Giovani ……demasturbanizzati
3 Marzo 2005
Non credono che lo scopo della vita sia quello di fare la rivoluzione, oppure quello di modificare le strutture sociali e politiche esistenti. Non credono di poter costruire delle realt? diverse e migliori. Eppure le criticano. Eppure sono insoddisfatti. Sono insoddisfatti degli adulti, del/la loro ragazzo/a, della scuola, degli amici.
Essi vogliono vivere il presente. Hanno capito tutto. Dal futuro si aspettano di vivere secondo i propri desideri. E dal mondo si aspettano questa possibilit?. I giovani hanno intuito che nell'era dei computers e dei telefonini le rivoluzioni si compiono nel campo scientifico e tecnico, e non in quello politico. Questo processo di accellerazione, per? crea ansia e scompensi. Costringe a modificare i ritmi vitali, porta a non progettare il futuro ma anche a vivere male il presente.
Solo una parte dell'emisfero celebrale ? sotto pressione: quello logico/razionale, quello della materia. L'altro emisfero, quello della creativit?, della passione, dei sentimenti non viene pi? sollecitato. Piacciono i calendari delle veline, ma alla mia generazione non interessava il nome dell'interprete a noi interessava il calendario. Alle donne della mia generazione quei calendari davano fastidio non perch? gelose ma perch? sapevano che la mia generazione faceva molto uso dell'emisfero creativo e con la fantasia si era capaci di tutto.
Era un esercizio per tenere in allenamento quell'emisfero che nei giovani di oggi credo che non sia sollecitato abbastanza.
Giovani mettete fine alla “generazione demasturbanizzata”.
Emozionatevi.
Autore:Lino Valente
Fonte: www.orecchiocchio.com