Trenta giorni di maltempo in due mesi: CIA Puglia chiede altro carburante agevolato
25 Luglio 2019
Inoltrata alla Regione Puglia formale richiesta di assegnazione supplementare di gasolio
Agricoltori costretti a ricorrere a ulteriori lavorazioni e trattamenti per salvare le coltivazioni
Taranto – «Nell’arco di settanta giorni, trenta sono stati funestati da fenomeni atmosferici, peraltro di forte intensità, fino a eventi estremi che hanno interessato l’intero territorio regionale e hanno costretto le imprese agricole pugliesi a ricorrere ad interventi tecnico-colturali ulteriori e ripetuti per salvare le coltivazioni e combattere malattie e parassiti. Lo dimostrano anche i bollettini emanati dalla Protezione Civile della Regione Puglia che hanno segnalato l’allerta gialla e, nel mese di luglio, anche arancione per rischio meteorologico, idrogeologico ed idraulico. Alla luce di quanto verificatosi da maggio ad oggi, abbiamo chiesto un’assegnazione suppletiva del 100% di carburante ad accisa agevolata».
Così il presidente di CIA Puglia Raffaele Carrabba motiva l’istanza inoltrata formalmente alla Regione Puglia affinché conceda ulteriore gasolio agricolo agevolato, in considerazione delle operazioni colturali aggiuntive che si sono rese necessarie a seguito degli ultimi eventi calamitosi; nella circostanziata richiesta si fa riferimento anche a tutti i messaggi di allerta della Protezione Civile dal 3 maggio al 15 luglio, trenta in tutto per l’appunto.
«È di tutta evidenza che, in considerazione dell’andamento climatico sfavorevole, le aziende abbiano dovuto provvedere a lavorazioni e trattamenti supplementari per salvare le coltivazioni. Le bizzarrie climatiche di una primavera atipica e di un principio d’estate altrettanto anomalo, ampiamente documentate da segnalazioni della CIA Puglia, hanno mandato in tilt le nostre campagne, minacciate peraltro da malattie fungine e parassiti – prosegue il presidente Carrabba – Per effetto delle grandinate e degli allagamenti intere colture di pomodoro e orticole estive sono andate distrutte, rendendo necessarie altre operazioni di trapianto. Oltre ai danni generati dai nubifragi, le aziende hanno già subito un aggravio dei costi determinato dalle ulteriori lavorazioni ripetute più volte, in una corsa contro il tempo per salvare il salvabile».
Erbai, pomodoro da industria, ortive da pieno campo, cocomero/melone/zucca, uva da vino e vite da tavola, frutta polposa, frutta a guscio, oliveti e agrumeti, sono le coltivazioni interessate da lavori aggiuntivi di arieggiamento, trasporto, aratura, affinatura, trapianto, trattamenti, zappatura, erpicatura, concimazione e diserbo.