Sospesi i pagamenti delle multe “quote Latte”. di Rocco Carmignano.
28 Luglio 2010In spregio ad ogni appello all’equità e alla tutela dei diritti delle persone oneste, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato, con un solo voto di scarto, l’emendamento alla manovra che dispone una sospensione fino al 31 dicembre del pagamento della rata delle multe sulle quote latte per i produttori che hanno aderito alle rateizzazioni.
Tutto ciò nonostante il parere negativo del ministro Galan e del Pdl che poi in commissione ha dovuto appoggiarlo per imput dall’alto.
Una delle pagine più vergognose della storia repubblicana, in cui Tremonti e Bossi hanno protetto dei mascalzoni che hanno fatto i furbi.
Ciò è costato in questi anni allo Stato italiano 4 miliardi di multe già pagate alla Ue, mentre sono stati incassati appena 320.000 euro.
In pratica il governo ha perso 3,7 miliardi che avrebbe potuto ora impiegare diversamente.
Anche il premier ha dato ragione alla tesi di Galan, ma è ormai noto che quando la Lega ricatta, Silvio scatta sugli attenti.
Ora arriverà una sonora multa dalla Ue, nell’ordine si vocifera di 1 miliardo di euro, tanto paga il contribuente italiano. Vi sembrerà strano, ma tutto ciò è avvenuto, grazie ad un emendamento presentato dal Senatore pugliese del PDL Azzolini.
Paradossalmente quindi, mentre al Nord gli allevatori vendono e stravendono il loro latte, traendone profitto, alla faccia delle quote latte, con la complicità di uomini politici del nostro territorio, al Sud le aziende agricole sono al collasso per la mancata vendita dei propri prodotti e per la ormai straziante situazioni dovuta ai contributi agricoli unificati pregressi (ex SCAU), per i quali, ad oggi, il Governo non riesce a trovare soluzioni.
Sono ormai migliaia le aziende pignorate da Equitalia e centinaia quelle già vendute all’asta.
A questo si aggiunge poi la totale indifferenza del Governo che nella nuova finanziaria non prevede nessun provvedimento di defiscalizzazione contributiva per le aziende agricole,che porterebbe il costo dei contributi su standard europei e quindi non favorirebbe in nessuno caso le aziende italiane, a differenza di ciò che accade con le quote latte.
Ci auspichiamo che tutti i Parlamentari Jonici e Pugliesi, si adoperino affinchè in finanziaria venga prorogata la defiscalizzazione contributiva valida fino al 30 Luglio.
Se ciò non accadesse,si sancirebbe la sicura morte di centinaia di aziende agricole con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Inoltre ci auguriamo, per quanto riguarda le quote latte, che -poiché l’applicazione della nuova disposizione è subordinata alla compatibilità comunitaria – che la Commissione europea ne sancisca l’illegittimità.
Con buona pace dei taroccatori e dei loro protettori: in una situazione analoga, a un cittadino normale avrebbero pignorato anche la ruota della bicicletta.
Rocco Carmignano Coordinatore Provinciale Destra di Base.