Sfigati d?Italia: Rossana Di Bello
24 Gennaio 2007Per nostra fortuna, o sfortuna, fate voi, sono ancora in giro dei ?relitti? del craxismo. Una specie che si credeva estinta ?, invece, ben viva e conserva intatto ci? che costituisce l?istinto primario di ogni buon craxiano: far danni.
Oggi di Craxi si usano ricordare le sue doti di ?grande statista? e si tende a dimenticare che fu lui a mettere in piedi la prima vera ?banda del buco?, si dimentica che ?grazie? a lui in pochi anni il debito pubblico raddoppi? e che per la prima volta ?sfond?? la barriera del milione di miliardi (di vecchie lire).
Non conservando memoria di questi fatti, capita di sentirsi rivolgere delle domande che avrebbero pure una loro logica, a patto che a porle fosse un marziano: ?Come pu? accadere quello che ? accaduto a Taranto con la Di Bello?? Ma dico, stiamo scherzando? Io mi credevo (lo dico in tarantino) che a Taranto pure i muri lo sapevano che la Rossana ha studiato alla scuola di Signorile e di Craxi! Questo succede, quando si d? credito alle cose che affermano Ferrara ed altri della sua risma. Certo, succede non solo a Taranto. Pensate che un intero Paese ? ancora convinto che Berlusconi sappia davvero come si guadagnino i soldi! e che Tremonti possa fare il ministro del Tesoro.
Un ultima nota sulla Di Bello.
Debbo ammettere che la ?creatura? in questione ? stata pure un bel po? sfortunata. Con Berlusconi agli sgoccioli non ? stato manco possibile farle fare un po? di esperienza di governo, come ? successo ad altri nati con la camicia (vedi Storace).
Non demorda per?. Vedr? che tra qualche hanno non sar? difficile trovare qualcuno disposto a raccontare di: quella volta che le toghe ?rosse? fecero fuori la Di Bello.
Mimmo Forleo