ECCO L’ULTIMO SCEMPIO!
17 Dicembre 2014
Stanno per distruggere l’ultimo polmone verde presente a Palagiano nel centro abitato, l’ultima Area Verde protetta dove poterci portare i nostri bimbi o dove i nostri anziani potevano sedersi all’ombra nelle afose estati palagianesi: si tratta del giardino dell’ex ”Asilo delle suore” (com’è più noto a Palagiano): CHE ORA VIENE CMPLETAMENTE DISTRUTTO; PRATICAMENTE RASO AL SUOLO!
Per farne cosa? Un ‘’Centro Sociale Polifunzionale per Anziani e Disabili Gravi’’.
Chiariamo subito,(a scanso di equivoci e per prevenire gli stupidi attacchi degli sciacalli, che certamente anche questa volta non mancheranno): SI TRATTA DI UN’OPERA ASSOLUTAMENTE UTILE, NECESSARIA, PER LA QUALE SOPRATTUTTO LE FAMIGLIE E LE ASSOCIAZIONI DEI DISABILI SI BATTONO DA MOLTI ANNI, UN’OPERA FINANZIATA DALLA REGIONE (come altre simili in Puglia) che – tra l’altro – sarà a servizio non solo di Palagiano, ma del più ampio territorio dell’Ambito Territoriale TA/2. Un’opera che prevede la realizzazione di un Centro diurno per minori, una Comunità educativa per minori, un Centro Diurno per disabili gravi, un gruppo di appartamenti per anziani e Casa Famiglia ‘’Dopo di Noi’’. Come si vede, un’opera complessa che svilupperà – complessivamente – una volumetria di 6.26O metri cubi (cioè, quasi il triplo di quello esistente), su una superficie lorda di 1658 mq (cioè, il triplo di quella oggi interessata), oltre a 1833 mq di viabilità e parcheggi. Dunque, la gran parte della superficie alberata sarà distrutta e, se si aggiunge l’area di cantiere, dove dovranno operare i mezzi meccanici, si comprende perfettamente che sarà distrutto tutto il verde esistente (come si vede agevolmente dal confronto delle immagini”!
Certo, si affretteranno a gridare i moderni ‘’attila’’, gli alberi saranno ripiantati! Ma…. basta guardare la planimetria per rendersi conto che non potrà che trattarsi di ben poca cosa!
E poi, come si fa a non capire che un’opera sociale di tale complessità ha bisogno di stare in una zona urbanistica facilmente raggiungibile e che, ubicata lì, non farà altro che aumentare la congestione della zona e la maggiore concentrazione di cemento rispetto alla necessità di aree libere!
PERCHE’, allora, NON SI È DECISO DI UBICARLA IN ALTRA ZONA PIÙ LIBERA? Per correttezza occorre ricordare che quella prima scellerata scelta fu operata dalla Amministrazione Ressa, ma quella attuale Tarasco ha avuto tutto il tempo per fare scelte diverse: e non l’ha volute fare! PERCHE’? DAVVERO NON C’ERANO ALTRE POSSIBILITÀ?
NO! NON E’ COSI’! Il Comune di Palagiano, infatti,è proprietario di molti lotti di suolo nel Piano di Zona I67 e nelle zone limitrofe (sempre per rimanere nella stessa zona), mentre nella stessa Zona 167 è prevista proprio un’area specificamente destinata a Servizi! Tra l’altro ci sarebbe stata anche l’opportunità di portare importanti servizi sociali in una zona dove non c’è nulla!
MA C’E’ ANCHE UN’ALTRA CONSIDERAZIONE DA FARE. Il Comune di Palagiano compie un’attività amministrativa illegittima, se non abusiva! infatti, l’area a verde dell’ex Asilo delle Suore è calcolata come standard a ‘’verde pubblicò’ persino nel vecchio Programma di Fabbricazione del ‘76 (strumento urbanistico, com’è noto, ormai fuorilegge! Ma che a Palagiano si continua ad usare!) Tant’è che, per farlo approvare all’epoca, si disse che si sarebbero aggiunte altre aree verdi nelle zone libere “di completamento’’: cosa che, peraltro, come tutti vedono, non è avvenuto! Anzi, si è cementificato tutto!.
CHIEDIAMO, ALLORA, ALL’AMMINISTRAZIONE TARASCO, DI EVITARE QUEST’ULTIMO COLPO INFERTO AL DIRITTO ALLA VIVIBILITA’ DI QUESTO PAESE E SPOSTARE L’UBICAZIONE DELL’OPERA IN 167. SE C’E’ LA VOLONTA’, SI PUO’ ANCORA FARE! SENZA PERDERE TEMPO, SENZA PERDERE IL FINANZIAMENTO REGIONALE, IN ACCORDO CON LA DITTA AGGIUDICATARIA DEI LAVORI.
Un’ultima considerazione si impone: ma a nessun consigliere di maggioranza è venuto in mente di proporre una soluzione alternativa? E l’opposizione – sempre tanto pronta a cavalcare tigri opportunistiche, quando si tratta di battersi per il territorio, per il verde, per la vivibilità di questo massacrato paese, dove sta?