Attuare la nostra Costituzione: SE HAI IDEE CHIARE USI PAROLE SEMPLICI
30 Giugno 2017Felice C. Besostri
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Le leggi elettorali sono complesse, tutti i sistemi elettorali hanno pregi e difetti, ma è chiaro che in democrazia la cosa più importante è che rappresentino le cittadine e i cittadini e che rendano impossibile imporre di forza le candidature di ubbidienti seguaci.
Lo scorso 4 Dicembre 19.421.025 di italiani, pari al 59,12% hanno detto NO alla democrazia dell’uomo solo al comando. I sostenitori del SI’, quindi, non rappresentano la maggioranza degli italiani e delle italiane e ne devono ascoltare la voce e rispettare la volontà.
La Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica sono state confermate come assemblee elettive, quindi deputati/deputate e senatori/senatrici devono essere eletti da tutti e non nominati da Renzi, Berlusconi, Grillo, Salvini o altri capi o capetti di partito.
Questo Parlamento è stato eletto con una legge incostituzionale: una gran parte grazie ad un premio di maggioranza, cioè contro la volontà degli elettori dei collegi di candidatura; tutti perché candidati in liste bloccate, cioè non per un voto libero, eguale e personale (art.48 Cost.), né diretto per la Camera (art.56 Cost.) e il Senato (art. 58 Cost.).
Invece di ringraziare la provvidenza hanno prima approvato una nuova legge elettorale incostituzionale censurata dalla Corte Costituzionale su iniziativa degli avvocati antitalikum con la sentenza n. 35/2017 e poi tentato di manomettere la Costituzione repubblicana, figlia della Liberazione, contro la maggioranza del paese.
Le elezioni andavano fatte subito dopo la sentenza n.1/2014 di annullamento del Porcellum; ora, la data non la decidono i capi partito, se trovano un accordo su una legge con dubbi di costituzionalità, ma il Presidente della Repubblica Mattarella, sentiti la Presidente della Camera Boldrini e il Presidente del Senato Grasso, perché è quello che prevede l’art. 88 Cost.
Dopo tre Parlamenti eletti con una legge elettorale incostituzionale nel 2006, 2008 e 2013 e una sbornia maggioritaria ultraventennale, che ha moltiplicato artificialmente i partiti, occorre un momento di verità, cioè sapere chi rappresenta veramente il popolo italiano, il solo soggetto cui appartiene la sovranità in questa Repubblica democratica fondata sul lavoro (art. 1 Cost.), quindi una legge fondamentalmente proporzionale: solo un Parlamento rappresentativo può adottare una legge elettorale, che sappia trovare un equilibrio tra rappresentanza e stabilità, anche con l’introduzione della sfiducia costruttiva. Non si fanno cadere governi al buio, senza che sia subito pronta un’alternativa. Alla sera delle elezioni si deve sapere soltanto chi sono coloro che rappresentano gli italiani e come si propongono di governare, con quali programmi e con quali alleanze.
Quindi serve una legge tale da assicurare che i deputati e le deputate, le senatrici e i senatori li eleggiamo tutti e solo noi cittadini/e. Per questo è essenziale garantire:
1) il voto disgiunto tra candidati uninominali e liste proporzionali, dalle quali dipende il risultato finale, in modo che sia certo il principio e l’esito proporzionale;
2) in assenza di una legge sui partiti, non ci devono essere liste bloccate e multicandidature;
3) un’equa rappresentanza di donne e uomini, con la doppia preferenza e parità di genere nelle candidature;
Le logiche maggioritarie e bipolari sono state sconfitte dalla Corte Costituzionale con le sentenze nn.1/2014 e 35/2017, ma già prima dal 41,27% degli elettori che nelle elezioni 2013 non ha scelto nessuno dei due poli e infine dal 59,12% degli italiani che lo scorso 4 Dicembre ha detto NO alla deforma costituzionale.
Prendiamone atto e diamo vita ad un quarto polo per attuare integralmente la nostra COSTITUZIONE.
Maria Luisa Paroni, Comitato x il No, Sabbioneta (MN)
Maria Ricciardi, Comitato Salviamo la Costituzione, Parma
Maria Gabriella Branca, Comitato x il NO, Savona
Margherita E. Torrio, docente di scuola superiore di 2° grado, Potenza
Dina Rosa, professoressa, Agoiolo (CR)
Carla Bellani, Cremona
Giordana Fochi, Sabbioneta (MN)
Lia Gemma, professoressa, Viadana (MN)
Eva Lehner, Roma
Paola Bodojra, Ass.ne Frida Malan-GdV – Torino
Valter Rosa, professore, Agoiolo (CR)
Enrica Amadasi, Guastalla (RE)
Gianfranco Pasquino, professore, Bologna
Maurizio Chierici, giornalista, Parma
Enzo Paolini, avvocato, Cosenza
Gianni Tomei, Sovranità Popolare, Roma
Roberto Brambilla, Lista Civica Italiana, Concorezzo (MB)
Felice C. Besostri, Avvocati Antitalikum-CDC, Milano
Dario Allamano, LabourBuozzi – GdV, Torino
Vincenzo Lorè, Proposta Socialista, Palagiano (TA)
Giancarlo Caldone, Sindaco di Volpedo (AL)
Roberto Biscardini, coordinatore nazionale Socialisti in Movimento, Milano
Angelo Sollazzo, Socialisti in Movimento, Roma
Aldo Potenza, Socialisti in Movimento, Perugia
Gilberto Capanni, Comitato per l’attuazione della Costituzione, Grosseto
Elio Rindone, professore in pensione, Roma
Maurizio Peruzzo, Idea Socialista,Verbania
Augusto Cavadi, filosofo consulente, Palermo
Marco Brunazzi, LabourBuozzi – GdV, Torino
Giuseppe Musolino comitato Varese NO (rd), Ass. Un’altra Storia,Varese
Bruno Lo Duca, Idea Socialista, Verbania
Gianluca Chiesa, Circolo Romita-GdV, Tortona (AL)
Pietro Morabito, LabourBuozzi – GdV, Torino
Fernando Rosato, LabourBuozzi – GdV, Torino
Antonio Meda, Circolo Matteotti-GdV Cameri (NO)
Michele Cassotta, Ass.ne Pertini-GdV – Torino
Giorgio Oreste Viarengo, SOMS De Amicis, Torino