PALAGIANO: QUANDO UNA BUONA NOTIZIA NON FA NOTIZIA.
21 Ottobre 2010Sono molto spesso intervenuto con dei miei appunti personali su quello che di buono e di lodevole abbiamo nel nostro paese. Ho parlato di associazionismo, del fervore e della passione di molti giovani e non nel rendersi utili per gli altri, ma questo purtroppo non ha urtato nessuna coscienza in tanti lettori. Anzi assistiamo spesso e volentieri all’esercitazione mentale di quanti si propongono ad offrire un immagine della nostra Palagiano fatta solo di malcostume, di scarsa moralità e di scarso senso civico, insomma tutto a Palagiano è negativo.
La società di oggi è spesso telecomandata dall’informazione, da un tam-tam mediatico dove le menti subiscono una vera e propria coercizione e dove la verità diventa sempre più un elemento secondario, di spettacolarità e di menzogna fine e a se stessa, pertanto, la voglia della notizia più scura e tenebrosa diventa la sola notizia degna di essere presa in attenzione.
La notizia da sbattere in prima pagina è sempre quella in cui viene espressa la negatività, a volte solo ed esclusivamente per secondi fini: politici, personali, ecc.
Quando c’è da raccontare qualcosa di buono o di positivo, ecco che l’indifferenza ci contagia tutti, intrisa da un senso di fastidio e di tolleranza.
Ma io vorrei continuare a raccontare di un’altra Palagiano, dove avvengono anche cose buone e degne di essere raccontate. Quanti tra noi si ricordano dell’alluvione del 2003?. Tutti credo. Quanti sanno cosa si è fatto nel frattempo per mettere in sicurezza il territorio? Pochi, forse. Quanti sanno che Palagiano può finalmente definirsi fuori dal pericolo? Nessuno, forse. Ebbene la realizzazione del canale principale, quello che in gergo tecnico si chiama primo stralcio funzionale, che contempla la sistemazione del Canale dei Lupini e la realizzazione di uno scolmatore in direzione Nord-Sud lungo la tangenziale di Palagiano, in grado di smaltire le portate provenienti dalla Gravina di Petruscio e dagli impluvi vicini, ha avuto i suoi primi giorni di battessimo, prima ancora del collaudo ufficiale. Ha cominciato a veicolare al suo interno l’afflusso delle acque meteoriche provenienti dal bacino della gravina del Petruscio, tristemente noto per essere stato il principale emissario delle acque che hanno invaso Palagiano durante l’alluvione del 2003. L’altro giorno, 19 ottobre, di fronte all’ennesimo nubifragio che ha prodotto una intensa pioggia con circa 89 mm di acque meteoriche cumulate in 24 ore, Palagiano, continuava nella sua frenetica attività quotidiana: gli operai e gli impiegati al lavoro, i bambini a scuola, le massaie occupate nelle loro faccende domestiche, ecc.
Intanto, a monte, un canale provvedeva a veicolare l’acqua meteorica verso la Lama di Vite, cioè svolgeva il compito per cui era stato ideato e realizzato.
Una semplice constatazione, quasi un fatto ovvio e del tutto insignificante, una notizia che non fa notizia: dove sta, appunto, il fatto scabroso da raccontare?, dove sta il pettegolezzo da sbandierare?. No, appunto, niente di tutto questo, solo il fatto ovvio e scontato che Palagiano ha vissuto un giorno di ordinaria normalità, sotto un violento nubifragio, tranquillo, sereno, senza affanni e preoccupazioni, senza l’incubo della pioggia.
Intanto il canale, così anonimo, continuava la sua opera e noi tutti tranquilli a continuare ad attendere spasmodicamente la prossima notizia che farà scalpore e quindi pronti ad avvicendarci nell’arte di cui siamo maestri.
Pasquale Rizzi
Clicca qui per visualizzare il video: http://www.youtube.com/watch?v=ZkwF7VPwoNs