LA LEGALITA’ NON ALBERGA A PALAGIANO!
29 Marzo 2014
Non si può definire diversamente la inqualificabile vicenda del villaggio turistico abusivo ”Pino di Lenne” di Palagiano: una vicenda di abusi ed omissioni lunga 35 anni ,ben nota a tutte le Autorità, con decine di esposti e, soprattutto, decine di Sentenze dei Tribunali Penali, Amministrativi e Civili, tutte assolutamente favorevoli allo Stato, al Comune (nonostante le palesi omissioni!) ed a Legambiente che, spesso, è stata in giudizio anche come “sostituto” delle Pubbliche Amministrazioni. Ricorderemo soltanto l’ultima: la Sentenza n° 2484/2013 del 26 febbraio 2013, con cui il Consigli di Stato, ponendo fine ad una vicenda costellata di abusi, illeciti, colpevoli ritardi e connivenze, ha definitivamente rigettato il ricorso della “Pino di Lenne s.r.l.” contro il provvedimento di acquisizione al patrimonio indisponibile del Comune delle opere abusive e delle aree interessate dagli abusi!
Il Consiglio di Stato con tale Sentenza ha ordinato “che la sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa” e, accogliendo le ragioni di Legambiente tra l’altro, scrive:
“l’acquisizione di quelle aree era di fatto già avvenuta per “…effetto automatico della mancata ottemperanza all’ordine di demolizione (…sono acquisiti di diritto …).”;
“… l’entità dell’acquisizione appare logicamente collegata all’indispensabile necessità di ristabilire, in un’area verde vincolata che presenta ancora un eccezionale valore ambientale e paesaggistico … lo stato primitivo dei luoghi attraverso la ricostituzione della parte di bosco abusivamente distrutta dai vari interventi …”.
MA, A DISTANZA DI UN ANNO, L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PALAGIANO ANCORA NON DA’ COMPIUTA ESECUZIONE ALLA SENTENZA. Non solo, ma quando finalmente il 26 novembre 2013 i tecnici comunali e la Polizia Municipale si recano sul posto per procedere alla delimitazione delle aree di “proprietà comunale”, gli viene impedito di accedere! E a distanza di ulteriori 4 mesi non vi è ancora un provvedimento coattivo che metta fuori chi abusivamente occupa strutture abusive e di proprietà comunale, imponendo – finalmente! – il ripristino della legalità! E non solo! Si scopre che, con un gioco di “scatole cinesi” i responsabili del “Pino di Lenne”, solo 3 mesi prima della Sentenza del Consiglio di Stato, hanno trasferito la proprietà ad una fantomatica società “Natura 2000 srl”, dopo aver re-intestate fraudolentemente le particelle catastali interessate dagli abusi – già acquisite al patrimonio del Comune di Palagiano dal 14 maggio 2009 – alla “Pino di Lenne”!
MA NON BASTA! SIAMO DAVVERO ALL’ASSURDO ED ALLA PROTERVA SFIDA ALLA LEGALITA’, ALLA MAGISTRATURA, ALLE ISTITUZIONI PUBBLICHE: infatti, nel Villaggio turistico abusivo si organizzano tranquillamente festini e concerti, con tanto di pubblicità sui network ed iscrizioni a fantomatici Club Privati!!!
Sembra quasi che ci si faccia beffa persino dell’ultima condanna penale nei confronti dei protagonisti degli scempi ambientali, quella comminata dal Tribunale di Taranto – Prima Sezione Penale n° 2257/2013 emessa solo 3 mesi fa il 29.11.2013! In ciò, evidentemente incoraggiati da INERZIE E LENTEZZE DEL COMUNE DI PALAGIANO.
Per queste ragioni, e poiché riteniamo non ulteriormente tollerabile questo vero e proprio insulto alla Legalità ed a tutti i Cittadini Onesti, che abbiamo presentato l’ennesimo esposto al Sig. Procuratore della Repubblica di Taranto, al Procuratore Generale presso la Corte dei Conti, a Presidente, Assessore all’Ambiente, Assessore all’Urbanistica della Regione Puglia, al Prefetto ed al Questore di Taranto, perché pongano rapidamente fine con i provvedimenti di rispettiva competenza ad abusi ed omissioni ed impongano il rispetto della Legge.
Ma questa volta l’esposto è indirizzato anche al Ministro dell’Interno On. Angelino ALFANO in quanto condividiamo a pieno quanto affermato nel recente incontro di Taranto sull’ordine pubblico (dopo la tragica strage di stampo mafioso consumatasi nel nostro territorio), per cui lo Stato deve essere intransigente nel colpire ogni forma di criminalità e di illegalità.
p. Il Circolo Legambiente
Preneste Anzolin