Tommaso Ped
9 Febbraio 2007La statura morale e intellettuale del Ped?o ? testimoniata da affermazioni come questa:
?la storia non pu? essere studiata secondo le direttive del partito in cui si milita o di cui si condivide l?ideologia e il programma politico. Dobbiamo liberamente ricostruire il nostro passato anche se ci? significa porsi controcorrente, con il risultato di non essere congeniali n? agli storici di destra che di sinistra.?, tratta dall?opera prima citata.
Ci? che mi spinge a parlare di Tommaso Ped?o ? la considerazione del fatto che molto spesso, anzi sempre, per la storiografia ufficiale l?accusa di ?dilettantismo? scagliata contro chi cerca di indagare in maniera non ?ortodossa? il passato, viene considerata alla stregua del knock-out nel pugilato, il colpo decisivo per atterrare l?avversario in maniera risolutoria.
L?entusiasmo per tale espediente ? tale che molte volte ? stato utilizzato del tutto a sproposito nei confronti di autori che potevano vantare titoli accademici, non solo pari, ma addirittura superiori.
E? il caso di Ped?o, ma altri nomi possiamo aggiungere alla lista: Gino Luzzato, il massimo storico di cose economiche a inizio del ?900, Aurelio Lepre, Francesco Saverio Nitti, Gaetano Salvemini, etc.
Talvolta, poi, tale sicumera raggiunge parossismi addirittura grotteschi.
E? il caso, mi dispiace dirlo, di Rosario Romeo. Romeo, insieme a Renzo De Felice, ? stato uno degli storici pi? apprezzati del novecento, per ragioni che non si possono contestare.
Eppure tutto questo non ha impedito che dalla sua penna scaturisse un?opera come ?Risorgimento e capitalismo?, Laterza 1959, animata da un unico intento: demolire la lettura che a suo tempo Gramsci volle fare del Risorgimento. Bene, si penser?, uno dei compiti dello storico ? proprio quello di indicare eventuali errori interpretativi presenti in altri, prove alla mano, o fornirne una pi? ?convincente?! Io questo non lo discuto. Ci? che discuto, fortemente, ? che si finisca col condividere le tesi da altri sostenute, in questo caso da Gramsci, spacciandole come differenti solo perch? le ?proprie?, a detta di Romeo, non sarebbero viziate dal ?marxismo?!
Chi ha letto il libro del Romeo non pu? non essere d?accordo con me.
Ecco, per concludere; la riscoperta di autori come Ped?o potrebbe rivelarsi un ottimo ?affare? per ridare dignit? e credibilit? ad una classe politica, quella meridionale, affetta da grave deficit in tal senso. Non credo che ci sia ancora qualcuno disposto a credere alla ?bella favola? che il Sud possa guarire, o meno, a seconda che la ?ricetta? sia di destra o di sinistra.
Prima di pensare ad eventuali ricette, il Sud ha bisogno di ?riconoscersi?.
Mimmo Forleo