Sciopero dei cellulari indetto il 15 Luglio da Intesa Consumatori

12 Luglio 2004 Off Di Life
Indetto dall?Intesa consumatori, in concomitanza con lo sciopero dei telefoni cellulari che nella stessa giornata si svolger? in Libano (dove la protesta si estender? per un?intera giornata a reclamare tariffe meno assurde e una gestione pi? equa da parte del gestore governativo), lo sciopero italiano dei telefonini ? una protesta contro le esose tariffe che le compagnie italiane fanno digerire ai loro utenti.

In particolare l?Intesa Consumatori l”Intesa (Codacons, Adusbef, Federconsumatori e Adoc) prende di mira gli inutili scatti alla risposta, le tariffe truffaldine e sempre poco trasparenti ? ermetiche, diremo ? l?aumento immotivato dei costi degli sms (15 cent in Italia, 9 cent in Francia) e l?alto prezzo delle chiamate verso i telefoni fissi; per non parlare di servizi inutili ? e spesso invadenti, ci permettiamo di aggiungere ? studiati ad hoc per ottenere altro ricavo spingendo subdolamente gli utenti ad uno spasmodico consumo del telefonino (come gli sms che ci arrivano a memento del fatto che qualcuno ci ha cercato, o quelli che segnalano la ripristina disponibilit? telefonica di qualcuno? ); e ancora contro l?ingordo business di loghi e suonerie che sfrutta l?onda anomala di mode e trend giovanili per affondare le mani nelle tasche degli utenti pi? ingenui e inconsapevoli.

Altro grave motivo di protesta ? poi nell”assenza di trasparenza sui costi delle chiamate dall”estero per chi vuole utilizzare il roaming internazionale e i problemi creati dalla number portability sia per i crediti residui trattenuti dai gestori di origine sia per le difficolt? nel conoscere il nuovo gestore del numero che si sta chiamando.
Per capire bene l?entit? del danno ? forse utile dare uno sguardo alle le stime elaborate da Intesaconsumatori, secondo la quale dei 4 o 5 euro che ogni italiano spende mediamente al giorno con il telefonino, solo una quota che varia da 1,5 a 2 euro ? effettivamente spesa in secondi reali di chiamata, mentre tutto il resto ? assorbito da scatti alla risposta, arrotondamenti strani, sms non indispensabili, mms, richiamate a soggetti che avevano trovato il telefono spento o non raggiungibile, richiamate per linee che cadono, ecc.

Una spesa che moltiplicata per tutti i giorni dell?anno e per la collettivit? degli utenti comincia a diventare enormemente interessante e che finisce direttamente ad ingrossare le casse delle compagnie della telefonia mobile. Compagnie che non temono di chiedere 0,15 euro per l?invio di un sms, quando per loro il costo industriale di un sms ammonta ad appena 0,1 centesimi di euro.

Visti i numeri e l?avidit? delle compagnie, l?invito e dunque a spegnere il telefonino per due ore: un sacrificio facilmente sopportabile per gli utenti; un po? meno per le compagnie alle quali potrebbe costare ? secondo le stime di Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – la bellezza di 500 milioni di euro.

E” dunque forse giunto il momento di mandare un messaggio alle compagnie telefoniche… un messaggio da mandare con il telefono spento.

Fonte: buonpernoi.it