Quanto costa la LIBERTA’?
26 Ottobre 2005Quante vite si sono sacrificate per questo ideale, quanti uomini hanno lottato per questo sogno e quanti ancora doneranno la propria vita per cercare di realizzare questo desiderio?
Ancora oggi la libert? per una buona fetta di Mondo rappresenta un obbiettivo irraggiungibile, ancora oggi i popoli del nostro pianeta si annientano, si odiano e calpestano questa parola che non riesce ad essere accettata per motivi futili ed inconcepibili?
Come non citare gli Stati Uniti d?America, un paese che si dichiara libero ma che calpesta la libert? con la pena di morte;come non citare la Cina, nuova super potenza economica che priva i propri cittadini della libert? facendoli lavorare dodici ore al giorno;come non citare la Corea del nord che, in preda alla follia del comunismo reale manda a morte tutti i dissidenti;come non citare le multinazionali che, con il solo scopo del massimo profitto privano i paesi del terzo mondo delle libert? sindacali e umane;come non citare tutti i paesi con regime dittatoriale che hanno messo la libert? del cittadino agli ultimi posti nella scala dei valori;ed infine come non citare il nostro paese che ci priva della libert? di informazione essendo tutti i mezzi di comunicazioni manipolati da un unico uomo e che ci ha condotti verso il settantasettesimo posto nella classifica mondiale dei paesi ?liberi?.!!!
Eppure la storia ci ha insegnato molto, basti pensare alle infinite lotte di Martin Luther King, di Malcolm X, di Ghandy, di Che Guevara, basti pensare a quello che il nazismo e il fascismo hanno compiuto, ai campi di sterminio, ai gulag e alle foibe?
Quando penso alla libert? la prima cosa che si affaccia nella mia mente ? la situazione pietosa dei deportati nazisti di Auschwitz e proprio per questo vorrei citare le parole di una delle tante vittime di questo lager, Primo Levi!!Voi che vivete sicuriNelle vostre tiepide case,Voi che trovate tornando a casaIl cibo caldo e visi amici:Considerate se questo ? un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si? o per un no.
Considerate se questa ? una donna,senza capelli e senza nomeSenza pi? forza di ricordareVuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d?inverno.Meditate che questo ? stato?
Noi abbiamo meditato abbastanza?
abbiamo agito abbastanza?
Stiamo ricordando abbastanza?
Mi dispiace dirlo ma credo proprio di no??.
Ancora oggi la libert? per una buona fetta di Mondo rappresenta un obbiettivo irraggiungibile, ancora oggi i popoli del nostro pianeta si annientano, si odiano e calpestano questa parola che non riesce ad essere accettata per motivi futili ed inconcepibili?
Come non citare gli Stati Uniti d?America, un paese che si dichiara libero ma che calpesta la libert? con la pena di morte;come non citare la Cina, nuova super potenza economica che priva i propri cittadini della libert? facendoli lavorare dodici ore al giorno;come non citare la Corea del nord che, in preda alla follia del comunismo reale manda a morte tutti i dissidenti;come non citare le multinazionali che, con il solo scopo del massimo profitto privano i paesi del terzo mondo delle libert? sindacali e umane;come non citare tutti i paesi con regime dittatoriale che hanno messo la libert? del cittadino agli ultimi posti nella scala dei valori;ed infine come non citare il nostro paese che ci priva della libert? di informazione essendo tutti i mezzi di comunicazioni manipolati da un unico uomo e che ci ha condotti verso il settantasettesimo posto nella classifica mondiale dei paesi ?liberi?.!!!
Eppure la storia ci ha insegnato molto, basti pensare alle infinite lotte di Martin Luther King, di Malcolm X, di Ghandy, di Che Guevara, basti pensare a quello che il nazismo e il fascismo hanno compiuto, ai campi di sterminio, ai gulag e alle foibe?
Quando penso alla libert? la prima cosa che si affaccia nella mia mente ? la situazione pietosa dei deportati nazisti di Auschwitz e proprio per questo vorrei citare le parole di una delle tante vittime di questo lager, Primo Levi!!Voi che vivete sicuriNelle vostre tiepide case,Voi che trovate tornando a casaIl cibo caldo e visi amici:Considerate se questo ? un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si? o per un no.
Considerate se questa ? una donna,senza capelli e senza nomeSenza pi? forza di ricordareVuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d?inverno.Meditate che questo ? stato?
Noi abbiamo meditato abbastanza?
abbiamo agito abbastanza?
Stiamo ricordando abbastanza?
Mi dispiace dirlo ma credo proprio di no??.