Senza titolo perch? senza parole

3 Giugno 2005 Off Di Life
veri monumenti della natura, che venivano messi in vendita via internet per il mercato degli “amanti” di questo tipo di “giardinaggio” (amare, miei cari compratori, non vuol dire uccidere, ed un ulivo centenario estirpato e trapiantato a latitudini a lui non consone, muore di sicuro). In Puglia esistono numerosi alberi ultracentenari, che oltre alla loro bellezza rude (le nodosit? dei rami possono far venire alla mente le braccia dei nostri contadini, rudi all'apparenza ma delicate nel rapportarsi al “figlio” vegetale) hanno rappresentato specie fino a 40 anni orsono una risorsa economica di rilevante importanza per la nostra economia. Proporrei, pertanto una cosa: perch? non facciamo un censimento dei nostri alberi secolari, attraverso la realizzazione di schede corredate di foto, dimensioni, nome del proprietario, della contrada, da conservare, se il sindaco ? d'accordo, nella biblioteca della Casa delle Culture. Si potrebbe creare un itinerario del nostro territorio. Sarebbe un'opportunit? interessante per riscoprire la nostra campagna e, soprattutto, per farla conoscere ad altri, specie a quegli “amanti” che, cos?, potrebbero ammirare, in tutta la loro maestosit?, questi giganti che sornioni ci hanno visto faticare, gioire, piangere e giocare attorno a loro.Se avete qualche idea la mia e-mail ? questa: comunicandum@tiscali.itp.s. Un ringraziamento a Vittorio Festa da parte mia per il lavoro che ha deciso di intraprendere. L'aratro ha lasciato il solco, ora tocca a noi seminare e raccogliere Luigi PutignanoQuesto significa che ABBIAMO FALLITO MISERAMENTE TUTTI NOI, e questo lo dico con estrema sicurezza, dato che non sono bastati gli errori degli altri per farcelo capire, per di pi? fatti rimbalzare in tutt'Italia da media diffusissimi come La Repubblica. Invece niente… altri 18 esemplari stroncati, estirpati, slegati dalla terra che per secoli gli ha dato nutrimento, alberi che a loro volta hanno dato prodotti meravigliosi come le olive e il loro meraviglioso derivato, l'olio. E oggi ci donano il colore, la scultura naturale rappresentata dalle nodosit?, spesso l'antro scavato dal tempo dove i piccoli possono nascondersi e giocare, protetti come fossero in un ventre materno. Proviamo a guardare con gli occhi di un bambino quello che stiamo facendo a questi monumenti vivi e di vita. Anche le alluvioni, cos? frequenti nel nostro territorio nel corso della storia, hanno rispettato questi giganti, ma l'uomo, annientatore del bello e del maestoso, no! Adesso ? inutile piangere sul latte versato, bisogna agire, proteggere questi nostri “antichi familiari”. Ricordate la proposta che ho lanciato proprio quel 20 ottobre dl 2004 sulla mappatura e la catalogazione di tutti gli esemplari di ulivi secolari? Bene ad oggi ho ricevuto 0, dico 0, risposte! 0 risposte per -18 alberi!Quando ne riparleremo cos? come in questi giorni, come fossimo ad una veglia funebre? Quando avremo notizia che altre decine di alberi saranno stati estirpati? Quando anche il grande pino d'aleppo, il pi? vecchio d'Europa, sar? danneggiato in maniera irreversibile (come stava o ? avvenuto a causa degli scavi effettuati dalla SNAM)? Quando oltre alla Lontra, scomparsa dal nostro territorio varie decine di anni fa, anche la Donnola o il Tasso saranno del tutto scomparsi dalle nostre pinete e dai nostri fiumi? Quando, a causa delle discariche abusive, cominceremo a vedere i cefali galleggiare a pancia in aria nei nostri fiumi? Quando gli affreschi bizantinegginati della Chiesa della Madonna di Lenne si rovineranno in maniera irrecuperabile perch? oggi la chiesa ? camera, cucina e salotto di un tizio che pretende di essere il padrone di qualcosa che appartiene alla cittadinanza? Quando il Castello croller? per vetust?, senza che tanti di noi, specie i pi? giovani, potranno averlo visitato almeno una volta?Chiss? quante altre volteLuigi Putignano