Referendum 12 e 13 giugno: niente ?poltrone?, nessun comizio!
29 Maggio 2005Il 12 ed il 13 giugno saremo tutti chiamati di nuovo alle urne.
Abbiamo ancora vivi in mente i ricordi dell?ultima competizione elettorale per la elezione del Consiglio Regionale.
Le nostre cassette postali erano stracolme di volantini di propaganda e ci toccava svuotarle tre-quattro volte al giorno.
Le automobili con gli altoparlanti annunciavano a tutte le ore appuntamenti comiziali della sera.
In piazza vi era un palco che non faceva in tempo a liberarsi dei precedenti oratori, che gi? vi erano pronti i successivi.
Sempre in piazza si ascoltavano colonne sonore di ogni schieramento politico.
I muri del paese erano pieni di volti distinti, formato 70-100, ciascuno col proprio slogan.
Per non parlare poi dei gruppi di pellegrini devoti del porta a porta.
Quanto movimento, quanta bella organizzazione.
Tutto perfetto, tutto funzionante, ogni evento era calcolato al minuto.
Ed ora?
Tra quindici giorni siamo chiamati ad esprimerci su una legge molto importante.
Si parla di procreazione assistita!
E? un argomento molto serio e bisogna sapersi esprimere bene.
Perch? non c?? da parte dei rappresentanti locali di partito la stessa ?organizzazione? e la stessa ?partecipazione? di qualche settimana fa?
Non sar? mica un invito all?astensionismo?
E se il referendum avesse riguardato il ridimensionamento degli ?onorari? istituzionali di onorevoli, senatori, presidenti, sindaci, assessori e consiglieri, avremmo visto la stessa compagna referendaria ?fiacca?? Avremmo pensato all?astensionismo?
Non ? esclusa, tuttavia, l?ipotesi che lo scrivente non sia al corrente di iniziative in corso o in programma.
Da un breve sondaggio svolto nel nostro paese, pare non vi sia stato ancora nulla.
Il campione di persone interrogate ignora che vi siano state campagne referendarie o incontri culturali sul tema e non conosce gli appuntamenti previsti per l?immediato futuro.
Sarebbe di grande sollievo, per me, sapere che le cose stanno diversamente e ringrazio anticipatamente quanti, cogliendo lo spunto dalla presente pubblicazione, vorranno approfittare dell?occasione per promuovere iniziative previste e non ancora propagandate.
Intanto, Palagiano.net, illustra ai propri concittadini (quelli che non avessero ancora le idee chiare) i quattro quesiti su cui siamo chiamati ad esprimerci:
Al seggio ove ci presenteremo per votare, otterremo quattro schede.
Su ciascuna di queste schede sar? proposta l?abrogazione di ciascuno dei quattro punti in discussione della legge 40/2004.
Ognuna di esse contiene uno dei quattro quesiti che seguono.
Primo Quesito: limite alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni.
Il SI? permetterebbe di ottenere cellule staminali dagli embrioni non utilizzati e congelati, e consentirebbe lo studio di nuove terapie per combattere malattie degenerative. Si cancellerebbe il divieto di ricorrere a tecniche di clonazione a fini terapeutici, mentre resterebbe quello della clonazione riproduttiva.
Il NO lascerebbe la legge cos? come ? oggi, con tutte le limitazioni ed i divieti gi? previsti.
Secondo Quesito: norme sui limiti all?accesso.
La legge proibisce il congelamento degli embrioni e obbliga la fecondazione di un numero massimo di tre ovuli alla volta.
Con il SI? si cancellano questi limiti e si lascia al medico la decisione di quanti embrioni impiantare e/o crioconservare, e si permette anche a coppie non sterili ma portatrici di malattie genetiche e infettive l?accesso alle tecniche, realizzando la diagnosi preimpianto, in modo da far nascere un figlio sano e impedire l?impianto di un embrione malato.
Il NO lascerebbe la legge cos? com?? oggi, con tutte le limitazioni ed i divieti gi? previsti.
Terzo Quesito: norme sulle finalit?, sui diritti dei soggetti coinvolti e sui limiti all?accesso.
Il SI? cancellerebbe il primo articolo della legge in cui si assicurano al concepito gli stessi diritti della madre. Una equivalenza tra ovulo fecondato e individuo umano titolare di diritti in contrasto con la legge sull?aborto.
Il NO lascerebbe la legge cos? com?? oggi, con tutte le limitazioni ed i divieti gi? previsti.
Quarto Quesito: divieto di fecondazione eterologa.
Il SI? permetterebbe, nei casi di sterilit? di uno o dei due partner, di ricorrere alla donazione di gameti (ovociti e spermatozoi) di un soggetto esterno alla coppia.
Il NO lascerebbe la legge cos? com?? oggi, con tutte le limitazioni ed i divieti gi? previsti.
Maggiori chiarimenti saranno sempre e comunque graditi.
A cura di Antonello De Blasi.
Fonte: Donatella Poretti.
Caro Antonello, solo due parole al tuo post.
Pare che l'argomento sia scottante a tal punto che i nostri politici, glissano qualsiasi commento o presa di posizione, ma non per conquistarsi poltrone, ma per non perdere consensi. La chiesa e i cattolici nel nostro paese sono un bel serbatoio di voti, allora meglio tacere e glissare.
Mentre a livello nazionale, solo alcuni spot di pochi secondi, se questa voi la chiamate comunicazione o servizio pubblico, allora io sono Napoleone.
Vito Pesare
il tuo discorso non fa una sola grinza: Hai perfettamente ragione!
Grazie per aver tratto le giuste conclusioni di un “asservismo assenteista e calcolato”.
A presto, Antonello.