HARD DISK, SCIENZIATI RAGGIUNGONO LIMITE VELOCITA’ DI SCRITTURA.

25 Aprile 2004 Off Di Life
Lo studio, effettuato da un gruppo di scienziati guidati da Ioan Tudosa, dell'universita' di Stanford in California, e riportata dalla rivista 'Nature', si e' basato sul lancio di elettroni ad una velocita' vicina a quella della luce su un materiale identico a quello utilizzato per assemblare i dischi rigidi.Questa operazione ha portato ad una alterazione delle proprieta' di memorizzazione, ponendo la necessita', da parte dei costruttori, di trovare nuovi supporti o nuove metodologie per il salvataggio delle informazioni. Generalmente, infatti, i dati memorizzati su un hard disk vengono impressi utilizzando la ''tecnica'' binaria, che indica in questo caso la polarita' positiva o negativa. Raggiungendo il limite massimo, questo sistema perde le sue capacita', invertendosi.
Grazie all'ausilio di un acceleratore lineare dell'universita', i ricercatori sono stati in grado di ''sparare'' un campo magnetico sullo strato registrabile alla velocita' di circa 2.3 picosecondi. Un picosecondo corrisponde ad un milionesimo di milionesimo di secondo: a questa velocita', il dato viene perso. Secondo 'Nature', la cattiva notizia e' che questa scoperta pone un limite allo sviluppo della tecnologia di salvataggio, se si dovesse rimanere legati agli attuali standard. In futuro, non si potranno cosi' superare i 435,000 milioni di bits al secondo. La buona notizia, pero', lascia sperare che il tempo per trovare un rimedio sara' abbondante, in quanto il limite di velocita' testato e' circa 1000 volte superiore a quello raggiunto dal miglior hard disk presente attualmente sul mercato.