Guido fuori dal GF e GF fuori dalla televisione.
7 Novembre 2004Guido Genovesi, sulle prime, pensava fosse uno scherzo, poi la lettera della redazione con su scritto testualmente:
“Grande Fratello ha regole precise – riportava la busta con il provvedimento d?espulsione -, che conoscete, che avete sottoscritto, e vi sono chiare fin da prima del vostro ingresso nella casa. Col tuo comportamento non solo hai contravvenuto alle regole del GF, ma, cosa ben pi? grave, hai dimenticato il rispetto per il pubblico e per la morale comune. Si tratta di un avvenimento deplorevole per il quale Grande Fratello non pu? fare altro che prendere seri provvedimenti nei tuoi confronti. Provvedimenti con effetto immediato e senza possibilit? di appello. Il Gf ha deciso che sei ufficialmente squalificato dal gioco. Hai tempo per raccogliere i tuoi effetti personali e salutare i tuoi compagni?.
Ma siamo certi che la colpa sia tutta del toscano?
Quando questi ragazzi sono ?selezionati? non sono scelti anche in base alla propria verve, al modo di parlare e di essere?
Si tiene o no conto soprattutto dell?audience che potrebbero catturare?
E? evidente che il personaggio di Guido sia piaciuto anche per questo suo carattere particolare, per il suo modo colorito di esprimersi e non soltanto per la simpatia con cui ?tartaglia?.
Non dovrebbero sbigottirsene gli autori se poi accadono queste cose.
Gli unici autorizzati a rimanerne sconcertati dovrebbero essere gli spettatori.
E? davvero difficile capire, invece, come faccia la redazione a stupirsi di questi episodi ed a prendere provvedimenti a sfondo ?educativo?.
Non conoscevano Guido? Non se lo aspettavano che un ragazzo tanto libero dagli schemi potesse, se provocato, esplodere con qualche espressione particolare?
E che dire del linguaggio ?forbito? di Patrizia?
E? o no un reality show?
Evidentemente la reazione del ?personaggio? Guido, seppur violenta e volgare, ? autentica e conforme al modo reale di Guido, ?identit? propria?, di reagire ed esprimere la propria collera.
E? fuori discussione che Guido abbia esagerato a comportarsi in questo modo.
In queste righe non si entra nel merito di un giudizio alla reazione di Guido, inequivocabilmente escandescente.
Si vuole soltanto dimostrare che se reality ci deve essere, lo deve essere sino in fondo.
Pur non volendosi tollerare questo genere di atteggiamenti, ? giusto che la redazione prenda le distanze da questo tipo di reazioni, ? giusto che si tutelino i minori, la morale, la religione, ma ? pur vero che ? evidentemente contraddittorio che la redazione di un programma piuttosto diseducativo (rutti e scoregge l?anno scorso, bestemmie quest? anno, alcove in ogni edizione) improvvisamente si imponga di fare ?la catechesi? agli italiani.
Bastava che si proponesse una ?nomination disciplinare? e si lasciasse che fossero gli spettatori a decidere se Guido andava eliminato.
Questo sarebbe vero reality: un concorrente ? se stesso, commette un errore, la redazione ne prende le distanze e lo pone in nomination, il pubblico decide.
A cosa giova l?espulsione di un ?personaggio che ha fatto oltraggio al buon senso? dalla casa del Grande Fratello se poi, certamente, lo rivedremo a Buona Domenica a fare il trenino, in studio da Barbara D?Urso gioved? prossimo, a Cronache Marziane e cos? via?
Serve a qualcosa l?esclusione dalla tv di un concorrente che nella tv rimarr? comunque ?incluso??
Pi? che reality, tutto questo sembra davvero una fiction.
Un falso perbenismo di quanti, autori, redattori, produttori e conduttrice inclusa, credono di educare diseducando!
A cura di Antonello De Blasi.