il Presidente del Consiglio risponde a Parisi
9 Maggio 2006Le sedi in cui queste idee si confrontano e si scontrano sono da sempre le Associazioni, i Partiti, i luoghi istituzionali in genere.
La nota del collega consigliere Franco Parisi, inviata al mio ufficio, al Prefetto, ai Partiti, alla stampa ? la dimostrazione di come si cerca di spostare il dibattito politico dalle sedi appropriate ai luoghi lontani dalle Istituzioni seminando veleni ed insinuando retroscena privi di qualsiasi fondamento.
Cos? ch? a Palagiano, stranamente, singoli individui a titolo personale arrogandosi di essere titolari di verit? e moralit? assoluta si scagliano contro i Rappresentanti dei Cittadini descrivendoli come incapaci, come travalicatori della ?decenza democratica?, come coloro che organizzano ?il sacco di Palagiano?.
Mi corre l?obbligo, pertanto, di marcare una netta presa di posizione da questi assunti e da questi comportamenti non solo a mia tutela, ma a tutela di tutti i consiglieri che rappresento nel mio ruolo di Presidente del Consiglio Comunale.
Il Consigliere Parisi sostiene che ? in atto un tentativo di espellerlo dal Consiglio Comunale.
Cos? non ?.
Vero ? che diversi tentativi informali, anche da parte del sottoscritto, si sono esperiti per far s? che Parisi rientrasse in Consiglio ad esercitare le sue funzioni perch? ? un suo diritto ed un suo dovere.
Vero ? che ? stata aperta la procedura di decadenza per quei consiglieri che, ricevuto mandato dai cittadini, non svolgono il proprio ruolo disertando sistematicamente i lavori del Consiglio Comunale.
Il mio Ufficio ha adottato tale provvedimento su sollecitazione di un cittadino ? tra i primi dei non eletti nella scorsa competizione amministrativa ? avente titolo a richiedere la decadenza e che legittimamente aspira anch?esso ad esercitare il suo diritto-dovere nell?intera pienezza.
L?avvio della procedura non comporta comunque la automatica decadenza; ? sempre l?Organo consigliare a valutare le motivazioni addotte e determinarsi in merito. Questo recita il nostro Statuto ed il nostro Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.
Il tutto quindi ? stato avviato nel rispetto della legge senza nessun intento persecutorio, ma con l?obiettivo di ripristinare l?intero consesso comunale e permettere ad ognuno di esercitare il proprio ruolo nell?interesse della Comunit? amministrata.
Il Consiglio Comunale per rispetto dei Cittadini rappresentati non pu? essere un organo monco, n? si pu? permettere che un consigliere per personali motivazioni non solo non lo partecipi, ma lo offenda addirittura.
Questo Consiglio Comunale ? un organo che lavora alacremente, lo dimostrano i numerosi atti licenziati, i consigli monotematici, i consigli aperti, la celebrazione dei consigli in piazza al fine di consentire la pi? ampia partecipazione e da ultimo i consigli comunali in rete ascoltati anche da coloro che vivono e lavorano fuori dal nostro territorio e che intendono partecipare al dibattito politico amministrativo.
Se non ? questa democrazia partecipata!
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Il consigliere Parisi da un anno non partecipa ai lavori del Consiglio ed annuncia che avrebbe chiarito le sue ragioni nei luoghi e nei tempi opportuni. Capisco che il concetto di tempo ? un concetto relativo, ma questa Comunit? ha assegnato con ampia maggioranza la guida del paese a questi uomini per cinque anni e non a tempo determinato e l?Organo consigliare ? chiamato in questo ultimo anno a completare il programma di governo per cui si era impegnato con i Cittadini.
? mio compito e mio impegno concludere il mandato amministrativo facendo lavorare il Consiglio Comunale col numero legale che la legge gli assegna. Cos? come ? mio stile sorvolare sulle accuse gratuite e strumentali che mi si addebitano proprio perch? la Politica la intendo ?altra? e ?Alta?.
In questi giorni i Consiglieri stanno lavorando e discutendo il Piano Urbanistico Generale ed il Bilancio Consuntivo nelle Commissioni permanenti. Sono due momenti importanti per la Comunit?, a tutti sono stati dati gli strumenti ed i tempi necessari per una valutazione approfondita degli argomenti. Abbiamo fatto di pi?: per ci? che attiene il P.U.G. abbiamo condiviso le scelte con tutti i cittadini e i tecnici, assumendoci, quindi, le nostre responsabilit? di Amministratori e cos? come abbiamo fatto per la revoca del P.R.G., anche per l?adozione del P.U.G. celebreremo il Consiglio Comunale in piazza, tra la gente, perch? noi non abbiamo niente da nascondere e possiamo affrontare questi aspetti a testa alta.
Se abbiamo tutti voglia di impegnarci per questa Comunit? a nessuno sar? impedito il diritto di esercitare la sua parte nelle sedi appropriate; se si ritiene invece di non voler partecipare lasciamo ad altri la possibilit? almeno di tentarci.
L?ultima parola ? sempre dei Cittadini e la prossima competizione elettorale ? alle porte. Vogliamo consegnare ai palagianesi un paese virtuoso e vivibile, abbiamo bisogno di donne e di uomini che siano attivi, protagonisti e motivati, chi non lo ? si faccia da parte e lasci spazio ad altri.
Palagiano, 6 maggio 2006
Il Presidente del Consiglio
Dott. Pietro Cifone