“Un freno alla parola”
24 Gennaio 2011Il compito forse oggi è capire davvero che possiamo trasformare le cose, possiamo avere questa forza, abbiamo questa forza. Perché è il tempo di trasformare le cose” . “Credo che oggi sia complesso, sembra tutto impossibile da mutare”. Mentre “sono convinto che in questo senso sia necessario poter ancora avere la lucidità di capire che possiamo cambiare molte cose, l’intelligenza, in questa fase, credo che sia quello di riconoscere le cose che possiamo cambiare, comprendere che si è in molti ad essere stanchi di sopportare quello che si sta vivendo, non sopportare più.
Le ore che sta vivendo il Paese sono complesse nella misura in cui chi racconta ha paura. Sì, chi racconta ha paura. Siamo in democrazia, senza dubbio, non abbiamo niente a che fare con i regimi, ma non si può negare che chiunque decida di prendere una posizione critica verso il potere, verso il governo, sa cosa lo aspetta, lo sa fino in fondo: delegittimazione e fango. Ogni volta che qualcuno di noi apre un computer per scrivere, sa già cosa gli può succedere: un meccanismo strano, che purtroppo ha un sapore anche di scientifico, disciplinato, forse anche autoritario. Cioè – ha proseguito Saviano – se tu racconti quello che viene considerato dai magistrati un mio crimine e questo mio crimine avviene nelle stanze private, io racconto le tue stanze private, il tuo spazio, quindi qualcosa di diverso. Cercare di comparare, di far sembrare tutto uguale, il fatto di poter affermare se voi lo fate a me, questo può significare che adesso avviene a tutti. Quindi attenzione, abbassate lo sguardo, mollate la presa. Tutti hanno scheletrini negli armadi, è stato detto. Questo sta creando un freno alla parola, moltissimo. Con questa ansia che compromette non c’è più la voglia o la necessità di fare soltanto un buon lavoro, ma si ha soprattutto paura di una conseguenza personale, che non riguarda spesso ciò che stai scrivendo. L’obiettivo in queste ore non è di dire che quello che si dice è falso. È quello di dire che siamo tutti così”.
Ho voluto pubblicare il discorso di Roberto Saviano nella lectio magistralis tenuta a Genova per il conseguimento della laurea honoris causa in Giurisprudenza.
Mi sembrava giusto divulgare queste parole che molto si avvicinano a dei “piccoli pensieri” pubblicati su questo sito da un po’ giorni.
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Life.
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Fonte:http://www.ilgiornale.it/