La fiera delle facce di bronzo
26 Marzo 2012Il Consiglio Comunale, all’unanimità, come ci tiene a ricordare il sindaco Ressa, che continua ad annoverare il consigliere Amatulli nell’opposizione, ha approvato la cosiddetta Anagrafe Pubblica degli Eletti. “La norma stabilisce l’obbligo per la Giunta e per il Consiglio di pubblicare online tutte le informazioni relative al Sindaco, ai Consiglieri e agli Assessori utili al corretto rapporto informativo tra eletti ed elettori.”
Prima di scattare in piedi e far partire gli applausi comandati dalla sempre solerte Annarita Di Giorgio, è bene però chiedersi perché per approvare tale norma si sia deciso di attendere l’aggiornamento dell’ultimo Consiglio Comunale utile di questa consiliatura. Non trovate anche voi che sia quantomeno di dubbio gusto che a raccomandare maggiore trasparenza, ai prossimi eletti, sia un’Amministrazione che ha fatto dell’opacità il proprio marchio di fabbrica?
I lettori di Palagiano.net ricorderanno benissimo le domande rimaste senza risposta nelle quali, senza tanti giri di parole, ai componenti della Giunta veniva rinfacciato di aver partecipato alle sedute della stessa in compagnia di Morfeo. Solo loro infatti non si sono mai accorti della costante assenza di qualche assessore nella quasi totalità di dette sedute. E che dire della funzionalità del sito web istituzionale, sul quale atti, delibere e determine appaiono e scompaiono secondo il gradimento di chi amministra?
Il sindaco torna ripeterci il seguente mantra, “Arrivato a fine mandato posso ad esempio denunciare l’atteggiamento improduttivo di parte dell’opposizione che, anche per questa rivoluzionaria iniziativa, al momento di votare delibere importanti per il futuro del nostro Comune era sistematicamente assente.”. È proprio necessario ricordargli che sarebbe altrettanto “rivoluzionario”, se non di più, fornire una tabella delle presenze nelle sedute in Giunta riguardo anche solo all’ultimo anno e relativa a tutti i componenti di essa, sindaco e vicesindaco compresi? Forse si, atteso che gli assessori, a differenza dei consiglieri, riscuotono ogni mese una indennità fissa pari a circa 900 euro.
Mimmo Forleo
P.S. Faccio inoltre notare ad Annarita che la citazione (“Conoscere per deliberare”) di un campione del liberalismo come Luigi Einaudi, oltre a risultare del tutto fuori luogo in un contesto in cui i cittadini, beneficiari di detta conoscenza, non deliberano un “cavolo”, avrà anche provocato qualche capriola nella tomba all’autore, scopertosi abbinato a un politicante che ha avuto l’ardire di definire “errati” i principi di cui Einaudi è stato testimone in vita.
(Fonte foto: Palagianonline.it)