Club Magic Garden risponde a Lega Ambiente

6 Agosto 2010 0 Di Life

IN MERITO ALL’ARTICOLO DA VOI TRATTATO CONCERNENTE LA NOSTRA STRUTTURA,ABBIAMO RITENUTO DOVEROSO RISPONDERVI CHIARIFICANDO E RENDENDO PARTECIPI TUTTI I CITTADINI DI PALAGIANO E LIMITROFI PER METTERE FINE UNA VOLTA PER TUTTE A TUTTE LE FALSITA’ E DISTORSIONI DEI FATTI AVVENUTI IN SENO AL PINO DI LENNE SPA.

ALLA LUCE DI CIO’ , NOI COME CLUB MAGIC GARDEN, RISPONDIAMO ALLEGANDO DICHIARAZIONE

DOTT.SSA COLUZZI SARA
CLUB MAGIC GARDEN
Premesso che il Club Magic Garden non e’ fantomatico bensi’ e’ un’associazione votata a perseguire qualsiasi attivita’ di sport,turismo,ricreativita’,cultura all’insegna della cooperazione per il raggiungimento del suo oggetto sociale.

Premesso che il Club pretende il rispetto assoluto dell’ambiente naturale che considera un patrimonio inestimabile e la matrice di tutta l’attivita’ del club.

Premesso che saremmo onorati di una visita presso il complesso del Signor Anzolin Preneste e di Tarantini Francesco,magari come soci onorari del nostro club.

Premesso che saremmo lieti di poter sottoscrivere con lega ambiente una convenzione,ovvero un protocollo d’intesa per il loro iscritti per mettere a disposizione tutte le nostre risorse in tema di struttura e di territorio

Premesso che il Club e’ estraneo a tutte le vicende tra il Pino di Lenne spa proprietario del complesso e l’amministrazione comunale nonche’ delle vicende personali tra Biondi Silvio(proprietario) e Anzolin Preneste,abbiamo comunque chiesto alla spa Il Pino di Lenne nonche’ a Biondi Silvio chiarimenti in merito alla tormentata vicenda del complesso.

Alla luce dei documenti acquisiti e che il signor Biondi ha consegnato per la tutela dei propri interessi alla procura della Repubblica di Taranto affinche’ si possa approfondire sui fatti,sulle circostanze e sulla persecuzione immotivata ,sforando in un accanimento personale, sotto gli occhi di tutti.

Premesso che siamo a conoscenza che il territorio su cui operiamo e’ sottoposto a plurimi vincoli ed e’ per noi un motivo di orgoglio essere presenti su un territorio che ci distingue per la naturale e protetta area.

Premesso che tutti i vincoli rinvenuti dopo il 1985-86 sono ininfluenti per quanto ci riguarda,in quanto le opere oggetto di condono, sono state senza ombra di dubbio realizzate nel 1985-86, e a quell’epoca vigevano solo il vincolo idrogeologico e vincolo paesaggistico i cui enti preposti hanno espresso il nulla osta favorevole alla sanatoria delle opere ,come abbiamo potuto constatare attraverso i documenti.

Al di la’di ogni considerazione, questa e’ una realta’che fa testo tra le parti.

Noi soci del Club Magic Garden ci poniamo pertanto questi quesiti come gran parte di chi ci segue.

Dica il signor Preneste Anzolin per quale motivo il comune di Palagiano nel 2001 ha dovuto pagare alla spa il Pino di Lenne un risarcimento danni di un milione ottocentocinquantamila euro, ovvero circa tremiliardi e 500 milioni delle vecchie lire,se il complesso come da lei piu’ volte sbandierato sui giornali e su internet ha dichiarato che e’ completamente abusivo?

Dica il signor Preneste Anzolin, perche’ il comune grazie alle sue continue interferenze,sotto la bandiera di lega ambiente, e’ stato soccombente in tutti i processi civili e amministrativi con un esborso a carico dei cittadini di Palagiano di centinaia di migliaia di euro?.

Dica il signor Preneste Anzolin per quale motivo,nonostante la risposta dello studio Giovanni Pellegrino e Gabriella Spata rispetto al parere sulla condonabilita’ delle opere,e la soddisfacente risposta alla valutazione di quesiti proposte ed evidenziate da lega ambiente ha continuato a fare ostruzionismo e a indurre la pubblica amministrazione a compiere provvedimenti falsi e insensati di cui la magistratura dovra’ occuparsi;oltremodo con la doppia penalizzazione da parte dei cittadini di Palagiano da un lato ,sperpero di denaro pubblico ,per spese legali per centinaia di migliaia di euro, e la mancata possibilita’ occupazionale per i giovani del suddetto comune?

Il complesso e’ dotato di tutte le autorizzazioni di rito,concernente anche la licenza di esercizio n° 6144 del 6 luglio 1985 ,che autorizzava la societa’ a mettere nel complesso un numero di persone fino a 1200 unita’ giornaliere.

?

Tutto questo e’ stato possibile in quanto la societa’ era provvista di regolare concessione edilizia, dell’agibilita’,dell’avvenuto versamento di opere di urbanizzazione,di certificati di prevenzione incendi, del parere favorevole della regione Puglia, Assessorato all’Agricoltura e Foreste di Taranto con nota 3526 del 23/07/1984 ,del parere acquisito dall ‘ufficio tecnico comunale e del parere favorevole dell’Usl TA/2 in data 15/02/86.

Tutta la documentazione inerente e quant’altro legata al complesso Pino di lenne e’ disponibile farla visionare da chiunque ne faccia richiesta presso i nostri uffici.

Il dirigente dell’ufficio tecnico del 1986 ing. Rocco Favale ,ebbe a relazionare al Sindaco dell’epoca lo stato di fatto e di diritto della societa’ il Pino di Lenne da un punto di vista tecnico-urbanistico e giuridico.

Conclude la sua relazione protocollo n° 8308 del 17/7/86 con la seguente dicitura:

“DA QUANTO SOPRA ESPOSTO SI EVINCE CHIARMANETE CHE IL CASO “PINO DI LENNE” VUOLE ESSERE CONSIDERATO DA ALCUNI NON PER QUELLO CHE VERAMENTE E’ MA CON UNA ESASPERAZIONE DI TRAVISAMENTO DI FATTI E PROBLEMI INESISTENTI,SOLO OGGETTO DI VALUTAZIONI POLITICHE CHE NON TROVA SPAZIO NEL FATTO GIURIDICO UMANO.

CIO’ E’ DIMOSTRATO SE SI CONSIDERA CHE LE VARIE AMMINISTRAZIONI NON SI SONO NEMMENO PERMESSE IN SEDE DI AUTOTUTELA,DI PROCEDERE AD EVENTUALI REVOCHE OD ANNULLAMENTI DIU PROVVEDIMENTI AUTORIZZATIVI,MA SOLO AD EMANAZIONE DI ORDINANZE AVENTI NATURA REPRESSIVA E SANZIONATORIA SCATURITE DA SCARNI VERBALI ED EMESSE PRIVE DI ADEGUATE MOTIVAZIONI TECNICO-AMMINISTRATIVE.

SI PONE IN EVIDENZA CHE PER L’AMMINISTRAZIONE,A PARERE DI QUESTO UFFICIO,DIVENTA ATTO DOVUTO PROCEDERE QUANTO PRIMA ALLA DELIBERAZIONE DI ATTO RICOGNITIVO DELLO STATO DI FATTO E DI DIRITTO CREATOSI IN SEGUITO AGLI ACCANIMENTI DI CUI SOPRA,DA INSERIRLI ED ORDINARLI NELLA STRUMENTAZIONE URBANISTICA DEL COMUNE,MA CHE TALE ATTO NON INTERFERISCE MINIMAMENTE CON QUANTO GIA’ RIENTRA NELL’ATTRIBUZIONI CONSODLIDATESI PER LA SOCIETA’ IL PINO DI LENNE”