PROPOSTA DI RIDUZIONE IMU E TASI PER CASE IN COMODATO A GENITORI E FIGLI
19 Aprile 2016
Come è ormai noto, la legge di stabilità 2016 ha negato la possibilità, per i comuni, di prevedere l’assimilazione alla prima casa delle case concesse in comodato gratuito a parenti in linea retta entro il primo grado.
Pertanto, con la detta legge viene automaticamente abrogato quanto ha previsto il Regolamento IUC del nostro comune con l’art. 13, formulato un paio d’anni fa dal Consiglio Comunale grazie ad un mio emendamento.
Con tale previsione regolamentare, la detta fattispecie di immobili, nella gran parte dei casi, veniva totalmente esentata da imposizione.
L’agevolazione da quest’anno sarà concessa, invece, “ope legis” qualora ricorrano le condizioni tassativamente previste dalla legge di stabilità: innanzitutto il contratto di comodato deve essere regolarmente registrato; occorre poi che il comodante e il parente comodatario risiedano nello stesso comune e che il comodante (ossia il proprietario) non possieda altri immobili abitativi se non la sua casa di abitazione e quella concessa gratuitamente al parente in tutto il territorio nazionale.
Tuttavia questa agevolazione sarà meno vantaggiosa rispetto a quella di cui i nostri concittadini hanno fruito fino allo scorso anno.
Queste case, infatti, lungi dall’essere esentate da tassazione, saranno soggette ad IMU e TASI secondo le aliquote ordinarie calcolando però le imposte sul 50% del valore catastale.
Ora, dal momento che ai comuni non è più attribuita alcuna facoltà per esentare da imposizione la detta categoria di fabbricati, coerentemente con l’azione amministrativa che ho condotto negli ultimi anni e rappresentando anche il pensiero del mio collega del gruppo consiliare “Idee e valori per Palagiano”, Francesco Serra, ho inviato una nota al Sindaco e al Dirigente del Settore Affari Economico-Finanziari, dott.ssa Marianna Scalera, al fine di formulare l’unica proposta possibile per ridurre al minimo il prelievo fiscale dai proprietari di detti immobili.
La legge istitutiva dell’IMU prevede che le amministrazioni comunali possano ridurre l’aliquota di base, stabilita nella misura dello 0,76%, di massimo 0,3 punti percentuali.
La legge di stabilità 2014, che invece istituisce la TASI, prevede per i comuni la possibilità di riduzione dell’aliquota ordinaria fino addirittura all’azzeramento.
Alla luce di tali disposizioni normative, ho proposto che negli atti che l’Amministrazione si accinge a deliberare nelle prossime settimane, venga adottata, per la detta tipologia di immobili, l’aliquota IMU minima, prevista quindi nella misura dello 0,46%, e azzerata totalmente quella TASI.
Qualora le proposte di delibera che giungeranno al vaglio del Consiglio Comunale non saranno così predisposte, proporrò in seduta di consiglio i regolari emendamenti sui quali ogni consigliere comunale dovrà esprimere voto favorevole, contrario o eventualmente di astensione.
L’accoglimento di tale proposta, oltre ad essere coerente con i provvedimenti presi negli scorsi anni relativamente alla citata categoria di immobili, rappresenterebbe un segnale importante da parte dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini proprietari di tali fabbricati dai quali alcun reddito percepiscono e di cui non sono in grado di trasferire la proprietà al parente che li abita a causa dell’ormai diffusa mancanza di liquidità.