Pannolini killer
16 Gennaio 2006Mia nonna mi racconta che quando cresceva i propri figli i pannolini erano composti di pi? pezzi ed erano rigorosamente di stoffa (cotone), ma avevano ?l?inconveniente? di dover essere lavati dopo ciascun cambio, qualsiasi escremento organico fosse in essi contenuto ?
Oggi le nostre mamme hanno una vita pi? facile sotto questo punto di vista. I pannolini usa e getta sono molto comodi e in commercio ce ne sono di diversi tipi per ciascuna diversa esigenza: per maschietti o per femminucce, a mutandina, super assorbenti, con crema anti irritazioni, ecc..
Si calcola che ogni bambino fino alla et? di tre anni utilizzi circa 4.500 pannolini, una enormit? anche in termini di costi economici per la famiglia (1.500/1.800 euro).
Ma c?? di pi?.
Per ottenere i predetti 4.500 pannolini si utilizza la cellulosa di 20 alberi, ma il ciclo di produzione comporta altres? l?impiego di altre risorse naturali (energia e acqua) nonch? di prodotti chimici (plastica, agenti chimici ? utilizzati per esempio per consentire al prodotto una notevole capacit? di assorbimento notevolmente superiore al suo peso in acqua -, ecc.).
In particolare, le acque di scarico provenienti dalla produzione di cellulosa, plastica ed agenti chimici, oltre ad essere quantitativamente elevate, contengono solventi, metalli pesanti, polimeri, diossine e furani (la cellulosa va sbiancata ?).
E lo smaltimenti dei pannolini?
I famosi 4.500 pannolini per bambino si trasformano in circa una tonnellata di rifiuti e richiedono 500 anni per decomporsi; provate a moltiplicarli per tutti i bambini nati?.
Le discariche, dal canto loro, non forniscono le condizioni necessarie per la decomposizione dei pannolini, anche perch? nel tempo si mummificano e mantengono inalterati peso, volume e forma; inoltre, le feci umane ivi presenti possono contenere agenti patogeni veicolabili attraverso roditori, insetti e uccelli, o attraverso l?acqua, se le falde acquifere sono contaminate.
Inoltre, l?incenerimento della diossina e dei furani provenienti dalla produzione produce emissioni tossiche nell?aria e ceneri tossiche.
Allora che fare? Tornare all?antico? Pare di no ?
Anche in Italia da qualche tempo iniziano ad essere commercializzati i pannolini ecologici, simili a quelli ?usa e getta? ma lavabili in lavatrice.
Le caratteristiche: sono di cotone 100% provenienti da coltivazioni biologiche (e quindi sono assolutamente anallergici); non necessitano di procedimenti di sbiancatura; sono corredati di sottili veli che consentono di asportare le feci e gettarle nel water (cos? che il pannolino si sporca di sola pip? e quindi pu? essere facilmente lavato); si abbinano a mutandine in microfibra che si mettono sui pannolini e che permettono all?aria di passare ma non all?acqua di fuoriuscire.
I vantaggi derivanti dall?utilizzo dei pannolini ecologici sono notevoli. Innanzitutto la spesa per la famiglia si riduce: costano di pi? se si considera il costo singolo, ? vero, ma se ne utilizzano meno di quelli usa e getta (20-25, per la gestione dei lavaggi, ma si possono riutilizzare anche per gli altri bambini), per cui la spesa complessiva ? pari a circa la met? degli altri.
Senza contare gli enormi risparmi in termini di utilizzazione di risorse naturali (si ? calcolato che l?acqua utilizzata per i lavaggi sia pari al 70% di quella che si utilizza nella produzione dei pannolini usa e getta) e soprattutto di costi per la raccolta differenziata e per l?eliminazione dei rifiuti.
Riflettiamoci ?
e pensiamo al futuro di chi verr? dopo di noi.