A Palagiano sorgera’ l’ impianto di energia elettrica da biogas
2 Ottobre 2004Una iniziativa definita da Bozzetto ?strategica per il Sud e in particolare per Taranto?. Due impianti dovrebbero sorgere in provincia di Taranto, nei territori di Palagiano e Statte, e un terzo invece a Manfredonia nell?ambito del contratto d?area. Per il capoluogo jonico ? prevista anche la realizzazione di un Centro di ricerca (costo otto milioni e 200mila euro, compresi nell?investimento complessivo della societ?) affidato all?Universit? che vedrebbe al lavoro 40 neolaureati tarantini del Politecnico.
Il Centro di ricerca, nei progetti di Biogas Italia, dovrebbe operare come un laboratorio sulle biomasse nel Mediterraneo ed entrare in funzione entro il 2005. I lavori di realizzazione degli impianti invece partirebbero all?inizio dell?anno prossimo per consentire l?avvio della produzione ai primi del 2006. Complessivamente, calcolando anche i 40 neolaureati, i tre progetti darebbero lavoro a 90 addetti, cifra che salirebbe a 270 addetti calcolando l?indotto.
I tre progetti sono finanziati in parte a fondo perduto dal ministero dell?Innovazione. La Biogas Italia srl ha partner tedeschi per quanto concerne le tecnologie, e banche austriache e svizzere quali partner finanziari. ?Abbiamo necessit? invece di sviluppare il partenariato locale?, ha affermato ancora Bozzetto secondo il quale ?? indispensabile il legame col mondo produttivo e in particolare con quello agricolo, dal quale abbiamo avuto gi? alcune disponibilit??.
E? stato Christof Erckert ad illustrare gli aspetti tecnici dei tre progetti. ?Di solito le biomasse sono frutto di combustione?, ha spiegato Erckert. ?Noi invece raccogliamo le biomasse bagnate inserendole in un grande contenitore in cui fermentano. Qui i batteri producono metano in assenza di ossigeno. E? un processo definito di ?digestione anaerobica? che produce metano impuro, l?unica fonte di energia ricavabile biologicamente. L?effetto serra ? zero, perch? nell?aria viene immessa solo anidride carbonica?.
Biogas Italia sta cercando anche di aprire sinergie con i gestori delle discariche per valutare, nell?ambito della raccolta differenziata, la possibilit? di utilizzazione dei rifiuti biodegradabili da cui ricavare energia. Dell?entrata in funzione degli impianti beneficerebbero ad esempio, nel settore agricolo, i coltivatori di mais o gli allevatori di bovini, dai quali verrebbero acquistate le biomasse; l?energia prodotta verr? poi venduta ad un gestore di rete.
In Austria e in Germania, hanno affermato Bozzetto ed Erckert, da 300 ettari di terreno coltivato a mais si producono otto milioni di chilowattore all?anno, che potrebbero soddisfare le esigenze di duemila famiglie italiane.
Vorrei lasciare un mio modestissimo parere a riguardo. La realizzazione di questi impianti per la produzione di energia elettrica, mi sembra un'idea molto intelligente. Posti di lavoro per giovani laureati che ambiscono al ruolo di ricercatore. Produzione di energia elettrica con immissione nell'aria di sola anidride carbonica. Utilizzo dei rifiuti biodegradabili che, quindi, non andranno ad accumularsi nelle discariche, ma verranno trasformati in energia elettrica. Non sono un esperto del settore, ma mi sembra che questo progetto sia coerente coi principi di quello sviluppo sostenibile di cui abbiamo tanto bisogno qui al Sud: realizzazione di progetti che diano profitto, innovazione e progresso ed, allo stesso tempo, salvaguardia dell'ambiente e degli ecosistemi.