Cancrini: ?Una legge che aiuta gli spacciatori?
6 Aprile 2006Luigi Cancrini, psichiatra, professore universitario ed esperto di disagio sociale e tossicodipendenze, non ha dubbi: le tabelle che fanno entrare in vigore la legge Fini-Giovanardi faranno solo la gioia di chi la droga la vende.Per fare un esempio semplice parliamo di “spinelli”. Anche se il ministro Giovanardi ha parlato di uno dose massima consentita di 20 spinelli, di fatto le tabelle stabiliscono il limite tra spaccio e consumo in base alla quantita di principio attivo detenuto. E solo lo spacciatore sa che tipo di sostanza ha con se, quanto l?ha tagliata, quanto ?principio attivo? contiene.?? assurdo quantificare in base al principio attivo ? spiega all?Unit? on line Cancrini – e poi parlare di un massimo di 20 spinelli consentiti. Si tratta di calcoli totalmente arbitrari. Se andassimo in giro per Roma ad analizzare un po? di fumo a caso vedremo che le quantit? di principio attivo contenuto in ogni spinello varia moltissimo. Tutto dipende dalla qualit?: ad esempio una canna fatta con dell?erba proveniente dal Caucaso che ha un alto tasso di thc pu? contenere pi? principio attivo di 10 spinelli fatti con erba italiana?.Nei conti fatti a Palazzo Chigi tutto questo non risulta minimamente. I calcoli sono precisi e non ammettono dubbi. Mezzo grammo di cannabis, 750 milligrammi di cocaina, un quarto di grammo di eroina, 750 milligrammi di ecstasy, 500 milligrammi amfetamina e 150 microgrammi di Lsd. Ossia: dai 15 ai 20 “spinelli”, 5 dosi di cocaina, 10 dosi di eroina, 5 pasticche di ecstasy e altrettante di amfetamina, 3 ?francobolli? di Lsd. Oltre a queste quantit? non si tratta pi? di consumo personale ma di spaccio. Il numero di dosi si baserebbe, come ? stato precisato, su una ?quantit? media di principio attivo?: per la cannabis, ad esempio, ? stato calcolato un 10% di principio attivo, per la cocaina un 45% e per l'eroina il 15%.?Il risultato ? solo uno ? sottolinea ancora Cancrini ? Si crea una situazione in cui lo spacciatore sa esattamente quanta roba pu? portare con se senza rischiare mentre il consumatore no. Perch? ? lo spacciatore che taglia lo stupefacente e quindi sa quanto principio attivo ha con s??.Il peso delle quantit? consentite risulta in ogni caso – assurdamente – inversamente proporzionale alla pesantezza degli effetti e alla pericolosit? sociale della sostanza utilizzata. E per rendersene conto basta guardare al capitolo sanzioni. Restando all'esempio della cannabis chi sar? beccato con meno di quei 20 spinelli che segnano il limite da consumo e spaccio, sar? comunque soggetto a sanzioni amministrative. sanzioni pesanti che vanno dal ritiro della patente al sequestro del motorino, dalla sospensione del passaporto al ritiro del permesso di soggiorno se il segnalato ? uno straniero. Se invece la dose di sostanza stupefacente posseduta sar? superiore il rischio ? di finire in carcere: si parte dai 6 anni, si arriva ai 20 nei casi in cui l'imputato ha pesanti precedenti e multe dai 26 ai 260 mila euro.?Prima di questa legge le sanzioni erano stabilite caso per caso ? spiega Cancrini ? quando qualcuno veniva trovato in possesso di sostanze stupefacenti era il prefetto che doveva decide e che aveva la possibilit? di valutare chi aveva di fronte scegliendo con pi? attenzione ed efficacia le misure adottare. Adesso invece ? tutto deciso a priori?.