Ciccio Serra, tracollo o possibilità di riscatto?
9 Maggio 2012Ad una prima lettura politica pare che i cittadini abbiano preferito, in un momento di profonda crisi, la tranquillità della storia, rappresentata da Tarasco, rispetto all’incognita della novità, incarnata da Serra.
In altre parole i cittadini sembrano aver voluto premiare Tarasco per le sue doti umane, prima ancora che politiche, riconoscendogli di aver tradizionalmente svolto un ruolo a servizio della Comunità palagianese nella sua attività di medico.
A Ciccio Serra, invece, l’elettorato sembra non aver perdonato il suo essere giovane, chiedendogli una seria affermazione professionale prima di potersi cimentare in maniera vincente nell’attività politica.
Tale considerazione, che può apparire banale, risulta confortata anche dalla visione della quantità di anziani che, domenica e lunedi, si sono recati ai seggi per poter esprimere il proprio voto.
Sembra quasi che gli elettori più anziani abbiano voluto saldare il proprio debito di riconoscenza nei confronti del Dottore, attribuendogli il ruolo di primo tra i cittadini di Palagiano.
Se questa analisi fosse vera, e non abbiamo motivi di credere che non sia tale, non ci sarebbe da stare tranquilli.
Infatti, da essa deriva la drammatica constatazione che, parafrasando il titolo di un film famoso, Palagiano “non è un paese per giovani!”.
Ciò che è accaduto nella cittadina jonica, infatti, rappresenta in piccolo l’esatto riflesso di quella che è una problematica vissuta dall’intero Paese Italia.
Una popolazione sempre più vecchia, ringiovanita soltanto dal sempre crescente numero di immigrati stanziatisi sul nostro territorio, risulta essere restìa ad operare quei cambiamenti e quelle riforme che si rendono necessarie a fronte del particolare momento storico che stiamo vivendo.
Sono gli adulti, infatti, che si sentono minacciati quando, come si sta tentando di fare in questo periodo di gravissima crisi economica, si parla di riforme, di ammodernamento del mercato del lavoro, di modifica del welfare.
Questo perché sono gli adulti ad essere titolari e fruitori di tali benefici essendone i giovani esclusi.
Il voto a Tarasco, senza nulla togliere alla straordinarietà della persona, va proprio in questa direzione.
Ed è proprio su questo aspetto che probabilmente Ciccio Serra ha perso la sua competizione elettorale.
Il voler restringere il campo al solo Comune, infatti, può aver fornito l’impressione dell’intercambiabilità delle prospettive presentate dai candidati attribuendo, allo stesso tempo, un valore determinante al fattore personale.
In sostanza, l’elettore si è fatto un ragionamento molto semplice: Tarasco e Serra presentano, sostanzialmente, lo stesso programma. A questo punto, quindi, meglio votare Tarasco perché la sua storia presenta una maggiore solidità rispetto a quella, ancora tutta da costruire, del giovane Ciccio.
E’ possibile ribaltare una simile situazione in sole due settimane?
Il tempo è tiranno e molto probabilmente Ciccio Serra dovrà accontentarsi soltanto di aver posto i semi di una pianta che deve germogliare.
Tuttavia, però, i giovani devono conservare quell’amore per il rischio e la passione per le novità che, a volte, consentono di cambiare il corso della storia.
Pertanto, Ciccio Serra deve provare a dare una dimensione totalmente politica alla campagna elettorale per il ballottaggio, dimenticando che si tratta di una competizione elettorale per l’elezione a Sindaco.
Provi ad entrare nelle case di tanti e tanti palagianesi, ne ascolti i drammi, si faccia interprete delle loro storie, cercando di capire quali sono le reali esigenze che oggi i cittadini hanno.
Cerchi di raggiungere, soprattutto, le famiglie che appartengono, almeno sulla carta, a quel ceto medio che è in fase di progressivo impoverimento.
Dimostri di aver compreso che il berlusconismo è stata una parentesi della storia d’Italia che deve considerarsi ormai conclusa e che deve essere necessariamente superata, al fine di recuperare alla politica ed al politico quella dignità ed autorevolezza che sole possono consentire di guidare una comunità.
Dia la dimostrazione di aver capito che vi è oggi una pressione dello Stato sulle attività economiche che rappresenta un gravosissimo peso sulla strada dello sviluppo.
Dica chiaramente che il centro-destra, soprattutto il Partito cui appartiene, ha completamente sbagliato quando ha intrapreso la strada del c.d. federalismo fiscale, per contentare la Lega e mantenere in vita un’alleanza sempre più in fibrillazione, il cui unico risultato è stato quello di aver concepito l’IMU poi applicata da Monti.
Ammetta Serra che è stato un errore accettare il riproporsi di ritualismi antichi della politica, con le presenze dei big Fitto e Gasparri, basate su folle plaudenti il signorotto di turno e riconosca che non è lecito, mentre si chiede ai cittadini di pagar tasse su beni primari come la casa, che ci siano auto che viaggiano a spese dei contribuenti, come le 5 auto di D’Alema, per la campagna elettorale.
Mostri di aver chiaro che, in Italia, da tempo si è sostituita la democrazia del popolo con l’oligarchia del politico e indichi la strada che ha in mente per iniziare, da Palagiano, quel cambiamento di cui tutti abbiamo bisogno.
Esponga, senza paura, il progetto di società che ha in mente, perché è inutile parlare di PIP, di spazzatura, di IMU, di servizi, se poi vi sono persone totalmente escluse da ogni forma di tutela, se poi vi sono famiglie abbandonate a loro stesse, se vi sono uomini e donne costretti a scegliere tra la fine della vita e il dramma di un futuro senza prospettive.
E’ una strada complessa, quella appena tracciata, che può portare a ribaltare il risultato o a renderlo ancora peggiore sotto il profilo numerico.
Chi la traccia, con umiltà e paura di aver scritto cose sbagliate, ne è perfettamente consapevole.
Però, nello stesso momento, è consapevole che si tratta dell’unica strada realmente politica, che segna la differenza tra un politico-candidato Sindaco ed un semplice candidato Sindaco.
E’ una strada che guarda al futuro e che potrebbe spingere anche altri, quelli che oggi il futuro non lo vedono, ad interrogarsi sul futuro stesso e sull’opportunità di affidarne la guida a chi, scelto dagli adulti, dovrebbe avere più difficoltà ad immaginarlo.
Interroghi, infine, il suo cuore di venticinquenne, Serra, e provi a comprendere, facendosene penetrare a fondo, il dolore derivante dal dover negare un sogno, un’aspettativa, un desiderio di un figlio per la mancanza di risorse.
Si carichi di quella rabbia positiva che nasce dalla disperazione di non poter dare di più a chi si ama ed in quella rabbia cerchi le risposte che lo aiutino a disegnare una Comunità migliore.
Forse tutto questo, a parere di chi scrive, non sarà sufficiente a farlo diventare Sindaco ma sicuramente, laddove pienamente realizzato, contribuirà a dare a Palagiano un grande politico.
Rollo Tommasi
Ps: Mentre scrivo mi raggiunge l’ennesima tragica notizia legata alla crisi economica.
Tre persone, due disoccupati ed un imprenditore, si sono tolte la vita oggi per l’impossibilità di dare alla vita stessa e dei propri cari un futuro degno di essere affrontato.
Qualche giorno fa un artigiano napoletano, prima di spararsi, ha lasciato un biglietto con su scritto: “La dignità vale più della vita”.
Farsi interprete di questi drammi, trovare la sintesi che restituisca dignità alla vita, questa è la strada che un politico moderno dovrebbe voler percorrere.
E’ rincuorante leggere dopo tanti giorni di ingiurie e offese gratuite, un post che in maniera sobria e soprattutto con tanto senso analitico della situazione, dia un parere garbato a prescindere dalle scelte elettorali effettuate. Faccio i miei complimenti all’autore del post e mi permetto di effettuare qualche piccola ulteriore riflessione. In questa tornata elettorale, sembra che i candidati sindaci proposti siano dei galantuomini a prescindere dalla loro età, dalla loro collocazione sociale e dalla loro appartenenza politica. Come sempre è il contorno ad essere in discussione e ancora una volta a dettare i tempi e i modi di una campagna elettorale che, nata sotto gli auspici migliori, è poi degenerato nell’offesa e nell’attacco personale. Ritengo che la politica che si effettua in una realtà (locale o nazionale), sia sempre lo specchio di questa e l’espressione di un popolo che attraverso il voto o i toni espressi, si identifica nel suo modo di essere e di agire. Abbiamo tutti da lamentarci delle ultime vicende politiche di carattere nazionale, ma non ci rendiamo conto che stiamo pagando le conseguenze di una società che bada in maniera sempre più marcata all’utilitarismo, senza prendere atto del valore della Persona in quanto tale, e che ormai sembra conoscere solo la cultura del voto di scambio.
Chi deciderà di esprimersi nel voto che attribuirà il consenso all’una o all’altra parte, fra 15 giorni, dovrebbe riflettere sul bagaglio personale che un candidato sindaco porta con se (in termini di cultura, preparazione e affidabilità), sulle persone che reggono la sua coalizione magari analizzando i loro trascorsi politici (se mai ce ne fossero) e non certamente sull’età del candidato, sulla sua rendita catastale o stipendiale, tanto meno sul tipo di lavoro che svolge. Un buon contadino, sarà certamente utile al paese per ciò che concerne l’assetto agricolo, più di quanto possa esserlo un medico, che dal canto suo potrà offrire un valido contributo sulle questioni sanitarie. Anche chi sta studiando per proiettarsi nella società di domani, può già oggi offrire il suo contributo in termini di freschezza innovativa, garantendo un’elasticità mentale forse un tantino più ampia di chi svolgendo solo il suo lavoro, è portato suo malgrado ad occuparsi solo di quello. Senza nulla togliere a chi non ha più 25 anni, cerco di esprimere il mio parere sostenendo che in una società che cresce è fondamentale che ai giovani siano offerte senza discriminanti, le stesse possibilità che si offrono agli altri, con la consapevolezza che saranno gli adulti di domani e che se non oggi, domani sicuramente saranno chiamati a rappresentarci e lo faranno portandosi dietro le esperienze fatte quando erano giovani.
No Signori, lungi da me il tentativo di fare propaganda per qualcuno, ognuno voti secondo coscienza. Il mio è solo l’appello di un cittadino qualsiasi che non sopporta la politica effettuata in maniera becera di chi non si rende conto che all’indomani del voto continueremo ad uscire per le strade di Palagiano, ad incontrarci e sarebbe deprimente vedere gente che non si saluta più solo perché “l’altro la pensa diversamente da me”. Ricordiamo che una riorganizzazione politica non può che passare attraverso una valorizzazione della cultura.
Un saluto a tutti.
Paolo Di Benedetto
P.S. Non mi aspetto cenni di approvazione, ma in coerenza a quanto detto, il rispetto del mio pensiero.
Paolo, sono totalmente d’accordo con te!
Queste due settimane che ci separano dal ballottaggio appaiono -già dalle prime ore- molto più crudeli della passata campagna elettorale, soprattutto da parte di chi sostiene Tarasco e sul web e per le strade non manca -in ogni commento e in ogni vandalica scritta sui muri- di offendere Ciccio Serra, la sua persona, entrando -purtroppo molto spesso- nel personale.
E’ questa la politica brutta…è questa la politica che né Serra, né Tarasco hanno desiderato.
Sono d’accordo quando dici che quello che è da valutare è il bagaglio culturale e non l’età e il reddito: Serra ha 25 anni e non ha lavoro, al pari di qualche assessore uscente che di anni ne ha più di 25; e se dobbiamo valutare il trascorso politico delle persone che circondano i due candidati, allora ci renderemmo conto che l’entourage di Tarasco sarebbe formato da chi ha appena lasciato l’assessorato, da chi più volte abbiamo attaccato e voluto mandare a casa.
Io continuo a chiedermelo: Tarasco è un bravo medico ed una brava persona…ma sarà anche un buon sindaco? Sarà capace di non affogare nel mare dei compromessi e dell’omertà che l’impegno politico -come abbiamo visto fino ad ora- comporta?
La legge della comunicazione prevede che l’emittente del messaggio e il destinatario utilizzino lo stesso codice per criptare e decriptare il messaggio stesso pena e la sua cattiva interpretazione. Ora poniamo ad esempio che nel nostro caso gli emittenti siano i politici e i destinatari siano i cittadini, se non utilizziamo lo stesso codice potremo parlare di PIP, PUG, ecc. senza mai intenderci perché evidentemente il linguaggio (codice) utilizzato non avrà la stessa valenza e non sarà utilizzato con gli stessi punti di riferimento. Questo a mio modesto avviso vuol dire che se non standardizziamo culturalmente i presupposti della nostra comunicazione non ci intenderemo mai e mentre da una parte, ad esempio, si parlerà di PUG come di uno strumento di crescita del paese, dall’altra la stessa parola avrà una valenza completamente diversa e potrà significare modo per tutelare i propri interessi. Un altro esempio è quello che si sta verificando in questo post dove qualcuno parla delle cause di una politica imperniata sul voto di scambio e sull’opportunismo e qualcun’altro di ostina a parlare di effetti non considerando che qualsiasi cosa è sempre causata da qualcosa che la precede prima di essere effetto di cioè che le succederà. Rassegnamoci a cercare quindi le cause di una politica fatta urlando e cerchiamo di arginare gli effetti che avrà su una popolazione ormai stanca di andare a votare che sta prendendo forme sempre più pericolosamente consistenti.
Paolo Di Benedetto
questo articolo,mette in luce una serie di punti, su cui il povero Serra può fare relativamente poco, se non niente.
ogni persona, che vive all’interno di una comunità, è artefice del proprio destino.cioè fa e disfa come meglio crede. può farsi un mutuo per comprarsi un SUV o fa un mutuo per pagarsi gli studi.
far passare il motto che “si faccia interprete delle loro storie, cercando di capire quali sono le reali esigenze che oggi i cittadini hanno”, può sembrare quasi come un invito a fare delle “promesse” che poi non si manterranno. il lavoro, chèe è il caposaldo della dignità umana, non deve trovarlo Serra o chi di turno. e il comune non deve diventare (o essere interpretato) come la panacea di tutti i mali.
le tasse, sono imprescindibili. tutti le devono pagare. se un comune si diverte a sperperarle in spese avventurate o cattedrali nel deserto prende in giro i propri concittadini. se un comune lascia fare ai propri concittadini tutto ciò che vogliono è un comune sprovveduto. nella provincia, siamo l’unico paese che non ha più un centro storico, perchè il vecchio regnante del tempo ha concesso ai suoi concittadini di fare ciò che volevano.
siamo un comune che ha un gran litorale (parlo solo di spiagge) in completo abbandono…sporche peggio di una discarica.e nessuno fa nulla..è possibile che nessun amministratore calpesti le nostre spiagge? vanno tutti al mare ai caraibi oppure è così grande la pochezza d’animo (o così piccolo l’interesse economico) da non guardare dove si mettono i piedi? sarà anche un problema di educazione civile, ma il comune deve essere responsabile di questi atteggiamenti.
quello che la gente richiede oggi..sono i piccoli gesti, economici e sostenibili..
e non di creare ZONE PIP o cose del genere, che non serviranno a nessuno. non abbiamo nessun diego della Valle o un sig. DECARLO che stanno battendo i pugni sulle porte del comune richiedendo spazi dove insediare le proprie industrie.
sono 20 anni che manchiamo di un piano regolatore..e ancora manchiamo…(e di questo nessuno ha parlato tranne Cervellera).
vi siete mai chiesti il perchè?
ecco perchè SERRA non vincerà…lui non è giovane, è VECCHIO! non ha colto l’idea, e non ha idee da giovane..è inutile dirgli cosa dovrebbe fare o non fare. una cosa l’ha colta..”facce lavate” è lo slogan perfetto…ma realmente ancora si crede che cambiando l’abito non si venga riconosciuti?
“…far passare il motto che “si faccia interprete delle loro storie, cercando di capire quali sono le reali esigenze che oggi i cittadini hanno”, può sembrare quasi come un invito a fare delle “promesse” che poi non si manterranno”.
Non è assolutamente un motto ma un impegno serio che ciascun politico dovrebbe assumere.
Se non comprendi i drammi che le persone vivono, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, non potrai mai pensare ed immaginare le soluzioni che potrebbero servire.
E non è assolutamente un invito a fare promesse che non si possono mantenere quanto, piuttosto, un invito ad essere realmente più vicini agli uomini ed alle donne che ci si candida a governare.
Il mio è un invito ad essere vicini alle persone senza provare a vendere fumo.
Condivido, poi, il passaggio immediatamente successivo al lavoro che non deve essere trovato dal politico di turno.
Rollo Tommasi
purtroppo, anche questa volta, questo passaggio è stato utilizzato per fregare lo stolto di turno…
Serra perdera’ perche’ nei suoi comizi ha fatto cio’ che si in politica a Roma da una vita. Accusare diffamare. la Gente non vuole questo ma vuole sapere cio’ che uno o l’latro propone di serio. e non cavolate come quelle che ho sentito nei comizi di >Serra e di Borracci (pravo predicatore e basta). dire che aumentera’ i posti di lavoro quando la disoccupazione aumenta non e’ plausibile. Non viviamo in Germania. PALAGIANO deve rivivere perche’ per me Paese non e’ al massimo una frazione perche’ non ha nulla di un paese (Vds PALAGIANELLO MASSAFRA MOTTOLA) quelli si che son Paesi. qui Palagiano e’ governata da genteche del paese nopn se ne frega nulla
Domenico, ad ora, l’unica prova certa che abbiamo di un tentativo riguardante oltre alla diffamazione anche la calunnia e la turbativa di voto, è riferibile alle affermazioni gratuite rilasciate da Ressa ai giornali.
A meno che tu non scriva giusto per esercitare il polso, sei pregato di voler riferire esattamente le diffamazioni propalate da Serra.
Quanto alla storia dei posti di lavoro promessi, come coautore del comizio in questione, posso senza tema di smentita sostenere che si tratta di, pochi, posti che è possibile certamente creare.
Se hai davvero seguito quel comizio, dovresti aver sentito parlare di concessione a privati o a società cooperative delle aree comunali adatte alla nascita di chioschi o piccoli esercizi commerciali, aventi come scopo anche la miglior salvaguardia e manutenzione di quei luoghi. Cosa ci trovi di “non plausibile” in una proposta come questa?
Mimmo Forleo
scusami coautore ma mi sorge una domanda:”Quanto alla storia dei posti di lavoro promessi, come coautore del comizio in questione, posso senza tema di smentita sostenere che si tratta di, pochi, posti che è possibile certamente creare”…una curiosità…da quando un comune si mette a creare posti di lavoro?
lo sai che così si ingenera una sorta di ricatto elettorale?
tu mi voti ed io ti faccio assumere in quei posti di lavoro che io (comune) vado a creare…
certamente non volevi dire questo…
certamente alludevi al fatto che il comune creerebbe i presupposti per la creazione di posti di lavoro,che poi qualche “imprenditore” andrebbe a creare (scusa il gioco di parole)…ma così la tua affermazione perderebbe di forza. chi te lo dice che poi questi imprenditori non facciano tutto in casa propria (rivelando la vostra propaganda come una farsa?)
è come dire..fondo la zona PIP e creo 1milione di posti di lavoro…(a questo punto io ti applaudo e dico:”mimmo dovevi arrivare prima”)
Sto ancora aspettando che domenico mi porti le prove delle accuse e diffamazioni utilizzate da Serra e Borracci, ma intanto vedo che altri si stanno già applicando nell’analisi sintattica di ciò che avrei detto o avrei voluto dire.
Aspettiamo un altro po’ quelle prove, ché poi lo riprendiamo il discorso su quello che avrei detto.
Mimmo Forleo
DEAD MAN WALKING
Bisogna fare un’analisi più obiettiva.
il PDL è partito con più voti i lista nella coalizione di centro destra.
la civica Palagianoincrescita è la lista con più voti nella coalizione di centro sinistra.
il candidato Cervellera è colui che più di tutti ha “goduto” del voto disgiunto.
Palagiano vuole cambiare ma è di “destra”(PDL) e, contemporaneamente, vede negli uomini di centro destra persone che non sono in grado di portare un cambiamento visto che il 49,98% dei voti sono, poi, andati al centro-sinistra.la lsta trainante del centro sinistra è una civica slegata da ogni logica di potere e di partiti. Cervellera e la sua coalizione, sono gli unici che hanno avuto un incremento di consensi rispetto a 5 anni fa e, soprattutto, il PDL non ha convinto che Serra fosse l’uomo giusto.
Tutti sono stati penalizzati da una mancanza di coordinamento nella gestione della campagna elettorale, altrimenti Serra avrebbe, quanto meno, dovuto incrementare il risultato del centro destra di 5 anni fa e Tarasco avrebbe dovuto vincere al primo turno. DEAD MAN WALKING
Buongiorno,
leggo l’analisi e mi complimento, molte verità purtroppo, il paese ama la svolta, vorrebbe, ma fa i conti e non ce la fa.
Le famiglie sono sempre più povere, ci hanno tolto la vita, la linfa vitale, il susseguirsi di politicanti maldestri ha portato l’Italia in una condizione tale, che alcuni come via di uscita scelgono il suicidio.
Chi ha tentato di intraprendere la via dell’imprenditore pulito senza politica o è morto o è fallito.
Palagiano sembra attonita, è chiaro che non vuole più chi ha governato fino ad oggi e non parlo solo del centrosinistra, il quale chiamava Berlusconi forcaiolo e mangiava a quattro ganasce con gli stessi privilegi.
Il centro sinistra è morto, la sua morte è naturale però, mai fatto nulla per la sua Nazione, i sindacati come vediamo fanno finta di aiutare i deboli, ma anche loro sono grassi e rossi come non mai in salute alla faccia di milleduecento euro al mese e menomale!!!
Ma questi stipendi, non li hanno dati quelli di sinistra, semplicemente la società ha gli operai e gli impiegati, qualcuno deve pur zappare.
Poi l’alternarsi di filosofi della politica, quelli che vediamo nei dibattiti a tutte le ore del giorno, non dicono mai nulla, a seconda del momento imparano una frase, fino a pochi mesi fa era Berlusconi si deve dimettere, idee?
L’idea veramente nuova è che i sinistroidi votino Berlusca, almeno avrebbero un posto all’opposizione.
Mai che in questi confronti facciano fare l’opinionista ad una casalinga, gliela raccontavo io la storia.
Io, non propriamente in persona, ma quelli che come me, vivono e sono stanchi di queste false politiche.
Palagiano ha avuto tre candidati, tre ragazzi puliti, almeno fino a prova contraria, si paesani, qui le calunnie sono troppe, fornitevi di prove, foto e registrazioni vere, che del “si dice” ne abbiamo abbastanza
Mai ho visto condannare un giovane così, mai!!!Il vero problema per voi che se sale Ciccio dovrete lavorare senza favoritismi di cento anni di storia.
Un deliquente incallito che ha fatto di tutto e si è giocato di tutto!!!A sentir gli onesti lavoratori (sempre loro…e i loro padri prima)ai quattro cantoni della piazza.
Palagiano, se permetti vorremmo passare per le nostre strade senza evitare i soliti posti o postazioni del ventunesimo secolo e senza incontrarvi.
O non dobbiamo fare nemmeno la spesa?Si ha bisogno di andare dai medici,ai panifici…
Faccendieri della politica che avete sempre preso, sempre a salire su tutti i carri e diciamolo a ricattare?E’ evidente se siete sempre lì.
Lavorate da cento anni solo voi, qui la colpa è solo vostra se qualcuno si suicida, il sintomo è gravissimo, ora spostiamo gli oacchi ALZIAMOLIIIIIIIIII l’italia è lo specchio!
Lo specchio inconsapevole di questa politica.
Torniamo a noi, per quanto mi riguarda sono sempre dalla parte che penso (potrei sbagliarmi) sia giovane.Ho sempre appoggiato i giovani sono vecchia e continuo a politicar allo stesso modo, come un asino cocciuto, vorrei cambiare veramente.
Facciamo i conti alla casalinga, qui si parla di volponi alle “spalle” ma di chi?
In confronto a i veri politici questi volpini gli fanno un baffetto!!!
Palagiano se sono lì loro da decenni e da centenni dicono tutte le volte che dall’altra parte ci sono le volpi, mi spiegate loro che animali sono?Highlander?
E vabè, sarà che qualche volpino vi è sfuggito…ma voi?Se è vero che eravate pulitissimi non vi viene il desiderio di andare un pò a casa?Si sta bene in fondo, si potrebbe lavorare.
Scendete da casa miaaaaaaaaa, toglietevi dalle perenni piazze, andate voi a lavorareeeeeeeeeeee.
Fior di professionisti dei quattro cantoni, quelli che dicono che il “nuovo” non ha esperienza, lo sappiamo, state lì da secoli!!!Avete le radici in piazza!Avete una esperienzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.
Fateci vedere voi, senza politica alle spalle cosa siete… voi.. capaci di fare, usufruite ancora di eredità…e finiamola qui.
Le professioni???ma quali? ma cosa?Ma santa pazienza come si fa se stanno sempre ai quattro cantoni?
E se la maggioranza è data da questi professionisti di strada o piazza…possibile che tra quindici giorni sbaraccano le vie?
Ma quale film ci stiamo guardando?
E i vecchi siamo noi?
Palagiano ha voluto in qualche modo premiare chi almeno li ha guardati, ma qui non basta, i nomi a “braccetto” sono i soliti, niente di personale, voglio cambiare.
VOGLIO CAMBIARE.
Mary
PS. D’Alema a palagiano? L’ultimo giorno di elezioni l’Italia lo ha amndato a noi, madòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò no tnev a dò scì, povriedd.
Se si è diversi, si può anche rifiutare l’ascesa e l’accompagnamento.O no?
Se si è diversi si possono anche fare liste civiche e rischiare, da soli…Con nome e cognome proprio di persona.Altrimenti poi, si deve dare. punto