CGIL a Palagiano
7 Gennaio 2011La Camera del Lavoro – CGIL di Palagiano cambia sede, e riparte da via Piccinni, al n. 18. Durante l’inaugurazione, nelle parole di Giuseppe Scarano, coordinatore cittadino, come di altri intervenuti, non poteva mancare il riferimento al recente accordo sindacale di Mirafiori e di Pomigliano. “E’ evidente la volontà di voler emarginare il più grande e rappresentativo sindacato, ha subito sostenuto, e non si vuole dare ai lavoratori la possibilità di scegliersi i propri rappresentanti”.
Accenna alle prossime sfide, come la disoccupazione giovanile, che ha toccato punte del 20%, la lotta al precariato, la paventata chiusura di due ospedali nella zona occidentale, concludendo che “oggi più che mai c’è bisogno di un sindacato forte, all’altezza dei tempi, un sindacato che tuteli i diritti dei cittadini, oltre a fornire adeguati servizi”. “Vogliamo dire la nostra quando si parla di Bilanci comunali”, è infine la richiesta rivolta al Sindaco Rocco Ressa, che si è detto disponibile al coinvolgimento, “anche se il Bilancio l’ha fatto già Tremonti! c’è ben poco da prevedere e programmare, ci sono stati ulteriori minori trasferimenti ai Comuni, che per noi sono circa 370mila euro in meno, che si sommano ai minori trasferimenti degli anni precedenti. Nostra priorità sarà garantire le fasce sociali più deboli”. Un po’ di storia del sindacato nel discorso di Luigi D’Isabella, segretario provinciale, che con orgoglio ha evidenziato che “la CGIL ha più di cento anni, ed è ancora il primo sindacato. Le nostre sedi sono una casa accogliente per i lavoratori, giovani e pensionati”. Si sofferma sulla crisi economica, per poi commentare quanto accaduto alla FIAT, dove “si vuol far passare l’idea che la democrazia non possa essere presente in fabbrica, che i lavoratori non possano scegliere da chi farsi rappresentare”.
“Provo gioia per l’inaugurazione della nuova sede, ha sostenuto Preneste Anzolin, segretario provinciale PRC, perché sono cresciuto nella sezione del PCI, come nella sede della CGIL, e auspico che possa rinnovare in maniera più forte la propria determinazione di lotta”. Entrando poi in un merito inevitabile, sentenzia: “Ha fatto bene la FIOM, mi dispiace che sia ancora un po’ tiepida la Segretaria nazionale Camusso, che pure ha dovuto riconoscere la gravità dell’accordo separato della FIAT e del modello Marchionne. Come PRC, non abbiamo avuto dubbi a denunciarlo. Qui non si tratta solo di difendere il lavoro, Marchionne e la Confindustria vogliono ritornare ad essere i padroni delle ferriere, vogliono tornare a quando i lavoratori dovevano andare con la coppola in mano, come diceva Di Vittorio, e senza pretendere nessun diritto. Di fronte a questa portata dello scontro, ritorniamo a chiedere che la CGIL proclami lo sciopero generale”. E del PD cosa ci racconta? “Il PD vive ormai conflitti interni e contraddizioni insuperabili, risponde, che si riflettono anche nell’ambiguità delle proprie posizioni politiche”. All’inaugurazione erano presenti anche Massimo Di Cesare, segretario confederale, Elisabetta Di Sarno, segretaria cittadina P.D., Mimmo Stasi, segretario provinciale FLAI, Eva Santoro, segretaria provinciale SPI, Salvatore Urselli, direttore provinciale INCA, Nicola Russo, della segreteria FILLEA, e Sante Bernalda, della segreteria provinciale FLAI.
Giuseppe Favale