economica allo svolgimento dell’operazione, che di natura logistica perché le oltre 40.000 tonnellate di rottame d’acciaio ricavabili dalla demolizione possono essere facilmente veicolate al recupero siderurgico mediante i collegamenti ordinari che lo stabilimento Ilva possiede con il porto. Inoltre, poiché nelle vicinanze del quarto sporgente è insediato un impianto polivalente per il trattamento di rifiuti liquidi speciali e pericolosi provenienti da attività marittime e portuali, si escluderebbe aggravio di costi, necessari invece in altri porti per la realizzazione di impianti ad hoc, nonché renderebbe immediatamente eseguibile, e con grande affidabilità ambientale, l’operazione di disarmo e bonifica preliminare.
Da non sottovalutare, infine, i vantaggi che una tale operazione avrebbero per il territorio nel medio e lungo termine: il miglioramento delle piccole infrastrutture (strade, raccordi autostradali, ecc..), la possibilità di rendere effettivo il funzionamento sul territorio dello scalo aeroportuale di Grottaglie(ove dovesse servire per l’organizzazione di ditte e personale che arriverebbero a Taranto), il miglioramento delle stesse strutture portuali (moli e sporgenti e fondali ); situazioni queste che ci portano a pensare il futuro di Taranto legato indissolubilmente alla cantieristica navale specializzata (demolizione di navi e costruzione di altre navi).
In ultimo, con una struttura portuale all’avanguardia, porremmo le basi perché Taranto (e tutta la sua Provincia) sia considerata anche e finalmente da una prospettiva diversa: essere naturale punto di riferimento della economia turistica e commerciale che, grazie al traffico di grandi navi crocieristiche e di grandi navi da container commerciali, consenta di mettere in risalto le grandi bellezze culturali ed architettoniche della patria della Magna Grecia.
Dalla Casa Comunale, li 05 marzo 2014
I Consiglieri Comunali
Simone LIPPOLIS
Mauro TAGARIELLO
Perbacco! Questo relitto è più miracoloso della Madonna… ma non è che guarisce pure gli ammalati?