No alla mafia: 8 mila studenti in piazza a Roma. A cura di A.De Blasi.
23 Marzo 2005?Le mafie sono tornate alla grande. Dobbiamo avere pi? coraggio ed impegnarci a fondo per debellare il cancro della mafia perch? questo tipo di guerra intestina dello Stato non ? degna di uno stato civile?.
Lo ha dichiarato don Ciotti, presidente dell? associazione ?Libera?, che ieri a Roma ha preso parte alle celebrazioni in piazza del Campidoglio in occasione della decima giornata della memoria per le vittime delle mafie alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Tra i presenti anche numerosi magistrati, rappresentanti delle forze dell?ordine in alta uniforme, il sindaco di Roma Walter Veltroni, il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra ed il presidente della Regione Lazio Francesco Storace.
Tra i lettori della lunga lista dei nomi delle vittime della mafia vi sono Giancarlo Caselli e Rita Borsellino.
Poi tanti striscioni e gonfaloni. In tutto 25.
Tra gli striscioni emerge un sentito ?Asti c???, tra i gonfaloni vi sono quelli dei comuni di: Torino, Gela, Cesenatico, Cetraro, Rivoli, Niscemi, Roma e della Regione Lazio.
Don Ciotti ha parlato ?di questa guerra di mafia che, solamente negli ultimi dieci anni, ha causato la morte di 2.270 persone e di questi 154 innocenti e 37 bambini?.
E proprio i giovani sono stati protagonisti della giornata di ieri: ottomila studenti da 130 scuole di tutto il paese hanno preso parte alle celebrazioni allo stadio Flaminio, dove sono state ricordate ad una ad una le vittime della mafia dal 1893 ad oggi.
Stesso rito ? stato poi ripetuto nel primo pomeriggio in piazza del Campidoglio.
A Falcone, Borsellino ed Impastato gli studenti hanno regalato l?applauso pi? lungo: ?Peppino Impastato le tue idee camminano sulle nostre gambe? si legge su uno degli striscioni.
L? intervento pi? significativo quello di don Ciotti.
Le parole pi? sentite le sue: ?La mafia ? come una mamma premurosa che si preoccupa di non far mancare nulla ai suoi figli. Noi dobbiamo togliere questi figli a questa madre?, poi rivolto al Presidente Ciampi ?E a lei Sig. Presidente le auguro di provare sempre rabbia, sentimento che ci aiuta a lottare contro la mafia?, e ancora ?Vorrei che in ogni aula di tribunale ci fosse scritta la parola Continuit??.
?Per sconfiggere la mafia occorre creare nuovi posti di lavoro e per creare posti sono necessari investimenti , ma non ci sono soldi. E allora lasciamo perdere il Ponte sullo Stretto di Messina e con quel danaro creiamo occupazione? sono state le parole pi? impegnative di don Ciotti.
Ma la meraviglia pi? assoluta la piazza l?ha manifestata nel vedere e sentire un folto gruppo di siciliani, venuti da ogni parte dell?isola, applaudire vivacemente a queste parole del presidente di ?Libera?.
In conclusione Don Ciotti cita la frase di Martin Luther King: ?Io non ho paura del rumore dei cattivi, ma del silenzio dei buoni?.
Eravamo in molti luned? a pensarla come lui e lo abbiamo manifestato.
Ma non sar? sufficiente finch? non la penseremo cos? tutti, s? proprio tutti.
A cura di Antonello De Blasi, con la collaborazione dell? inviata Ossini Giulia.
Fonte: Edizioni Metro srl.