Podisti.net: ” Positiva l’intera organizzazione dell’Athletic Club Palagiano”

Podisti.net: ” Positiva l’intera organizzazione dell’Athletic Club Palagiano”

30 Novembre 2011 0 Di Life

fonte: http://www.podisti.net  Foto: Antonia Annoscia

 

La decima edizione del Trofeo delle Clementine di Palagiano conclude degnamente il criterium Corripuglia 2011. Positiva l’intera organizzazione dell’Athletic Club Palagiano, ben guidata dal presidente Raffaele Iacobino. L’intera manifestazione è scorsa rapidamente, senza intoppi, lasciando soddisfatti tutti partecipanti, almeno la larga fetta che ho sentito personalmente.

Qualche problema che si è verificato (partenza, numero di pettorale, premiazione degli assoluti) non è imputabile esclusivamente all’odierna organizzazione, trattandosi di questioni relative all’intero Corripuglia, un criterium fiore all’occhiello della Fidal regionale pugliese, basta vedere i numeri, ma che andrà ulteriormente migliorato, adottando le giuste decisioni “nelle stanze dei bottoni” in questo periodo di vuoto, in attesa dell’edizione 2012.

Precisa e rapida la consegna dei pettorali in Viale Stazione, poco distante la consegna del pacco gara, prettamente alimentare, nobilitato dalla confezione di 3 kg di ottimi mandarini clementine, impreziositi dalle recenti piogge. Sei euro il costo dell’iscrizione, solita tariffa Corripuglia (tranne poche eccezioni); quello che meraviglia oggi è il numero di pettorale che parte da 1000. Difficoltà maggiori ci saranno oggi per i Giudici nel rilevare i numeri di pettorale degli atleti, ma la questione è propizia per riportare in auge la questione del pettorale unico per l’intero Criterium annuale: ciò comporterebbe un risparmio per le società, abbrevierebbe le operazioni propedeutiche alla gara, eviterebbe anche i “fortuiti scambi”.

A disposizione dei partecipanti vi sono bagni e spogliatoi del centrale edificio scolastico, oltre a due bagni chimici nella opposta estremità; ben transennata la zona partenza, con l’alto arco a indicare il punto esatto. Ottima, davvero ottima, la performance di Paolo Liuzzi, lo speaker, che riesce a mixare perfettamente competenza, ilarità, bravura, umanità e gioiosità.

Sono giorni, intanto, di “podista-mercato”: l’occasione è propizia per definire gli ultimi particolari con il futuro presidente, o per annunciare (compito sempre antipatico!) la propria dipartita al vecchio. Tra bisbigli, sorrisi e qualche “vaffa..”, è però ora di cambiarsi: neanche oggi è eccessivamente freddo, anzi la giornata è soleggiata, e personalmente opto per il completino, l’ultima similitudine che mi è rimasta con i più forti.

L’ampio transennamento ha portato i più ligi a schierarsi con anticipo sul punto di partenza; al solito i furbi cercano di scavalcare al penultimo istante, i più forti prolungano il riscaldamento per schierarsi già caldi in prima fila. Qui si verificano i soliti problemi con gli organizzatori che cercano di mandare i ritardatari indietro e i più forti, chiaramente, non ne vogliono sapere; a latere, nel senso letterale, i furbi- lenti partiranno fuori transenne unicamente per poter battere il solito amico-rivale e vantarsi per l’intera settimana, creando però pericoli per tutti. Ritorna qui il solito discorso delle partenze: un correttivo è obbligatorio da parte della Federazione, considerato l’alto numero di partecipanti alle gare di Corripuglia. Si potrà innanzitutto render obbligatoria la partenza anticipata delle signore, dando loro la giusta importanza e ponendole in condizioni di sicurezza. Altresì, ottimale sarebbe far partire avanti, creando un’apposita griglia, i più forti, sfruttando le graduatorie dell’anno precedente. Sfoltito, in questo modo, il gruppone, si assisterebbe a partenze più ordinate e sicure, evitando incidenti o intasamenti. Personalmente, pur essendo oltre la metà del plotone, ho temuto alla partenza di essere spinto, cadere e farmi male: vi assicuro che non è una gran bella sensazione, per giunta da ripetere quasi ogni domenica….

Dopo un minuto di raccoglimento per ricordare le Vittime delle varie alluvioni, ecco lo sparo decisivo , con i primi 200/300 metri di lento cammino, per poi finalmente cominciare a corricchiare, mentre i primi sono già spariti.

Il percorso è il solito, collaudato, di 9000 metri, senza particolari difficoltà altimetriche, perfettamente chiuso al traffico, con ristoro con bottigliette d’acqua poco oltre il 4° km, con passaggio tra il 5° e il 7° km tra gli agrumeti, a respirare il fantastico profumo e ad ammirare queste palle arancioni, mentre l’ultimo chilometro è tutto nel centro cittadino applauditi dal festoso pubblico. Ottimo il lavoro della delegazione dei Giudici (ne ho contati ventuno!), sempre attratti, anche loro, dal profumo delle clementine.

Francesco “Ciccio” Caliandro, francavillese di nascita ma tesserato per la Podistica Palagiano, coglie l’ennesimo successo della sua stagione tagliando per primo il traguardo del 10° Trofeo delle Clementine, precedendo, con distacco e nell’ordine, Sabino Gadaleta, fulgido rappresentante della Riccardi Bisceglie, e Francesco Milella (Atletica Polignano), reduce dal successo della mezza di Bari di domenica scorsa. Rilevante quarto posto per Andrea Petarra (Avis Mesagne) che precede l’ottimo Giuseppe Moliterni (Gravina Festina Lente!) e la “vecchia gloria” Cosimo Montemurro (Marathon Massafra). Settimo posizione appannaggio del potente Vito Graziosi (Nicolaus Nari), seguito da Angelo Pazienza (Bitonto Ruuners), Gianfranco Dellaccio (Acuqvova) e Claudio Palmisano (Crispiano Marathon), tre grandi nomi dell’atletica pugliese.

Archiviata la “res” maschile, passiamo alla donne dove a giungere per prima sulla linea di arrivo è Anna Clemente (Don Milani Mottola), giovanissima realtà della marcia italiana, oggi in versione podistica. La gara è però da regolamento riservata alla categorie amatori e master, e così la vittoria passa alla bravissima Marisa Russo (Le Ombre dell’Albero) che si aggiudica il Trofeo. A seguire, altre due assolute, entrambe della Naf Acquaviva, nell’ordine, Francesca Labianca e Viola Giustino. Quinta o, seconda senza assolute, l’eterna Emma Delfine (Nadir Putignano) che precede la schiva Maddalena Carrino (Faggiano), a disagio sul palco, ma pronta a macinare chilometri in tutta Italia. Silvana Iania (Free Runners Molfetta), Maria Antonia Lisi (Bitonto Runners) , Mara Lavarra (Amatori Putignano) e Silvana Serio (Alba 13 Taurisano) completano la lista delle prime dieci donne.

1362 gli arrivati, con benaugurante maglia nera per Giuseppe Lorusso (Pietri Gravina) e Fara Mineccia (Pineta Bari), in gara senza velleità, ma per stare bene.

All’arrivo alla riconsegna dei pettorali, pronta consegna di una bustina ristoro con acqua e qualche clementina, “meglio un frutto di una merendina”, leggevo in una recente cronaca.

Piuttosto breve l’attesa per l’inizio della cerimonia di premiazione, avvenuta alla presenza del presidente regionale della Fidal, Angelo Giliberto, e del segretario generale, Mattia Gomes, oltre a diverse autorità politiche locali. Si parte con i vincitori, Ciccio Caliandro e Marisa Russo, meritatamente omaggiati con trofeo, cesto ed altri riconoscimenti. Giustamente premiata anche Anna Clemente, prima a tagliare il traguardo, ma assoluta; un piccolo riconoscimento è dato anche a Labianca e Giustino, le altre due assolute in gara, anche se da regolamento questa premiazione non era prevista. A questo punto, una domanda: perché permettere le iscrizioni agli assoluti, se la gara è riservata ai master-amatori? Per le prossime gare sarà meglio definire questi particolari.

E’ il turno delle varie categorie: tutti i meritevoli ottengono il giusto premio alla loro fatica, fino a giungere alla classifica delle prime cinque società per numero di arrivati (Montedoro Noci, Bitonto Runners, Amatori Putignano, Baletta Sportiva e Faggiano), che conclude di fatto la manifestazione.

Giudizio positivo quindi per questa manifestazione che anche quest’anno ha avuto l’onore/onere di concludere il Corripuglia. Corripuglia che chiude anche quest’anno con un ulteriore incremento di numeri, ma, parimenti, con l’obbligo di migliorare, con l’aiuto di tutti gli addetti ai lavori, alcuni aspetti fondamentali come le partenze, per ottenere il gradimento incondizionato dei partecipanti.