PROPOSTE DI COLDIRETTI IN FAVORE DELL?AGRICOLTURA

22 Dicembre 2004 Off Di Life
 non poco il fatto che si tenda a ricercare soluzioni sempre e solo dall?alto, mentre la storia ci ha insegnato che l?assistenzialismo non crea sviluppo.
 
Il ruolo di ognuno, a qualsiasi livello istituzionale e politico, deve necessariamente offrire riscontro con fatti e opere concrete, altrimenti si rischia di non essere credibili sul confronto con gli altri livelli istituzionali.
 
Riteniamo che il ruolo delle Amministrazioni COMUNALI, possa sviluppare azioni importanti per il settore primario, che nella nostra provincia rimane ancora il primo e pi? importante riferimento per l?economia  e l?occupazione locale.
 
Fare in modo che il consenso dei cittadini consumatori per i prodotti locali, conquistato attraverso il ?Patto con il consumatore? di Coldiretti e le azioni di valorizzazione di Campagna Amica, non vengano disperse dal pericoloso disinteresse.
 
La proposta di iniziativa popolare promossa da Coldiretti, che port? il Parlamento Italiano all?approvazione ad unanimit?, della legge sull?obbligo dell?origine in etichetta di tutti i prodotti agroalimentari in commercio ne ? un esempio.
 
L?agricoltura, mai come in questo momento ha avuto al suo fianco un alleato cos? prezioso, come il cittadino consumatore consapevole, che chiede a noi di continuare a produrre qualit?, sicurezza alimentare, genuinit?, stagionalit? e difesa dell?ambiente.
 
Allo stesso modo noi chiediamo alle amministrazioni locali, di sostenere l?agricoltura con ogni mezzo.
 
Per fare ci? intendiamo proporre una concertazione mirata ad alcuni importanti obiettivi, che permetta a COLDIRETTI di continuare e consolidare quel prezioso dialogo che con l?esempio di questi ultimi tempi  ha portato a dichiarare la stragrande maggioranza dei territori comunali, liberi da OGM (organismi geneticamente modificati) non utili n? al cittadino consumatore, tanto meno alle tipiche produzioni agricole locali, che abbondano per qualit? e quantit?.
 
Partendo da questi principi, cerchiamo il confronto e la condivisione da parte delle istituzioni locali, dalla politica  e dalla societ? civile sulle seguenti proposte:
 
1.      Tutelare e valorizzare le produzioni locali tipiche e tradizionali riconoscendole quali reali potenzialit? del territorio sia in termini economici che occupazionali;
 
2.      Attivare una concreta azione promozionale per il consumo dei prodotti locali, tipici e tradizionali, cominciando dalle mense pubbliche come le scuole, gli asili, gli ospedali, le case di cura, ecc.;
 
3.      Istituire nei centri urbani, apposite aree attrezzate o mercati coperti per favorire la vendita diretta delle produzioni tipiche locali da parte delle aziende agricole, che sono interessate ad incontrare i consumatori per gli effetti della legge 59/63 e 228/01;
4.      Attuare un servizio permanente di controlli per il rispetto delle normative vigenti in materia di etichettatura delle produzioni agro alimentari, da effettuare presso i centri commerciali, i supermercati ed i punti vendita ove si commercializzano i prodotti ortofrutticoli ed agro alimentari, da parte di unit? di Polizia Municipale da qualificare sulla specifica competenza;
 
5.      Per la salvaguardia dell?ambiente, rendere agevole agli Imprenditori Agricoli, lo smaltimento di alcuni rifiuti speciali derivanti dall?attivit? come ad esempio le plastiche di copertura dei vigneti ed  altro genere, considerato altres? che il pagamento della relativa tassa ? gi? compreso nel prezzo di acquisto. Prevedere quindi il servizio a carico dell?azienda comunale che gi? provvede allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per cui viene gi? corrisposta un? apposita tassa;
 
6.      Al fine di favorire il trasporto delle produzioni agricole dalle zone rurali ai centri di lavorazione e commercializzazione in condizioni ottimali, senza il rischio di pregiudicare le caratteristiche qualitative causate dal trasporto. Il Comune deve attivarsi con urgenza alla manutenzione, sistemazione e ammodernamento delle strade vicinali ed extraurbane che servono il territorio rurale, anche per evitare danni ai mezzi agricoli ed agli autoveicoli degli operatori che sono costretti al transito quotidiano per il raggiungimento della sede aziendale;
 
7.      Per concorrere ad evitare le tragedie alluvionali di questi anni, prevedere un piano comunale di difesa idraulica e del suolo. Evitare il superamento dei valori di rischio in presenza di eventi casuali come le piogge persistenti e le alluvioni che portano alla esondazione dei corsi naturali delle acque, dalle quali occorre programmare una difesa permanente a scopi di pubblico interesse, cos? come prevede la legge Regionale n. 17 del 30.11.2000 , che attribuisce compiti e funzioni precise ai Comuni. In tal caso, attuare l?esecuzione delle  piccole manutenzioni del suolo con le procedure previste dall?art. 15 della legge 228/01;
 
8.      Attuare ove necessario, un piano alla prevenzione della criminalit? nelle campagne, anche attraverso monitoraggi periodici, da realizzare in collaborazione con le Forze dell?ordine dello Stato;
 
9.      In presenza di decreti di crisi di mercato o di calamit? naturali subite dalle imprese agricole, deliberare in loro favore l?esonero totale o parziale delle imposte e tasse comunali come l?ICI la TARSU e la TOSAP;
 
10.  Definire con sollecitudine le istruttorie di tutte le pratiche di calamit? giacenti negli uffici competenti del comune, che per effetto della legge vigente devono essere istruite entro 90 giorni dalla data di scadenza delle domande, per liquidare le provvidenze in favore delle imprese danneggiate;
 
11.  Prevedere appositi capitoli di spesa in favore dell?agricoltura, nei bilanci comunali di previsione 2005, e nella fase di studio ed elaborazione dei bilanci, adottare il principio di partecipazione delle rappresentanze di categoria, che possono contribuire in termini di proposte, sulle possibili azioni.