C. c. di Palagiano vara la Commissione delle Pari Opportunit
10 Marzo 2004Il Consiglio comunale di Palagiano vara la Commissione delle Pari Opportunit?
Anche quest'anno, il Comune di Palagiano, ha voluto onorare il ruolo della donna nella societ?. La festa dell'8 marzo ha le sue origini il 25 marzo 1909 quando, in una fabbrica tessile di New York , un incendio caus? la morte di 146 donne. Questo episodio permise alle donne di prendere coscienza del proprio stato, e iniziarono cos? una serie di manifestazioni in tutto il mondo, la pi? importante delle quali fu quella organizzata dalle donne russe l'8 marzo del 1917.
L' Aula consiliare era gremita di gente, con donne di ogni et?, segno che questa giornata non ? vista solo come un momento di festa, ma soprattutto come di una volont? delle donne di contare di pi? in una societ? che ancora privilegia la presenza maschile nelle istituzioni.
Il primo applauso della serata c'? stato quando il Sindaco, il dott. Rocco Ressa, ha ricordato il giovane Michele Capriolo, vittima di un incidente stradale, e tutti i giovani che hanno perso la vita in circostanze analoghe.
” Stamani – ha continuato il Sindaco – ho mandato gli auguri a tutte le dipendenti comunali, non solo per questa giornata, ma anche e soprattutto per i restanti 364 giorni, perch? la nostra societ? deve dedicare pi? attenzione al ruolo della donna, che pur avendo conquistato molti spazi, tanti ce ne sono ancora da conquistare. Donne e uomini hanno capacit? e sensibilit? diverse, ma solo operando insieme si raggiunge la completezza. Le donne sono il sale della vita associativa e del volontariato, e la dimostrazione evidente e tangibile l'abbiamo avuta dopo l'alluvione dell'8 settembre 2003, in quanto ha registrato, fra coloro che si sono attivati per risollevare la nostra comunit? , una maggioranza di presenza femminile. La Commissione delle Pari Opportunit?, che questa sera si istituisce, deve essere di pungolo per l'intero Consiglio comunale, in modo da confrontarci insieme sulle problematiche delle donne, e del paese in genere”.
Ha poi preso la parola l'Assessore alle Pari Opportunit?, la dott.ssa Lella Granata: “Ringraziamo il Sindaco e l'intera Amministrazione per la volont? di rendere protagoniste sempre pi? le donne, e la Commissione delle Pari Opportunit? ? uno degli strumenti per raggiungere questo obiettivo. Questa Commissione non ? politicizzata, e le sue componenti provengono tutte dal mondo associativo e dalle parrocchie. Dobbiamo cercare di utilizzare questa grossa opportunit? che ci viene offerta per far si che le donne siano ancora pi? protagoniste nella vita politica della nostra comunit?. Bisogna ampliare la presenza femminile nelle istituzioni, anche ricorrendo a meccanismi premiali. Non condivido il pensiero di chi afferma che oggi, in fondo, il concetto delle pari opportunit? sia stato raggiunto dalle donne, perch? sono ancora molti gli spazi da conquistare. La Commissione sar? il lievito del territorio, organizzer? convegni, manifestazioni, e dai nostri incontri partiranno progetti e servizi da fornire alle nostre donne”.
L'Assessore Granata ha poi elencato le componenti della Commissione, alle quali il Sindaco, quale augurio di buon lavoro, ha consegnato un mazzetto di mimose. La Commissione vede la presenza di donne appartenenti a varie realt? associative del territorio: ARCI, Federcasalinghe, Scuole, Parrocchie, Societ? sportive, OO. SS. e di volontariato.
Anche i componenti dell'opposizione hanno voluto condividere questo momento, che segna una pietra miliare per l'emancipazione delle donne, e la Signora Contento ha sottolineato che queste iniziative servono per ricordare l'impegno delle donne in tutti i settori.
Terminato il Consiglio comunale, il Sindaco ha poi consegnato una targa di riconoscimento all'Ispettrice della C.R.I. Anna Maria Galliano,per l'opera meritoria svolta,nei giorni del dopo alluvione,a favore della nostra comunit?.
“Le donne – ha sottolineato l'Ispettrice – pur rappresentando il 52% della popolazione, sono minoritarie nell'occupazione e in tutte le manifestazioni sociali, e per giunta vengono remunerate, a parit? di lavoro, in misura inferiore agli uomini. Salutiamo con gioia la nomina al comando dell'autorit? provvisoria a Nassirya dell'italiana Barbara Contini, che porter? una nota tipica di tutte le donne del mondo: Umanit?, Amore, Solidariet?. Parlando di Solidariet?, come non citare la mia capostipite, Florence Nightingale? Questa donna, superando prevenzioni, mentalit? e costumi, decise di dedicarsi all'assistenza dei poveri e degli infermi, si sent? trascinata verso coloro che soffrivano, considerando la vita dovere e sacrificio. Tenendo ben presente il suo insegnamento, ho partecipato a missioni umanitarie all'estero e in Italia, ma ? stata la partecipazione qui a Palagiano, nel dopo alluvione, che mi ? rimasta nel cuore. Ho visto amministratori spalare il fango, ho visto lacrime silenziose scorrere dai loro occhi davanti a casi terribili, ho visto l'assessore Granata trovare per tutti una parola buona, un consiglio, un rimedio ai vari problemi che si presentavano. Le donne non devono scordare mai che sono portatrici di Vita e di Amore, che pu? sembrare debolezza, ma ? il filo invisibile che unisce tutte le genti ed avvicina a Dio”.
Un'altra targa di riconoscimento ? stata consegnata alla Signora Antonia Gentile, detta Tetta, per come ha vissuto e vive il suo ruolo di donna e di madre.
Momenti di intensa ed autentica poesia si sono raggiunti durante il suo discorso di ringraziamento: “Non sono abituata a fare discorsi , perch? ho la quinta elementare”, ha esordito, ma le cose che ha detto in seguito, il modo in cui ha esposto il suo stato di donna forte e determinata, pur tra le tante prove che ha attraversato e attraversa nella vita, hanno reso del tutto inutile questa precisazione. Prima che iniziasse a parlare, nella sala si faceva fatica, per via del vocio intenso dovuto alla numerosa presenza di pubblico, a capire bene quello che i vari intervenuti dicevano, ma appena Tetta ha iniziato a parlare, l'attenzione di tutti era puntata sulle sue parole : ” C'? chi nasce con la camicia e chi senza – ha continuato – ed io sono nata senza camicia. Ho due figli andicappati, ma questo non mi pesa perch?, quando i miei figli mi sorridono o mi fanno una carezza, mi sento la mamma pi? felice del mondo, e sono grata al Signore di questo grande dono che mi ha fatto. Ho anche adottato un bambino a distanza, perch? ? nostro compito portare amore e solidariet? a chi vive una situazione di estremo disagio: i bambini sono la speranza di un futuro migliore, e tutti dobbiamo contribuire a dare loro un aiuto per risollevarli dalla povert?. Ho sempre avuto fede in Dio, tanto che faccio anche la catechista e, durante la malattia di mio marito, ho accettato con spirito di sacrificio questa ulteriore prova”. Nella sala regnava un silenzio assoluto, gli occhi di tutti i presenti erano lucidi e pieni di ammirazione per questa donna, che stava insegnando come, nella vita, non bisogna mai rassegnarsi, anche di fronte alle pi? dure avversit?. Tutti avrebbero voluto abbracciarla e ringraziarla per il suo grande insegnamento, e bene ha fatto il Sindaco, interpretando la volont? di tutti, a dire: ” Sono felice ed onorato di essere Sindaco di un paese che ha Tetta fra i suoi abitanti: hai detto di essere nata senza camicia, ma ti assicuro che da ora in poi saremo noi la tua camicia”.