Lega Ambiente.CHIEDIAMO ANCHE AL SINDACO DI PALAGIANO DI SCENDERE IN CAMPO
11 Gennaio 2019Una nuova pesante aggressione al nostro mare ed al nostro ambiente viene portata dal Governo in carica e poco importa se la procedura è cominciata con quello precedente: il punto focale è che sono state rilasciate altre 3 autorizzazioni alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi nel Mare Jonio, praticamente di fronte alle nostre coste e nulla si è fatto per bloccarle. Peraltro, indagini che presuppongono l’utilizzo della tecnica dell’airgun, un vero e proprio attentato alla vita degli esseri viventi marini.
Il Mar Ionio, come l’Adriatico centro meridionale sono da tempo nel mirino delle compagnie petrolifere, mentre l’Italia, nonostante gli ormai acclarati disastri ambientali e climatici, continua a privilegiare una strategia energetica basata in gran parte sui combustibili fossili.
In Italia ci sono già 67 le concessioni di coltivazione a mare, mentre altre 96 richieste di prospezione, ricerca e coltivazione sono in attesa di autorizzazione: eppure è stato dimostrato che, se pure venisse estratto tutto il petrolio presente sotto i nostri mari, si soddisferebbero le esigenze energetiche nazionali per soli … 6 giorni! Allora a chi serve? Esclusivamente alle compagnie petrolifere a cui ogni anno vengono elargiti ben “16 miliardi di euro di sussidi annuali alle fonti fossili”.
Di fronte a questo grave scempio, riprende vigore in queste ore il Movimento MO TRIV, di cui anche Legambiente è parte, che da anni si batte contro le trivelle nei nostri mari, mentre diversi Sindaci (oltre al Presidente della Regione), a cominciare da quello di Taranto, prendono posizione contro tali autorizzazioni e ne chiedono la revoca.
Tra queste prese di posizione non abbiamo visto, almeno sin’ora quella del Sindaco di Palagiano, a cui chiediamo di scendere in campo al fianco degli altri colleghi e del movimento NO TRIV, in una ferma battaglia in ogni sede per bloccare quest’ulteriore scempio,.
p. Il Circolo Legambiente
Preneste Anzolin