Buon compleanno, Macintosh!!
16 Aprile 2004Esistono alcuni computer che hanno segnato un'epoca, che sono stati considerati pietre miliari nella storia dell'informatica e hanno avuto un grande impatto sul pubblico tanto da diventare una vere e proprie icone. tra questi un posto d'onore certamente lo merita l' Apple Macintosh che il 24 gennaio 2004 compie i 20 anni dalla sua introduzione sul mercato.
Quello che Macintosh (o “Mac”, come verr? amichevolmente soprannominato) ha rappresentato per l'informatica ? molto importante per le innovazioni che ha saputo portare nel mercato informatico e per una serie di idee che serviranno a instradare l'industria informatica verso l'aspetto che conosciamo oggi.
Il vero strappo con l'informatica dell'epoca e con gli altri computer disponibili nel 1984 ? avvenuto innanzitutto con l'aspetto. Gi? allora, Apple aveva deciso di caratterizzare in modo particolarmente forte i propri prodotti e Macintosh si distingueva dalla massa per un design molto sobrio ed elegante, ma al contempo compatto ed estremamente ergonomico. In un case di dimensioni molto ridotte trovavano posto la cpu e la componentistica, la memoria di massa (in questo caso un drive per floppy disk) e un monitor da nove pollici. Accanto alla tastiera, anch'essa compatta nelle dimensioni, appariva la periferica senza la quale oggi non potremmo concepire l'uso di un computer: il mouse. Gi? visto nel precedente, ma sfortunato modello LISA, sempre di Apple, il mouse di Macintosh, presentava un solo pulsante (scelta mantenuta ancora oggi per semplificare l'uso del computer anche ad utenti non esperti) e serviva a muovere il cursore, o meglio la freccia sullo schermo.
L'aspetto non era infatti l'unica novit? di questo computer: il vero protagonista era il sistema operativo, completamente grafico e organizzato finalmente con icone e cartelle. Mac OS, questo il nome del sistema operativo, si discostava dalla massa di sistemi operativi con interfaccia a carattere che fino ad allora popolavano gli schermi dei computer di altre aziende. Mac OS era, ai tempi, un sistema operativo di nuova concezione e l'interfaccia grafica si ispirava a quella sviluppata nello Xerox Parc che utilizzava la metafora di una scrivania con documenti e cartelle al posto di caratteri verdi su sfondo nero. Il sistema operativo venne prima implementato sull'Apple LISA, ma il successe avvenne con Macintosh, e continua ancora oggi con la moltitudine di sistemi operativi che utilizzano finestre e icone per rendere semplice l'interazione tra uomo e computer.
Nel gennaio del 1984 Macintosh venne lanciato in grande stile. Gi? la commercializzazione era stata preceduta da una imponentee copertura pubblicitaria che culmin? con lo spot televisivo, diretto da Ridley Scott, trasmesso durante l'intervallo del superbowl che gi? preannunciava la “rivoluzione” informatica in arrivo.
Alla commercializzazione del prodotto il Mac risult? essere un computer potente che poteva vantare un veloce processore e capacit? audio. La produzione di questo modello venne interrotta nel 1985, per fare spazio ai computer che hanno ereditato le innovazioni introdotte allora.
Quello che Macintosh (o “Mac”, come verr? amichevolmente soprannominato) ha rappresentato per l'informatica ? molto importante per le innovazioni che ha saputo portare nel mercato informatico e per una serie di idee che serviranno a instradare l'industria informatica verso l'aspetto che conosciamo oggi.
Il vero strappo con l'informatica dell'epoca e con gli altri computer disponibili nel 1984 ? avvenuto innanzitutto con l'aspetto. Gi? allora, Apple aveva deciso di caratterizzare in modo particolarmente forte i propri prodotti e Macintosh si distingueva dalla massa per un design molto sobrio ed elegante, ma al contempo compatto ed estremamente ergonomico. In un case di dimensioni molto ridotte trovavano posto la cpu e la componentistica, la memoria di massa (in questo caso un drive per floppy disk) e un monitor da nove pollici. Accanto alla tastiera, anch'essa compatta nelle dimensioni, appariva la periferica senza la quale oggi non potremmo concepire l'uso di un computer: il mouse. Gi? visto nel precedente, ma sfortunato modello LISA, sempre di Apple, il mouse di Macintosh, presentava un solo pulsante (scelta mantenuta ancora oggi per semplificare l'uso del computer anche ad utenti non esperti) e serviva a muovere il cursore, o meglio la freccia sullo schermo.
L'aspetto non era infatti l'unica novit? di questo computer: il vero protagonista era il sistema operativo, completamente grafico e organizzato finalmente con icone e cartelle. Mac OS, questo il nome del sistema operativo, si discostava dalla massa di sistemi operativi con interfaccia a carattere che fino ad allora popolavano gli schermi dei computer di altre aziende. Mac OS era, ai tempi, un sistema operativo di nuova concezione e l'interfaccia grafica si ispirava a quella sviluppata nello Xerox Parc che utilizzava la metafora di una scrivania con documenti e cartelle al posto di caratteri verdi su sfondo nero. Il sistema operativo venne prima implementato sull'Apple LISA, ma il successe avvenne con Macintosh, e continua ancora oggi con la moltitudine di sistemi operativi che utilizzano finestre e icone per rendere semplice l'interazione tra uomo e computer.
Nel gennaio del 1984 Macintosh venne lanciato in grande stile. Gi? la commercializzazione era stata preceduta da una imponentee copertura pubblicitaria che culmin? con lo spot televisivo, diretto da Ridley Scott, trasmesso durante l'intervallo del superbowl che gi? preannunciava la “rivoluzione” informatica in arrivo.
Alla commercializzazione del prodotto il Mac risult? essere un computer potente che poteva vantare un veloce processore e capacit? audio. La produzione di questo modello venne interrotta nel 1985, per fare spazio ai computer che hanno ereditato le innovazioni introdotte allora.