PALAGIANO (Ta). CENTRO DIURNO IN PIENA ATTIVITÀ.
16 Settembre 2016Diciassette utenti, tutti protagonisti, grazie alla musica
Così come avviene nei Centri Diurni di Mottola, Massafra e Statte, anche in quello di Palagiano, ubicato nel quartiere Bachelet, anch’esso gestito dalla cooperativa “La Vela”, le attività continuano a pieno regime, coinvolgendo tutti gli utenti.
Qui le patologie sono molto gravi. C’è chi non parla, chi non cammina, chi non ha la possibilità di fare nell’uno nell’altro. Così, gli operatori del Centro, coordinati della referente locale Donatella Silvestri, ogni giorno, con passione e dedizione, si impegnano a creare, inventare iniziative che, in qualche modo, consentano a ciascun utente, ognuno per le proprie possibilità, di comunicare.
E, allora, quale strumento migliore della musica, per demolire ogni barriera e creare un filo diretto con il mondo esterno? Così, proprio sulla musica è stato improntato l’ultimo spettacolo, in ordine di tempo, realizzato dal Centro Diurno di Palagiano.
Come sottolineato da Adriano Morales, presidente della cooperativa “La Vela”, “tutti gli utenti del Centro, diciassette, hanno dato il massimo, per esternare le proprie emozioni: tutti protagonisti, nessuno escluso”. Merito anche “del lavoro quotidiano svolto dagli operatori”, come ricordato da Porzia Mastropierro, vero supporter organizzativo per i quattro Centri Diurni.
Tema centrale dello spettacolo, gli anni ’50, in cui l’Italia in bianco e nero, ancora mezza distrutta dalla guerra, con l’arrivo degli americani, scopre un altro mondo, fatto di jeans, di duri sempre con il bicchiere in mano e la sigaretta in bocca. Sono gli anni in cui i giovani impazziscono per la moda, il cinema e la musica.
Proprio ricordando quegli anni, i ragazzi del Centro, sulle note di “Tu vuò fa l’americano”, lanciata da Renato Carosone nel 1956, hanno riportato alla mente dei presenti il sogno americano. Fasce in testa, gonne lunghe e larghe, le ragazze; jeans e giubbotti in pelle, i ragazzi.
Ma quelli, furono anche gli anni in cui Fred Buscaglione firmava il suo primo 78 giri “Che bambola”. Così, simpaticamente, sulle note di quel brano, un utente del centro, con tanto di giacca a righe, sigaretta alla mano e cappello in testa, ha fatto rivivere Buscaglione e sorridere i presenti, per l’originale ed impeccabile interpretazione.
Ed, ancora, utenti impossibilitati a parlare, che con il movimento degli arti inferiori o superiori hanno comunicato la loro voglia di vivere improvvisando una band musicale, per suonare lo swing.
Altri utenti, poi, si sono scatenati nel rock and roll e nel bughi bughi. Uno spazio riservato anche ad Arthur Herbert Fonzarelli ovvero “Fonzie” di Happy Days.
Per l’occasione, presenti anche i volontari di “Mister Sorriso”, portati dall’ex consigliere comunale Domenico Latagliata.