Per caso, ho notato questa bella foto del candidato sindaco Tarasco, davvero senza parole, ritratto gia’ comodamente seduto sulla poltrona di sindaco. Qualcuno spieghi a noi contribuenti, a che titolo il Dott. Tarasco usufruisce delle strutture del Comune per la sua campagna elettorale.
vorrei sapere da tutti i candidati sindaci: ki PAGA TUTTI GLI AFFITTI DEI LOCALI X FARE PUBLICITà AI PARTITI?????? CENTINAIA DI EURO!!!!!!!! MENTRE IL POPOLO O PARTE DEL POPOLO MUORE DI FAMEEEEEEEEEEEE, E SE CI SONO I CONTRATTI DI AFFITTOOOOO GRAZIEE
Penso sia molto più dignitoso che una famiglia chieda un prestito per sostenere con le sole proprie forze la campagna elettorale del figlio, piuttosto che approfittare degli uffici pubblici (non di proprietà esclusiva del sindaco pro tempore, ma di TUTTI I CITTADINI!)per rilasciare intervite, fare foto, ecc…
Vogliamo anche parlare della presentazione del “semplice ed umile” candidato sindaco dott. Tarasco, sottoforma di festicciola organizzata in Piazza con tanto di presentatore, palcoscenico,musica e palloncini colorati??!! E chi la paga questa?! Se vogliamo fare i polemici e tessere discorsi sulla crisi, la povertà e l’illegalità (che non credo siano scaturite dai locali presi in affitto e pagati dai singoli candidati)guardando solo ora a quello che viene fatto durante il periodo delle elezioni,a provocazione seguirebbe provocazione… quindi non crediamoci “paladini della giustizia” o “salvatori della patria e dei sani principi” soltanto per dimostare che un candidato, sindaco o consigliere che sia, possa essere migliore dell’altro…coerenza e serietà prima di tutto!
Cara Clementina, non so se questo è il suo nome, io metto sempre nome e cognome quando scrivo o parlo con qualcuno, ed è buona educazione presentarsi. Ha ragione quando dice che è dignitoso che una famiglia chieda un prestito o mutuo per il proprio figlio per affrontare le spese per una campagnia elettorale. Ma con dispiacere non ho conosciuto mai nessuno che ha fatto prestiti o addirittura mutui. Si è vero; io parlavo anche delle spese come il teatrino in piazza, ma anche come i pranzi nei ristoranti e le varie bevute ai bar. Spero tanto che questa pagina la legga la finanza o magistratura per controllare le fideiussioni rilasciate da Roma verso i partiti di Palagiano durante le campagnie elettorali, dico tutti DX, SX e Centro. Basta spendere soldi per divertimento. Cara Clementina io non avevo fatto nomi dei candidati sindaci, parlavo in generale di tutti, ma vedo che lei è molto interessata al Dottor Tarasco, io purtroppo guardo, sento e vedo durante il periodo delle votazioni, ma purtroppo vedo e sento le stesse cose; promesse, nuovi posti di lavori per far credere che Palagiano diventerà una metropoli. Io cara Clementina non sono di Palagiano ma ci vivo da quando avevo anni sei e le dico che questo paese è rimasto come era 50 anni fa. Non abbiamo un consultorio per donne, un pronto soccorso immediato, uffici vari, centri per anziani, centri per bambini, non c’è nulla, e il bello che mai nessuno si è lamentato. Fosse per il sottoscritto darei il salario come un semplice operaio Ilva, anche al Sindaco, poi vorrei vedere quante famiglie contraevano prestiti e mutui. Non mi sento un paladino della giustizia ma un semplice cittadino che ha lavorato per portare il pane a casa. Spero che vinca il migliore o DX o SX o Centro, importa solo che aiutino Palagiano a crescere come altri Paesi, ed avere quel poco per i nostri figli non chiedo molto.
Scusate l’intrusione, volevo semplicemente aggiungere una mia personale riflessione alla vostra discussione. Volevo soffermarmi sulle cose che ha detto il signor Umberto :”Ha ragione quando dice che è dignitoso che una famiglia chieda un prestito o mutuo per il proprio figlio per affrontare le spese per una campagna elettorale. Ma con dispiacere non ho conosciuto mai nessuno che ha fatto prestiti o addirittura mutui”. Bene, questa sua affermazione è molto emblematica e significativa, e mi da la possibilità di porle una domanda non solo a lei ma a tutti i visitatori del sito: è meglio per i cittadini di Palagiano che un candidato sindaco si faccia un prestito per affrontare la campagna elettorale, oppure si faccia finanziare da qualche sponsor? io ho una mia opinione in merito, che voglio sintetizzare in due parole, ” un sindaco deve essere libero”, in quale delle due opzioni, può essere libero ? In merito a questa sua richiesta: “vorrei sapere da tutti i candidati sindaci: ki PAGA TUTTI GLI AFFITTI DEI LOCALI X FARE PUBLICITà AI PARTITI?????? CENTINAIA DI EURO!!!!!!!! MENTRE IL POPOLO O PARTE DEL POPOLO MUORE DI FAMEEEEEEEEEEEE, E SE CI SONO I CONTRATTI DI AFFITTOOOOO GRAZIEE” posso dirle che tutti comitati che vede in giro, non sono tutti direttamente riconducibili ai candidati sindaci dei tre schieramenti, infatti molti sono comitati di singoli candidati consiglieri. Per quanto riguarda i comitati dei 3 candidati sindaci, posso dirle che quasi sicuramente nessuno paga affitti, perché, sono dati in comodato gratuito, a partire da quello di Cervellera su Viale Stazione, locale messo a disposizione dai proprietari sicuramente in comodato gratuito. Quello di Tarasco, sempre in viale stazione di proprietà di un candidato consigliere di Tarasco. Quello del candidato consigliere Borracci, messo a disposizione gratuitamente da parenti . Quelli di Ciccio Serra, i due in Corso Vittorio Emanuele, uno in corso Lenne, uno in via De Gasperi, e l’altro in via San Marco, tutti messi a disposizione da parenti ed amici e da candidati consiglieri, gratuitamente. Volevo concludere dicendo al signor Umberto che per scrivere su Palanet non è obbligatorio scrivere col proprio nome e cognome, questo non significa necessariamente mancare di rispetto o dare prova di poca educazione, è semplicemente una scelta di anonimato che l’utente ha scelto, e che io rispetto. Cosi come potrebbe essere falsa la sua identità, perché non tutti la conoscono, pertanto il nome Umberto Caracciolo potrebbe apparire a molti un nome di fantasia ,ma cosi non è, perché io la conosco di vista, e quindi posso dire che lei esiste. La saluto cordialmente. Au revoir