A “Giacomo Domanda” è la volta del candidato sindaco Gennaro Gisonna
10 Marzo 2017Dopo aver dato conto dei punti che si prestano ad essere discussi meglio e facenti parte del programma presentato dall’avvocato Lasigna, è arrivato il turno del candidato sindaco Gennaro Gisonna.
Per “disaminare” il quale mi avvarrò delle dirette video da egli dedicate ai vari argomenti che intenderà affrontare quando e se sarà sindaco di Palagiano. Ovviamente, vale forse la pena ricordarlo, dette recensioni hanno il solo scopo di valutarne, a mio modo di vedere, la validità delle proposte avanzate dai vari candidati riguardo ad alcune criticità che il paese si trova a vivere e il grado di fattibilità che le caratterizza.
Partiamo dunque da una delle dirette, e precisamente da quella in cui si è discusso del servizio raccolta e conferimento rifiuti. Durante tale diretta, intorno al secondo minuto circa, Gisonna ha affermato che “ovviamente siamo alla ricerca tutti quanti delle cause, [ma] non è certo questo il luogo in cui noi dobbiamo andare ad approfondire le cause”. Poiché in effetti sarebbe chiedere troppo che in poco più di quaranta minuti un candidato approfondisca le cause di un disastro come quello concernente l’igiene del nostro paese, sono il primo a dirmi più che soddisfatto ogni volta che m’imbatto in qualcuno che le cause le abbia almeno individuate.
Vediamo allora se le cose stanno così anche nel caso di Gisonna.
Scorrendo la diretta, mi pare di poter dire che Gisonna abbia deluso le aspettative. Fa sì riferimento alla carenza di personale ma prendendo integralmente per buona la giustificazione addotta dalla Ditta e dall’Ente: secondo i quali il problema si pone esclusivamente quando il personale fa troppe assenze dovute a malattia! Chi o cosa, chiedo a Gisonna, impedirebbe alla Ditta di sostituire temporaneamente il personale in malattia, così come la legge consente e anzi impone quando vi è di mezzo un interesse pubblico?
Lo sa il dott. Gisonna che la Ditta si avvantaggia economicamente tutte le volte che omette tali sostituzioni?
C’è forse bisogno che sia io a dover spiegare il perché?
Ma andiamo avanti.
Dal minuto 11 circa, Gisonna dice quanto segue: “l’azione amministrativa dovrà essere svolta anche e soprattutto a controllare l’azione svolta dalla TeknoService. Come viene svolta la sua attività, entrare quindi nel merito delle scelte di gestione, nelle dotazioni di organico perché è chiaro: se l’organico non è sufficiente è normale che bisogna far trovare una soluzione. E questo è uno dei compiti che ci siamo praticamente presi nel nostro programma dei primi cento giorni”.
Ora, se posso permettermi di offrire un suggerimento, direi che “il programma dei primi cento giorni”, se è composto interamente di promesse simili, andrebbe forse ripensato a fondo per le seguenti ragioni, che a me paiono ottime: le scelte gestionali compiute dall’azienda sono sue e tali dovrebbero rimanere; il Comune non può e non deve sostituirsi all’imprenditore, che è stato scelto sulla scorta del Capitolato proprio perché si riteneva possedesse il “know-how” mancante al Comune. Che facciamo, ingaggiamo un presunto esperto perché riteniamo noi stessi ignoranti e poi da ignoranti svolgiamo un lavoro che nemmeno il presunto esperto riesce a svolgere? Relativamente poi alla dotazione di personale, è possibile che essa sia stata ampiamente sottostimata (così come denunciammo io e Mimmo Forleo diversi anni or sono) a suo tempo, ma è comunque pari a quella prevista in Capitolato e della quale la Ditta deve tener conto. Com’è possibile quindi “far trovare una soluzione” alla Ditta? È forse possibile imporre alla Ditta l’assunzione di personale eccedente il numero previsto in Capitolato a sue spese?
In seguito, durante la diretta, anche Gisonna non manca di rivolgere il solito appello oramai stucchevole ai cittadini: differenziate, differenziate bene e vedrete che risparmierete, altrimenti al danno si aggiunge la beffa!
Niente di più falso.
È stato già ampiamente dimostrato che i risparmi, con la gara in atto, sono nient’altro che una chimera promessa da politici in cerca di (facile) gloria. A forza di promettere risparmi impossibili, inoltre, può capitare di inoltrarsi in territori del tutto sconosciuti e impervi, come quello concernente l’Ecotassa.
Esattamente come è accaduto a Gisonna, il quale ha pensato “bene” di spacciare un singolo pagamento, l’Ecotassa appunto, come il toccasana di tutti i mali. Pensate, si vuol far credere che risparmiando 90.000 euro circa (tra l’altro mai pagati finora) si riuscirebbe ad incidere significativamente su una spesa complessiva che ha già raggiunto i 2.600.000 euro annui!
E’ alquanto strano che un candidato Sindaco non sappia che nel Piano Finanziario per l’approvazione delle tariffe per l’applicazione della tassa dei Rifiuti (TARI) negli anni scorsi e anche quest’anno non vi è nessuna voce di spesa per L’ecotassa, per verificare quanto affermo, è possibile consultare la deliberazione del Commissario Straordinario n. 6 del 19/01/2017.
Non sembra anche a voi, cari lettori, che è come decidere di risparmiare sulle noccioline mai acquistate mentre si continua a dilapidare un patrimonio bevendo champagne?
Momentaneamente mi fermo qui, anche per dare a Gisonna la possibilità di poter rispondere su un argomento lungo di suo e abbastanza complesso, il quale si può affrontare solamente padroneggiando l’argomento, ma non escludo di trattare a breve scadenza un altro tema sul quale sembra essersi letteralmente impantanato: il famigerato Palazzetto dello Sport.
Come sempre . Au revoir