Un grave episodio razzista a Palagiano?
19 Agosto 2010Quello che denuncio con questo breve articolo è un grave episodio di discriminazione razziale, anche se io preferisco parlare di idiozia allo stato puro, perpetrato nei confronti di una ragazzina con la cittadinanza italiana e di sua madre.
Antefatto.
La ragazzina in questione è in vacanza a Palagiano da circa 20 giorni avendo uno stuolo di zii e cugini, per parte di padre, che vivono nel nostro Paese.
E’ la seconda volta nella sua vita che viene dalle nostre parti e, se non fosse per l’affetto dei suoi parenti, credo che sarebbe stata anche l’ultima.
Il fatto.
La ragazzina in questione, ad un certo punto, ha deciso di acquistare un paio di occhiali da sole chiedendo alla madre di accompagnarla presso un ottico per provvedere all’acquisto.
Giunti nei pressi dell’esercizio commerciale, di cui non faremo il nome per carità di patria e per quella sana dose di pietà che si riserva agli imbecilli, trovavano il/la commesso/a (rimango volutamente generico sempre per lo stesso spirito di pietas) sulla porta del negozio.
Allo stesso/a chiedevano di visionare degli occhiali da sole della marca Ray Ban, senza però specificarne il modello, ottenendo come risposta un banale: “Non ne abbiamo”.
Forse l’imbecille commesso/a in questione, vista la pelle non ariana delle due donne, credeva che le stesse provenissero da un selvaggio villaggio della profonda Amazzonia e non fossero in grado di comprendere che per un ottico, anche se di una città come Palagiano, risulta impossibile non essere in possesso di occhiali della marca da loro richiesta.
Tuttavia, facendo buon viso a cattivo gioco, proseguivano la loro passeggiata senza dare troppo peso alla cosa.
Nell’allontanarsi, però, conoscendo perfettamente l’italiano sentivano l’imbecille commesso/a di cui sopra commentare con altri campioni di civiltà ivi presenti: “Questi stranieri che pretendono di venire a rompere le palle senza soldi!”.
A quel punto, temendo di dover subire lo stesso trattamento altrove, le due donne decidevano di effettuare l’acquisto in un’altra cittadina recandosi a Palagianello dove, presso l’ottica di Annamaria Dettoli, non soltanto venivano accolte con tutti i crismi ma trovavano il personale disponibile e gentile come sempre dovrebbe accadere.
Per inciso, le due donne spendevano 250 miseri euro per l’acquisto di 2 paia di occhiali da sole.
Morale.
Oltre al danno di non vedere crescer il proprio PIL di 250 euro, la città di Palagiano si porta dietro, almeno agli occhi delle due malcapitate, la vergogna di essersi resa protagonista, sia pure da parte di pochi personaggi, di uno di quegli episodi di razzismo che quando accadono altrove tanto ci fanno gridare allo scandalo.
Alle due donne le mie scuse di Palagianese e l’assicurazione che a Palagiano gli imbecilli, almeno sinora, si possono contare sulle dita di una mano!
Un saluto
Donato Piccoli