Insieme al dj Marco Carola i vj Knob
23 Febbraio 2012Uno degli elementi più caratteristici del Cromie di Castellaneta Marina (TA) è sicuramente la proiezione a trecentosessanta gradi all’interno della sua Arena, zona principale della discoteca.
A tal proposito, molta importanza sta assumendo la figura del vj, ovvero la persona che gioca con le immagini, che diventa un supporto per il dj, al fine di far divertire ed emozionare la dance floor.
Sabato 25 febbraio, insieme al famoso dj, re della techno italiana nel mondo, Marco Carola ci saranno un duo di vj, i Knob costituito da Simone Sinesi e Tommy Todisco.
“Ultimamente si è capito, per fortuna, che la multidisciplinarietà e la multisensorialità potessero avere un ruolo importante nel clubbing e quindi ciò che mancava ad un ambiente che si è sempre occupato di orecchie erano gli occhi – spiega Simone Sinesi – A noi piace molto la serata del 25, perché sicuramente avremo la possibilità di far vedere che anche gli italiani sanno fare dell’ ottima musica elettronica, senza aspettare che arrivino i grandi tedeschi di turno”.
La sinergia che si crea tra il dj e chi si occupa della parte visuale è davvero un aspetto fondamentale per la buona riuscita di una serata. E mentre il dj è attento a mixare, spesso la sua attenzione si ferma ad osservare le immagine proposte. All’interno del Cromie ciò è inevitabile proprio perché si è avvolti in questo gioco di proiezioni. “Questa estate al Clorophilla abbiamo ricevuto un feedback positivo da Sven Vath, che alla fine della serata si è avvicinato alla nostra postazione facendoci i complimenti per il nostro lavoro. È stata una bella soddisfazione, perché tu sei convinti che il dj internazionale sia sicuramente la prima donna, non attento a queste cose. Invece è stato molto bello scoprire che lui si sia guardato il nostro set e gli sia piaciuto”.
L’attività del vj, come quasi tutte le figure lavorative del clubbing, inizia prima di entrare in discoteca. Il suo è un lavoro di ricerca molto approfondita in base a quelli che sono gli aspetti del dj con il quale si andrà a collaborare. “Normalmente la scelta di ogni nostri set è legata ad un mood, ad un sapore, che è il nostro personalissimo sentire quel determinato dj, quindi diciamo che si può avvicinare di più rispetto ad un linguaggio emozionale che può arrivare all’utente. Noi in set del genere, cerchiamo di stare molto attenti, ad esempio, alla scelta dei colori, che la fanno da padrone e che ci danno certamente la possibilità di lavorare assieme a chi si occupa di light design e light j. Sicuramente c’è la possibilità di virare un intero ambiente su determinati colori, in base al dj stesso, sui canoni a lui più adeguati. Con Marco Carola, visti i suoi ritmi molto cadenzati e i bpm molto tirati, lavoreremo sicuramente con immagini molto sincopate, diciamo al limite della frenesia, con colori molto accesi, flash molto frequenti e ripeto ritmi molto veloci. Tanto colore, molta grafica e sicuramente come al solito, ma in questo caso sarà più evidente, l’utilizzo della tecnologia Audio Reaction, ovvero delle pulsazioni di colore e movimenti che rispondono alla battuta dell’audio”.